Nell’ambito della manifestazione ELEGIA PER LA PACE a Montecitorio, il Vicepresidente della Camera dei deputati Giorgio Mulè ha presentato venerdì 24 febbraio 2023 alle ore 11.00 la mostra BANDIERE DI PACE di Julia Krahn presso il Chiostro del Complesso di Vicolo Valdina a Roma.
La mostra è aperta al pubblico sino a mercoledì 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna e dell’iniziativa “Montecitorio a porte aperte”.
IL PROGETTO FOTOGRAFICO
BANDIERE DI PACE è l’ultimo progetto fotografico di Julia Krahn in cui l’artista tedesca, davanti alla devastazione della guerra, continua la sua marcia di pace. L’invasione russa in Ucraina è iniziata il 24 febbraio 2022; nella stessa settimana l’artista ha cominciato a invitare donne ucraine rifugiate in studio per raccontarsi attraverso immagini e interviste e per cercare insieme risposte al desiderio condiviso di Pace.
Per la mostra, allestita nel Chiostro cinquecentesco, saranno installate sei bandiere recanti i ritratti di donne ucraine, sorta di icone laiche che si impongono nello spazio con tutta la forza e la dignità del messaggio che veicolano, un messaggio di resistenza e di pace. Donne come bandiere nel vento che ci ricordano che non apparteniamo a un paese, ma tutti a uno stesso mondo.
“Non parlo della guerra, delle sue impossibili ragioni per esistere, ma delle persone che la subiscono. Indifferentemente da pensiero, posizione o status, sono fuggite per salvare i loro bambini e hanno lasciato indietro i loro mariti. Oltre alla propaganda esistono persone reali. Ognuno con la sua storia. Io accolgo in studio chi ha voglia di condividere la sua.” dichiara Julia Krahn.
Sono tre le generazioni riportate in questo lavoro. Kira ha solo sei anni e volge lo sguardo altrove, distratta dal gioco della sua infanzia: lei è l’unica delle donne a non guardare in camera. Karina ha dodici anni e ama creare draghi di carta nel suo tempo libero. Per il suo ritratto l’artista si è ispirata alla Madonna dell’Apocalisse per rappresentare il grande sogno dell’Ucraina di far parte dell’Europa: un’allegoria all’origine della stessa bandiera. Fra le donne ritratte si trova Aleksandra, arrivata proprio l’8 marzo 2022 in Italia, rappresentata con una corona di mimose sul capo, ma anche Marina che porta sua figlia Diana di appena quattro mesi tra le braccia. E poi c’è Olga, una donna che ha vissuto molti conflitti politici e personali, una donna segnata dalla vita. Nel suo ritratto poggia i piedi sopra la Bibbia, il Corano, il Sanscrito e l’opera di Hermann Hesse per interpretare l’Oranta di Kiev, il famoso mosaico della cattedrale di Santa Sofia a Kiev. Si dice che il mondo continuerà finché l’Oranta resterà in piedi.
All’interno della serie fotografica è presente anche un autoritratto dell’artista, immortalata mentre stringe in mano la sua arma pacifica contro la guerra, la macchina fotografica, e invita le rifugiate a fare lo stesso, descrivendo le proprie armi di resistenza quotidiana, fatte per costruire e mai per distruggere.
BANDIERE DI PACE di Julia Krahn è una mostra itinerante che inaugura contemporaneamente a Potsdam inGermania in collaborazione con la Stiftung Garnisonkirche e con il supporto della Stiftung Christliche Kunst Wittenberg. In questo contesto l’artista ha scelto di coprire un cantiere di ricostruzione con le stampe dei ritratti delle donne alte diciannove metri. Donne guardiane di Pace per una città intera.
In quest’ultimo anno la mostra è stata esposta al Museo Novecento di Firenze a cura di Sergio Risaliti e grazie all’Associazione I Penultimi; a Montreal in Canada in collaborazione con il Ukrainian Canadian Congress; in precedenza era stata presentata nella città di Monopoli, a Paxos (Grecia) e prima ancora a Sorrento, dove è nato il progetto originario grazie al supporto del Comune di Sorrento.
L’ARTISTA
JULIA KRAHN è un artista multidisciplinare tedesca. Nasce a Jülich nel 1978 e cresce ad Aquisgrana in Germania. Per dedicarsi completamente all’arte lascia gli studi di medicina e si trasferisce a Milano dove vive e lavora. Durante il lockdown apre il suo nuovo studio a Santa Lucia, nel centro di Sorrento. La sua ricerca interroga la permeabilità dello sguardo tra identità dell’artista e dello spettatore. Ridefinisce gli oggetti quotidiani e i simboli del passato con fotografie che presentano una fluidità ambigua: più che raccontare lo scorrere del tempo o costruire una storia cristallizzano, trasformano da stato liquido a solido, i frammenti di una realtà privata e segreta. Il suo lavoro riflette sui valori perduti o sbilanciati della società, della famiglia e della religione, fino a portare l’obiettivo su immagini che riconducono alle icone cristiane.
Tra le mostre personali e le partecipazioni a esposizioni collettive si segnalano:2022 St.Javelin Museo Novecento Firenze; St.Javelin Corso Italia, Sorrento, HILDE, Fondazione Pietà de’ Turchini, Napoli | 2021 Paradise Lost, DG Kunstraum, München | 2019 DoUtDo, Parco Archeologico degli Scavi di Pompei, Pompei; Vulgata, Dom- und Diözesanmuseum Mainz (D) | 2018 ICEA – Soundlines of Contemporary Art, Yerevan, Armenia; Watch Your Bubble, Kunstverein Tiergarten Berlin (D) | 2017 Oblio, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Song Song Stills, Antonella Cattani Bolzano; Figura, Stiftung St.Matthäus Berlin, Bad Wilsnack, Berlin (D) | 2016 NEEDS, Akademie Graz, Graz Museum, Graz, (A) I Observation without an observer, National Gallery, Skopje | 2015 Repubblica di Macedonia; Rabenmütter, Lentos Kunstmuseum, Linz, (A); Last Supper, Fondazione Stelline, Milano; It might have been a pigeon, Museo Diocesano, Milano | Woman, Mother, Idol, Landesmuseum Hannover, Hannover (D) | Sirens – Improvisation und Video, Sophienkirche, Berlin (D) | 2014 Trust Me, HdKK, Stuttgart (D) | 2013 Leidenschaften, Stiftung St.Matthäus, Berlin (D) | Beyond Belief, Musei civici Imola | 2012 Lilies and Linen, Antonella Cattani contemporary art, Bolzano; Mother Loves You, Voice Gallery, Marrakech | 2011 Angelus Militans – Nunc Instantis, Carlotta Testori Studio, Milan | 2010 Ja, Ich Will! Zirkumflex, Berlin (D) | 2007 The Creation of Memory, Galleria Magrorocca, Milan | 2003 Von Gänsen und Elefanten, Tufanostudio.
INFO
Chiostro Del Complesso Di Vicolo Valdina
Piazza in Campo Marzio, 42- Roma
Orari: Lun – Ven 11:00 – 19:30
Sul progetto: www.stjavelin.art