Tecnologia nascosta incontro con ​Nina Freeman e Fabio Cherstich alla Triennale di Milano

Venerdì 28 ottobre alle ore 18.30 Triennale Milano presenta l’incontro Tecnologia nascosta, secondo appuntamento della serie di conversazioni in collaborazione con Smeg dedicate a tre temi del design contemporaneo: popolarità, durabilità e tecnologia.

Questo appuntamento è dedicato al tema della tecnologia analizzato da vari punti di vista, in particolare attraverso il dialogo tra la game designer Nina Freeman (Star Maid Games) e lo scenografo e regista teatrale Fabio Cherstich.

Un dialogo che mette a confronto la creazione di universi di finzione, tra reale e digitale.

L’incontro è moderato da Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale, che coinvolgerà nella discussione anche i designer Raffaella Mangiarotti e Matteo Bazzicalupo, fondatori dello studio deepdesign®, e autori della collezione dei piccoli elettrodomestici di Smeg.

Fabio Cherstich è tra i registi teatrali emergenti più acclamati per la sua abilità nel mescolare linguaggi contemporanei, tecnologia e design, e ha all’attivo produzioni teatrali in Italia e all’estero. Nina Freeman, una delle principali designer di giochi indie, ha realizzato per Triennale Milano il videogioco Nonno’s Legend per la Game Collection vol. 2, serie di cinque videogiochi creati appositamente per la 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries.

Per questo progetto Triennale ha coinvolto cinque dei più famosi game designer indipendenti, che dimostra l’approccio sperimentale all’interattività di questi artisti.

GLI OSPITI DEL TALK

Nina Freeman è una game designer e streamer americana che vive nel Maryland. È conosciuta soprattutto per il suo lavoro su giochi piccoli e personali, realizzati in collaborazione con Jake Jefferies e Star Maid Games. Tra gli altri ricordiamo Cibele, un gioco FMV ispirato alla sua relazione con un amante incontrato online, e il più recente Last Call, un gioco di esplorazione poetica sulla condivisione della sua esperienza personale con la violenza domestica.

Fabio Cherstich è diplomato in regia teatrale alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Dopo aver approfondito gli studi con Elio De Capitani ed Eimuntas Nekrosius nel 2006 comincia una collaborazione come assistente alla regia di Giorgio Barberio Corsetti e nel 2009 fonda con Giulia Abbate la compagnia teatrale Container. Dal 2012 collabora con Andrée Ruth Shammah al Teatro Franco Parenti di Milano e insegna estetica e storia della regia contemporanea alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi, alla Scuola di Cinema di Milano e alla Libera Università di comunicazione IULM. Nel 2016 dirige Kvetch di Berkoff e Bull di Bartlett, prodotto dal Teatro Franco Parenti di Milano e si occupa della regia lirica del progetto Figaro! Operacamion prodotto dal Teatro dell’Opera di Roma e dal Teatro Massimo di Palermo. Nel 2017 crea e dirige un progetto performativo per l’azienda di design Cassina e l’allestimento della presentazione di moda AA x YOOX, firma la scenografia di Madama Butterfly di Puccini al Teatro Massimo di Palermo e al Festival di Macerata, dirige una nuova Operacamion per il Teatro dell’opera di Roma e debutta con Opera Panica – Cabaret Tragico di Jodorowsky al Teatro Franco Parenti di Milano. Nel 2018 è stato direttore artistico della presentazione Fay A/I19. Nel 2019 inaugura la stagione del Teatro Massimo di Palermo con l’opera Turandot di Puccini. Sempre in quell’anno partecipa alla creazione del Parenti Design District di Milano. Dal 2019 svolge attività di consulenza per la Balich Worldwide Shows di Milano.

Matteo Bazzicalupo e Raffaella Mangiarotti si laureano con lode in Architettura al Politecnico di Milano. Si conoscono alla redazione di “Modo”, la rivista fondata da Alessandro Mendini, e nel 1995 creano deepdesign®. Con deepdesign® sviluppano progetti e scenari evolutivi per le più importanti imprese in ambito internazionale nei settori più diversi, dal packaging alimentare all’elettronica di consumo, dall’arredo alla cosmesi, dal cookware agli elettrodomestici tra i quali l’iconica collezione di piccoli elettrodomestici per Smeg. Come architetti disegnano allestimenti, mostre e showroom. Li contraddistingue una forte capacità inventiva e innovativa che li porta ad essere titolari di numerosi brevetti di invenzione ed utilità ma anche una forte connotazione verso un uso umanista della tecnologia. Hanno ricevuto più di 35 premi dall’IF award, all’IDA al red dot. La lampada Dandelion è parte della Collezione Permanente del MoMA di New York. Alcuni dei loro progetti sono stati oggetto di articoli e libri tra cui “Business Week”, “I-D Magazine”, “Wallpaper”, “L’observatoire de Première Vision”, “The International Design Yearbook”, “The International Design Encyclopedia of MoMA,” “Design Now!” (Taschen). La loro attività è stata documentata attraverso mostre collettive e personali tra cui, L’anima Sensibile delle Cose curata da Cristina Morozzi in Triennale Milano.

INFO

Tecnologia nascosta
28 ottobre 2022, ore 18.30
Triennale Milano

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