L’arte nel foyer del Teatro Giuditta Pasta di Saronno con Dario Brevi

Associazione culturale Helianto e associazione ArtigianArte (dell’artista Sabrina Romanò), inaugurano una nuova e importante iniziativa culturale in collaborazione con il Teatro Giuditta Pasta di Saronno.

Il 15 gennaio prende infatti avvio ART FOYER, calendario continuativo di mostre allestite nel foyer del teatro. Una proposta nata con l’intenzione da un lato di valorizzare gli spazi del Giuditta Pasta, vero e proprio punto di riferimento della cultura saronnese, e dell’altro di accogliere e “intrattenere” il pubblico del teatro con brevi ma significative esposizioni che rappresentino piccoli assaggi d’arte e bellezza. Un calendario di mostre che, nelle intenzioni dei promotori, coinvolgeranno artisti di primo piano del territorio.

LA MOSTRA

Si parte con Lo spettacolo della natura, personale di Dario Brevi, artista limbiatese di fama internazionale tra i più importanti rappresentanti del movimento artistico Nuovo Futurismo. Nato negli anni 80 a Milano, il movimento si caratterizza per un’idea dell’arte che punti alla realizzazione di “oggetti artistici”, utilizzando in particolar modo materiali di derivazione industriale. Per Brevi, infatti, il materiale di elezione è il medium density (utilizzato principalmente nell’industria del mobile) con il quale realizza opere tridimensionali giocate con ironia tra pittura e scultura in linea con la tendenza alla contaminazione di immagini presente nella realtà dei mass-media.

LO SPETTACOLO DELLA NATURA

È con grande sensibilità che l’artista si pone le angoscianti preoccupazioni di tanti di noi per le mutazioni ambientali della nostra epoca; ma le affronta in maniera lieve e giocosa come a volersi legare al ricordo adolescenziale che ha nel cuore, come a voler negare la realtà.
Ecco i colori vivaci, le poesie di Prevert, le storie scritte appunto sulle foglie. Dario costruisce un’altra realtà insieme onirica ed archetipica.
Gli abili, fitti e precisi incastri sottolineano i legami profondi tra l’uomo e la natura tra presente e passato, mentre i colori innaturali che sopraffanno gli altri sottilmente ma inesorabilmente ci rivelano la dolorosa finzione.
Figure umane e radici divengono tutt’uno, come nuvole e fronde degli alberi a rappresentare una continuità tra cielo e terra, storia e natura, passato e presente, vita e morte.
Simona Tosini Pizzetti

L’ARTISTA

DARIO BREVI Nasce a Limbiate (MB) nel 1955, dove vive e lavora. Ha frequentato il Liceo Artistico di Brera e si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano. Viene subito segnalato fra gli artisti più interessanti della sua generazione con esposizioni a carattere internazionale, tra cui la personale nel 1981 alla Galerie Zum Matthaeus di Basilea.
Ha fatto parte negli anni 80 del movimento artistico Nuovo Futurismo formatosi presso la galleria Diagramma/Luciano Inga-Pin di Milano e teorizzato dal critico bolognese Renato Barilli.

Del suo lavoro si sono occupati numerosi critici d’arte con saggi e scritti pubblicati sui maggiori quotidiani e periodici di settore e non, italiani e stranieri.

INFO

La mostra è allestita a cura di Sabrina Romanò e sarà visitabile nel foyer del teatro dal 15 gennaio al 13 febbraio 2022 in occasione degli spettacoli in cartellone e negli orari di apertura della biglietteria:
mercoledì e sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.30
venerdì dalle ore 14.30 alle ore 17.30
www.dariobrevi.net
www.facebook.com/dario.brevi.71
www.helianto.it
www.facebook.com/AssociazioneHelianto

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