NOEL W ANDERSON “It’s Magic” alla Fondazione Mudima di Milano

Con la personale “Noel W Anderson. It’s Magic” la Fondazione Mudima di Milano spinge l’arte oltre la barriera del pregiudizio.

Nella sua prima mostra italiana – dal 19 novembre al 17 dicembre 2021 – l’artista americano riflette sulla narrazione distorta che i media propongono dell’identità nera, invitando il pubblico a riconsiderarla da un punto di vista differente.

LA MOSTRA

Nei ventiquattro arazzi esposti – di grandi dimensioni, tutti tessuti a mano e realizzati per l’occasione – Anderson altera immagini d’archivio tratte dalla televisione, dalle riviste e da altri media e crea, con incredibile
verosimiglianza, l’impressione di guardare uno schermo televisivo: unisce così la tecnica antica della tessitura
alla cultura visiva contemporanea della fotografia e delle immagini in movimento.

Sono i volti noti dei grandi sportivi afroamericani i soggetti che ritornano nei maestosi arazzi dell’autore: il
titolo stesso dell’esposizione – “It’s Magic” – riprende quello di una delle opere esposte nella quale è ritratto
Magic Johnson, campione della NBA Hall of Fames e dei LA Lakers. L’artista usa infatti il basket e le sue
icone – come Michael Jordan, Spud Webb o, appunto, Magic Johnson – per sfidare chi guarda a ripensare il
proprio rapporto col corpo nero “esibito” davanti a un pubblico di bianchi.

Ma “It’s Magic” vuole anche essere un richiamo al magico e al sovrannaturale. L’artista infatti capovolge le
immagini, gioca con le ombre attraverso le quali i corpi si dissolvono trasformandosi in altro. Questo gioco
di riflessi governa la percezione e allo stesso tempo inganna chi lo osserva. In modo altrettanto “magico”,
Anderson smaterializza la figura in astrazione pizzicando i fili e tirandoli fuori fino a creare grovigli di cavi
che ricordano quelli elettrici, sebbene qui l’energia che vi passa sia sovrannaturale.

Le immagini che rimandano alla statuaria bellezza dei corpi trasformati in icone sono quelle alle quali la comunicazione globale ci ha abituato ma che non rispecchiano la vera natura dell’uomo che ne diventa invece
protagonista.

Rifacendosi alle riflessioni di alcune figure intellettuali di spicco della cultura afroamerica – come lo scrittore
Ralph Ellison e il teorico Franz Fanon – Anderson denuncia la sostanziale invisibilità degli uomini neri al
di fuori dei contesti di spettacolarizzazione proposti dai media e ambisce ad attribuire una nuova narrativa
all’identità maschile nera.

L’interesse di Anderson per le conseguenze culturali delle immagini comincia nel 2017 per giungere sino ai
suoi lavori più recenti: opere in mostra come Make me come out myself (2021, 244×183 cm), Spectral Shout
(2020-21, 198×145 cm) e Le Bron Van Trill Again (trillingen) (2020-21, 193×137 cm) sono frutto di un
imponente lavoro manuale in cui l’artista riconduce nella contemporaneità la tradizione dell’arazzo antico,
usato come alternativa alla pittura per raccontare scene di vita quotidiana.
Ma è anche la fatica del popolo nero che, ridotto in schiavitù, raccoglie il cotone a riecheggiare nelle opere
intessute di Anderson che cerca così di riannodare i fili delle sue origini.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Mudima, con un testo critico di Jade Barget.

L’ARTISTA

Noel W Anderson (1981, Louisville, KY) ha conseguito un Master of Fine Arts in incisione all’Indiana University e un MFA in scultura dalla Yale University. È responsabile dell’area incisione allo Steinhardt
Department of Art and Art Professions della New York University.
Anderson utilizza i mezzi di comunicazione e la ricerca artistica per approfondire la sua indagine filosofica.
Il suo tema centrale è la rielaborazione delle immagini che la società costruisce sull’identità mascolina nera
e sulla celebrità.
Nel 2018 il consiglio artistico New York State Council on the Arts (NYFA), ha conferito a Noel la “Artist Fellowship Grant”: una borsa di studio assegnata in quindici diverse discipline allo scopo di finanziare la visione
e la voce di un artista e del suo sviluppo artistico. Nello stesso anno è risultato vincitore del prestigioso Jerome
Prize: una borsa di studio creata dalla Jerome Foundation con l’intento di contribuire a una cultura dinamica
supportando la creazione, lo sviluppo e la produzione di nuove opere di artisti emergenti.
La sua mostra personale Blak Origin Moment ha debuttato al Contemporary Arts Center (Cincinnati) nel
febbraio del 2017 e la sua monografia, “Blak Origin Moment”, è stata pubblicata di recente.

INFO

NOEL W ANDERSON
It’s Magic
Dal 19 novembre – 17 dicembre 2021

FONDAZIONE MUDIMA
Via Tadino 26 – 20124 Milano
www.mudima.net


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