Roméo Mivekannin D’après La couleur de la grenade, Sergueï Paradjanov (1969) 2024 acrilico su velluto nero / acrylic on black velvet 150 x 300 cm © Roméo Mivekannin, by SIAE 2025 Courtesy of the artist and Galerie Cecile Fakhoury (Abidjan, Dakar, Paris) Ph. Gregory Copitet

Roméo Mivekannin alla Collezione Maramotti: un viaggio tra memoria, identità e rappresentazione

La Collezione Maramotti di Reggio Emilia ospita la prima personale in Italia di Roméo Mivekannin, un percorso espositivo che esplora la memoria, l’identità e la rappresentazione attraverso un corpus di opere pittoriche su velluto nero.

L’artista, noto per la sua ricerca sulla costruzione dell’immagine e sul dialogo tra culture, propone una serie di lavori che si sviluppano in diverse sale della fondazione, generando un racconto stratificato tra passato e presente.

Roméo Mivekannin
D’après Holy Motors, Léos Carax (2012) 2024
acrilico su velluto nero / acrylic on black velvet 140 x 200 cm
© Roméo Mivekannin, by SIAE 2025
Courtesy of the artist and Galerie Cecile Fakhoury (Abidjan, Dakar, Paris)
Ph. Gregory Copitet

Un Viaggio tra Iconografie e Rielaborazioni

L’esposizione comprende circa venti dipinti di grande formato che attingono a un ricco repertorio iconografico, rielaborato alla luce di nuove suggestioni raccolte in Emilia-Romagna. Masaccio, Caravaggio, la fotografia documentaria, la danza e il cinema si fondono in un linguaggio pittorico che diventa specchio di una ricerca identitaria profonda. L’autoritratto, elemento cardine della sua pratica, si insinua all’interno delle composizioni, trasformando l’artista in protagonista di scene cariche di significati storici e simbolici.

L’Autoritratto come Strumento di Indagine

Mivekannin sovverte le dinamiche del potere e della rappresentazione sostituendosi ai soggetti originali delle opere a cui si ispira. Il suo volto emerge dal fondo scuro del velluto, creando un gioco di presenza e assenza che destabilizza l’osservatore. L’operazione non è solo estetica, ma anche concettuale: attraverso la sua immagine, l’artista interroga il rapporto tra individualità e collettività, memoria e oblio, storia e mito.

La Dualità come Chiave di Lettura

L’esposizione si sviluppa intorno a una tensione costante tra opposti: visibile e invisibile, bianco e nero, positivo e negativo. Alcuni lavori si presentano in coppia, instaurando un dialogo tra corrispondenze e variazioni che amplificano il senso di instabilità dell’immagine. Il velluto, materiale inedito nella pratica di Mivekannin, accentua questa dinamica, assorbendo la luce e il colore in un gioco di percezione che oscilla tra rivelazione e occultamento.

Un’Arte che Sfida la Storia

Cresciuto in Benin e formatosi in Francia, Mivekannin affronta le rappresentazioni stereotipate della storia dell’arte occidentale, decostruendo le narrazioni coloniali e interrogando il ruolo dei soggetti marginalizzati. Il suo lavoro invita il pubblico a una riflessione sulla persistenza delle gerarchie visive e sul potere dell’immagine nel plasmare il nostro modo di vedere il mondo. Attraverso una poetica densa di riferimenti culturali, l’artista ridefinisce lo spazio della rappresentazione, trasformando l’opera in un campo di tensioni e significati in continua evoluzione.

Roméo Mivekannin
D’après Salò ou les 120 Journées de Sodome, Pier Paolo Pasolini (1975) 2024
acrilico su velluto nero / acrylic on black velvet 200 x 140 cm
© Roméo Mivekannin, by SIAE 2025
Courtesy of the artist and Galerie Cecile Fakhoury (Abidjan, Dakar, Paris)
Ph. Gregory Copitet

L’Artista

Ritratto di Roméo Mivekannin / Portrait of Roméo Mivekannin
Ph. Elliot Verdier

Roméo Mivekannin (nato a Bouaké, Costa d’Avorio, nel 1986) vive e lavora tra Tolosa (Francia) e Cotonou (Benin).
Dopo una formazione come ebanista e gli studi in storia dell’arte, si diploma presso l’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture di Tolosa, dove sta tuttora conseguendo un Dottorato in storia dell’arte. Mivekannin è un artista multidisciplinare, nella cui pratica si intrecciano pittura, scultura e installazione.

INFO

Roméo Mivekannin
Black Mirror
Fino al 27 luglio 2025

Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66
42124 Reggio Emilia
collezionemaramotti.org

HESTETIKA ART Next Generation

Iscriviti
alla newsletter di Hestetika