Una scia nera, bambole carbonizzate sulla parete e sul marciapiede sottostante. Questa è la scena che appare agli occhi di chi passa dal Centro Culturale di via De Amicis, a Milano, che dal 2014 ospita “Wall of Dolls”, l’installazione artistica inaugurata nel 2014 per sensibilizzare la popolazione sui temi del femminicidio.
Nella nottata di domenica 19 luglio, per cause ancora da accertare, il “Muro di Bambole” è stato dato alle fiamme.
Sul posto è intervenuta la Polizia Locale, avvertita dal titolare di un locale della zona “Da Umbertino” che ha contribuito a spegnere l’incendio.
“È doloroso vedere devastato dalle fiamme una installazione che ricorda donne che hanno subito violenze, talvolta bruciate e uccise”, commentano le co-fondatrici di the “Wall of Dolls” Jo Squillo, Giusy Versace, e Francesca Carollo.
“Confidiamo che non si tratti di un evento doloso, ma se così non fosse i responsabili facciano un passo avanti, chiedano scusa e si adoperino per riparare il danno. Il muro non è solo una installazione permanente, è un’opera d’arte volta a sensibilizzare e coinvolgere. È della cittadinanza e fa piacere quando incontri gente che lo sente proprio come nel caso di Umberto Sbordone che ci ha subito avvisate e che ringraziamo. Il restauro, in ogni caso, avverrà in tempi rapidi perché questo luogo possa continuare a rappresentare un invito alla riflessione e un simbolo della lotta alla violenza sulle donne”, concludono Versace, Squillo e Carollo.