#leparolechiave: LAURA GRINBERGA

Nuovo appuntamento della serie di video interviste intitolata #leparolechiave.

Le parole chiave sono le parole che identificano al meglio il significato del testo in cui sono inserite.
Una sorta di elementi di decodifica, di riconoscimento e di evidenziazione per meglio comprendere un testo, ma anche un pensiero, una idea, un progetto e soprattutto, nel nostro caso, il lavoro di un artista.

Una ricerca attenta per cercare di entrare nell’essenza del percorso creativo di un artista identificando i suoi cardini, le sue linee guida, le sue ispirazioni e le sue prospettive presenti e future.

L’appuntamento è con LAURA GRINBERGA

LA VIDEO INTERVISTA

ABOUT LAURA GRINBERGA

Laura è nata nel 1986 a Sigulda ed è cresciuta a Jelgava, in Lettonia.
Sua madre è pittrice professionista, mentre il padre è tecnico del teatro di Riga.

Essere costantemente circondato dall’arte sia visiva che teatrale ha suscitato il suo interesse per il mondo dell’arte. Il fascino per il disegno fin dalla tenera età – per lo più schizzi di moda e interior design, l’ha portata ad approcciarsi al mondo della fotografia e al suo studio del violino e del pianoforte.

Dopo la laurea in logistica degli affari e dei trasporti a Riga si è trasferita a Milano, in Italia, dove ha lavorato come modella e parallelamente ha sviluppando il suo stile artistico.

Il primo dipinto riconoscibile come “il suo stile” è apparso nel 2009, realizzato nelle sue prime settimane a Milano. Successivamente ha sperimentato stili diversi, ma nel 2012 è tornata al suo stile caratteristico. Continua a dipingere in un modo che è descrivibile come puntinismo astratto che ultimamente è arrivato al minimalismo. Predilige supporti acrilici, foglie dorate e argentate oltre al pigmento, ma ha realizzato opere anche su porcellana e ceramica.
La sua ricerca si basa su domande trascendentali e metafisica e questo è ciò che guida sia lei che il suo lavoro.