Matthew Brannon, 2021, Silkscreen with hand painted elements on paper, 52 x 45.5 inches (detail). Photo: Kevin Frances

Matthew BRANNON alla Gió Marconi

Gió Marconi presenta “Cold Shoulders / Foreign Affairs / Seafood Dinners / Power Vacuums /and The Last Gate at the End of a Very Long Terminal.”, la terza personale di Matthew Brannon con la galleria.

Ho realizzato questa mostra durante l’anno surreale che è stato il 2020. Ho immaginato un aereo sospeso a
mezz’aria sopra una città in un qualche momento durante il secolo scorso. Leggero come una piuma, pesante
come una balena. Ogni opera mostra il sedile di un passeggero invisibile. È il set di una produzione teatrale dopo che lo spettacolo è finito e le telecamere sono spente. È quel momento in cui ti svegli appena prima di ricordarti tutto quello che devi fare. È il centro di un libro che ho scritto molto tempo fa. È uno spazio in cui puoi entrare. Il mondo fluttuante. – Matthew Brannon, New York City, marzo 2021

Eccolo. In mezzo all’oceano. Sterile come la luna. Giù per miglia sotto l’acqua fredda e pesante. Dove vivono
pochi pesci e ci sono meno piante che in un deserto. Solo rocce molto vecchie grandi come montagne. Ci vuole
un grande dispiego di forze per spingere l’aereo verso il basso e c’è bisogno di luci come quelle che si usano nei
grandi stadi, eppure tutto quello che vedi è nero. Come guidare in un temporale in un incubo nello spazio siderale.

E poi è lì. Come un serpente di proporzioni preistoriche. Il cobra più grande del mondo. Capace di divorare
persone a bocconi. Scintillante ma morto. Un’enorme prolunga che attraversa i continenti. È il cavo di rete. E tu fai quello che devi. Quello che hai sempre sognato da quando è iniziato. Un modo per salvare il mondo. Un modo
per fermare tutta la follia, la distorsione e l’impossibilità. E quando le enormi tenaglie del velivolo iniziano ad
incidere l’esterno, è come se sentissi le urla di tutte quelle case piene di tutti quei dispositivi acquistati online e
totalmente dipendenti da questo stesso sangue che ora stai interrompendo. Ogni gigantesco taglio nel cavo
cancella miliardi di e-mail, messaggi di testo, download, caricamenti e streaming ed evaporano persino e-mail
cancellate da tempo. E poi, come il suono di un ghiacciaio che si spezza o di un crack in un bicchiere di vino in
una stanza vuota, è finita. E la tensione tira entrambe le estremità del cavo a migliaia di miglia di distanza. Sarà
più facile ricostruirne uno che ricollegarle. E tutti avranno bisogno di nuove password. E passerà una generazione prima che funzioni di nuovo.

INFO

Matthew BRANNON
Cold Shoulders / Foreign Affairs / Seafood Dinners / Pregnant Décor / Power Vacuums / and The Last Gate
at the End of a Long Terminal
GióMARCONI
Via Tadino, 20 – Milano
8 aprile – 28 maggio 2021
martedì – sabato; 11-19 (su appuntamento)

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