Al Museo MarTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto è visitabile la mostra Kevin Cummins: Joy Division and Beyond, oltre 50 fotografie ai sali d’argento per ripercorre la straordinaria avventura dei Joy Division e la storia musicale e culturale della città di Manchester.
In mostra scatti che ritraggono New Order, Smiths, Stone Roses, Happy Mondays fino ad arrivare agli Oasis, ma anche immagini di paesaggio urbano per raccontare quella che è la storia della rinascita, partita dal basso, di una interna comunità.
Attraverso questa storia sono appunto le potenti immagini di Kevin Cummins – capo-fotografo di New Musical Express per oltre un decennio – i cui scatti profondamente iconici fanno ormai parte del nostro immaginario collettivo, come la famosa immagine di Ian Curtis con l’impermeabile e la sigaretta in bocca, oppure alla silhouette di Morrissey sotto l’Iron Bridge di Manchester. Cummins non è stato, però, un semplice testimone di questa storia, l’ha vissuta da protagonista e ha contribuito a scriverla. Era vicino a tutti gli artisti immortalati nei suoi scatti, ed è per questa ragione che ci appaiono così veri e intimi. Ha vissuto, mangiato e suonato con loro e, tuttora, è considerato una delle icone a tener vivo il mito di Manchester.
IL FOTOGRAFO
Kevin Cummins ha iniziato la sua carriera di fotografo proprio quando sono nati i Joy Division, e anzi si può dire che il gruppo sia stato uno dei suoi primi soggetti. In quei pochi anni nei quali sono stati una band, Cummins ha avuto un accesso privilegiato al loro mondo. Le immagini più intime e che documentano la vita privata del gruppo rivelano le loro dinamiche fuori dai riflettori e le loro strette relazioni interpersonali, mentre quelle scattate sul palco trasudano di energia primordiale e di urgenza di produrre un cambiamento. A spiccare su tutto e tutti il carisma di Ian Curtis, un carisma sui generis che ha stregato generazioni di fan. Quando uscì Unknown Pleasures l’interesse intorno a loro era notevole. La loro immagine pubblica era fredda e distaccata: raramente rilasciavano interviste, la loro musica era cupa e poche le loro foto a colori; ma d’altronde all’epoca le riviste stampavano in bianco e nero.
MANCHESTER E I JOY DIVISION
Inoltre, Manchester alla fine degli anni ’70 era un posto piuttosto grigio e pericoloso con un’atmosfera pervasa di un senso di malinconia e sconfitta. In questo contesto immagini di Ian Curtis sorridente non si calavano bene in quell’immaginario. In realtà Cummins ha più volte raccontato d’aver incoraggiato il cantante a non sorridere durante gli shooting. Pare anzi gli dicesse proprio di smettere anche di scherzare. All’epoca si fotografava in analogico e quindi si usavano le pellicole, le quali avevano un numero limitato di fotogrammi ed ognuno di essi contava, aveva un suo peso: quelli in cui Ian Curtis sorrideva non venivano presi in considerazione dalle testate poichè sembravano non appartenere a quel mondo nonostante, ad un certo punto della sua vita, a Ian Curtis piacesse sorridere e scherzare.
Quando il 18 maggio 1980 Ian Curtis si tolse la vita, per la maggior parte dei suoi fan, e per lo stesso Cummins, è stato il primo incontro con la morte. In quel momento i Joy Division stavano per cambiare il corso della musica popolare. Erano sfacciatamente originali, come nessuno prima di loro, e chi li ha visti esibirsi dal vivo racconta di essere uscito trasformato da quella esperienza. Sia i Joy Division che i New Order hanno influenzato profondamente quello che è venuto dopo: la club culture, la musica dance, l’acid house, il Pop, la New Wave e l’elettronica in generale. In alcuni degli scatti di Cummins si percepisce la volontà dei quattro membri fondatori di essere un ponte tra passato e futuro.
Lo shooting realizzato da Cummins nel vecchio edificio vittoriano che utilizzavano a volte come sala prove, ad esempio, testimonia alla perfezione questa tensione verso una nuova meta, della quale loro stavano contribuendo a scrivere i canoni. Per Cummins l’incontro con i Joy Division ha gettato le basi quello che avrebbe fatto nel proseguo della sua carriera. Senza quella esposizione, quell’immergersi profondamente nel processo creativo dei Joy Division, processo con il quale stavano producendo una nuova ondata musicale e culturale che veniva dal basso, quasi sicuramente non avrebbe deciso di frequentare la scuola d’arte.
LA GALLERY
INFO
Kevin Cummins: Joy Division and Beyond MArTA – Museo Archeologico di Taranto, via Cavour, 10 – Taranto Fino al 23 gennaio 2022 |