CUBO, museo d’impresa del Gruppo Unipol, Milano_installation view

Sliding. L’arte in movimento inaugura la nuova sede di CUBO alla Unipol Tower di Milano

Un gesto silenzioso ma radicale inaugura la nuova sede milanese di CUBO – il museo d’impresa del Gruppo Unipol – all’interno dell’Unipol Tower: si tratta di Sliding, progetto espositivo permanente che ha aperto al pubblico con una selezione di cinque opere appartenenti al patrimonio del Gruppo.

Beverly Pepper (Brooklyn, 1922 – Todi, 2020), Virgo, scultura in acciaio a specchio stainless still sculpture, 1967

Il titolo, programmatico e sfuggente, allude a un principio di movimento continuo, a una transizione fluida tra linguaggi e forme, epoche e supporti. Sliding non è una semplice esposizione: è una dichiarazione d’intenti.

La mostra si sviluppa come un organismo vivo, destinato a mutare nel tempo. Le opere – e il loro stesso modo di essere esposte – sono pensate come elementi mobili, che slittano tra il tangibile e l’immateriale, tra l’oggetto e l’esperienza. L’insieme presentato per l’apertura crea un dialogo sorprendente tra artisti e pratiche che, pur lontane, condividono un’attitudine alla sperimentazione: Beverly Pepper, Quayola, Larry Rivers, Stefano Ronci e il collettivo fuse*.

Ad accogliere il visitatore è Unseen Flora (2023) di fuse*, installazione audiovisiva che immerge in un universo naturale surreale e sintetico. Algoritmi e intelligenza artificiale generano la flora di quattro immaginari scienziati britannici, rivelando una natura interamente ricostruita. L’opera è un’ode alla simulazione e un monito sulla percezione: in un’epoca in cui la realtà si sovrappone al virtuale, anche la meraviglia diventa un esercizio di dubbio.

fuse (Campogalliano, 2007) Artificial Botany – Unseen Flora (2023) Intallazione audio-video audio-video installation

In un balzo temporale che porta agli anni Sessanta, Features of Italy (1961) di Larry Rivers si impone come crocevia ironico e tagliente tra arte pop e critica culturale. L’accostamento tra il volto ieratico del Papa e le automobili FIAT rivela l’intento sovversivo dell’artista, che disarticola simboli nazionali con la leggerezza del collage e la densità della pittura a olio. Rivers, invitato da Bonito Oliva alla Biennale del 1993 nella sezione Slittamenti, dà di fatto origine, anche concettualmente, al titolo del progetto Sliding.

Larry Rivers (New York 1923-New York 2002) Features of Italy (1961) Olio, Tecnica mista su tela applicata su tavola

La scultura si fa specchio – letteralmente – con Virgo, rectangle twist (1967) di Beverly Pepper: acciaio lucidato e torsioni geometriche per un’opera che si staglia nello spazio come monumento e portale, riflettendo il mondo e inglobandolo. La forma totemica non è mai chiusa: è un invito a oltrepassare la soglia tra oggetto e osservatore, in piena coerenza con una ricerca che ha sempre posto l’interazione al centro dell’esperienza estetica.

Con PP_T011.A12 (2016), Quayola rilegge il paesaggio con occhi digitali. Il progetto Pleasant Places parte da una contemplazione en plein air per tradursi in scansioni 3D e visioni sintetiche. La superficie dell’immagine si dissolve: ciò che appare come un albero diventa, da vicino, una composizione di linee geometriche, di freddi RGB su fondo nero. È una natura archetipica, cristallizzata nell’atto stesso della sua astrazione.

Chiude il percorso l’opera di Stefano Ronci DiecialCUBO (2022), che unisce scrittura e luce, materia e riflesso. Il titolo è una formula, un invito, una cifra poetica per celebrare il decennale del museo. Il neon soffiato e i materiali specchianti creano un ambiente partecipativo, dove il tempo e lo spazio si intendono come superfici da riscrivere collettivamente. La geometria, in Ronci, non è mai rigida: è matrice aperta, linguaggio di relazione.

Quayola, PP 3D-Scan #T011.A12, 2016, stampa laser a getto inchiostro su alluminio, 20__8bit

Con Sliding, CUBO non si limita a inaugurare una sede. Sancisce una postura curatoriale precisa: quella del movimento come metodo, dell’interdisciplinarità come linguaggio e della temporalità come forma. Una mostra che sfida l’idea di permanenza e celebra l’arte come processo fluido, continuamente riscrivibile.

Info

Sliding
A cura di Arte e Patrimonio Artistico – CUBO
Sedi mostra CUBO in Unipol Tower – Via Fratelli Castiglioni 2 Milano
Ingresso libero
Orari Lun, 14 – 19 | Mar – ven, 09:30 – 20:00 | Sab, 11:30 – 17:30 | Dom chiuso.
www.cubounipol.it

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