McArthur Binion – Sol LeWitt alla MassimoDeCarlo di Milano

MASSIMODECARLO presenta McArthur Binion – Sol LeWitt in collaborazione con il Sol LeWitt Estate.

La mostra McArthur Binion โ€“ Sol LeWitt permette di osservare per la prima volta le pratiche parallele dei
due artisti in un dialogo diretto. Esposte all’interno degli spazi della galleria di Casa Corbellini
Wassermann, le loro opere condividono un linguaggio visivo fortemente lineare.

L’indagine formale della griglia, della geometria e della superficie offrono punti di confronto, tuttavia รจ nell’importanza che attribuiscono alla profonditร  oltre la superficie di un’opera che i due divergono.
Nel 1973 McArthur Binion si trasferisce da Chicago a New York, il centro nevralgico della scena artistica minimalista e nello stesso anno il suo lavoro รจ esposto presso Artists Space in una mostra curata da Sol
LeWitt e Carl Andre. Dagli anni ’70 Binion ha sfidato il minimalismo applicando le tecniche tradizionali del
movimento a materiali profondamente personali.

LE OPERE IN MOSTRA

Le opere in mostra, lโ€™ultima di una longeva collaborazione con la galleria iniziata nel 2017, appartengono al corpo di lavoro in corso intitolato DNA. La serie utilizza documenti personali o fotografie reiterate in un primo strato superficiale a scacchiera, a cui l’artista si riferisce come “underconsciousโ€ dell’opera, sopra il quale le forme geometriche sono stratificate usando pastelli e olio pressato.
Mentre Altar (2020) usa le pagine della rubrica degli indirizzi di Binion quando viveva a New York negli anni โ€™70, healing:work (2020) include una fotografia della sua casa dโ€™infanzia. Binion inglobando oggetti unici, a volte persino il suo certificato di nascita, in una griglia ripetibile all’infinito compie unโ€™azione paradossale.

Il ruolo dellโ€™ โ€œunder-consciuos” nel suo lavoro amplia il soggetto tipico della pittura astratta: i riferimenti autobiografici di Binion posizionano il suo lavoro, e il ruolo dell’arte astratta in generale, in una discussione
piรน ampia sull’esperienza afroamericana all’interno dell’arte. Pertinentemente, le opere esposte piรน recenti condividono il titolo, Modern:Ancient:Brown, con la fondazione di Binion che sostiene e incoraggia lโ€™espressione delle minoranze. Le opere di Binion sono autoreferenziali: ad un primo sguardo riflettono
uno scrupoloso studio formale della griglia minimalista, ma i molteplici strati rivelano riferimenti profondi nascosti tra le trame geometriche.

LeWitt, evitando completamente la profonditร , creava opere โ€œil piรน possibile bidimensionaliโ€.
Sfidando l’illusionismo canonico, nel 1968 LeWitt cercรฒ di abbandonare i confini della superficie pittorica tradizionale disegnando direttamente sul muro. Il suo primo disegno a parete, che presentava un tratto leggero sviluppato con linee di grafite, ha innescato lo sviluppo decennale della pratica; le linee rette sono diventate curve e la grafite ha lasciato il posto ai colori primari e pittura a inchiostro e acqua.
Le eleganti forme lineari disegnate a pastello di Wall Drawing #387 (1981) richiamano i primordi della pratica a parete di LeWitt, tuttavia, il suo metodo di realizzazione illustra gli sviluppi successivi. Sebbene ogni wall drawing sia sempre adattato al contesto ospitante, Wall Drawing #387 mostra una particolaritร : รจ composto da una selezione prestabilita di simboli lineari, ma il loro numero e posizione sono scelti a caso durante il processo di creazione.

Il Wall Drawing #589 A (1989) espone lโ€™importanza del colore nella produzione tardiva di LeWitt.
A seguito del suo trasferimento a Spoleto nel 1980, LeWitt visitava regolarmente gli affreschi del primo Rinascimento dei maestri Filippo Lippi, Giotto and Piero della Francesca. Realizzati prima della proliferazione della prospettiva lineare, LeWitt subรฌ il fascino dellโ€™espressione piatta degli affreschi e iniziรฒ a usare l’inchiostro di china colorato che penetrando il tessuto della parete, replicava la tecnica e lโ€™effetto dell’affresco.
Sebbene “sembrasse piรน naturale lavorare direttamente sui muri”, LeWitt ha ammesso che c’erano ancora dei vincoli poichรฉ “l’artista รจ alla mercรฉ dell’architetto”. Wall Drawing #589 รจ il risultato della sua determinazione a liberare la pittura dai propri confini. Mentre i primi wall drawing iniziavano coprendo solo una parte del muro, Wall Drawing #589 si irradia sullโ€™intera parete, sfidando l’architettura circostante.
Proprio lโ€™architettura, con la sua attenzione alla forma, ha svolto un ruolo fondamentale nell’arte di LeWitt e Binion. Mentre le opere binion/saarinen (2018) fanno direttamente riferimento all’architetto Eilel Saarinen, il progettista della Cranbrook Academy of Art and Museum dove Binion ha trascorso anni formativi studiando negli edifici modulari e modernisti, LeWitt “[pensava] piรน all’architettura che alla scultura” quando ideava le sue opere tridimensionali.

Due lavori esplicitano particolarmente lโ€™influenza dellโ€™architettura nella pratica di entrambi: Altar (2020) di Binion, concepita a forma di pala d’altare per la Cappella Rinascimentale al Museo Novecento di Firenze, e Horizontal Progression (1991) di LeWitt.

La scultura Horizontal Progression รจ parte di una serie iniziata dallโ€™artista nel 1985 basata sullโ€™inclusione di
blocchi di cemento che, come i quadrati in una griglia, permettevano una costruzione modulare per creare le sue strutture. Il profilo a gradini dell’opera รจ un diretto riferimento agli edifici Ziggurat: grandi strutture a scalinata costruite per la prima volta in Mesopotamia, citate nell’architettura di Le Corbusier e nelle proposte del 1916 per edifici nel centro di Manhattan, a cui LeWitt dedicรฒ un articolo, “Ziggurats”, nel 1966.
Avendo entrambi vissuto e lavorato a New York, la presenza di strutture a griglia nel loro lavoro evoca lo skyline modulare e il layout stradale a scacchiera di Manhattan.

La mostra McArthur Binion – Sol LeWitt intende stimolare la conversazione attorno ai punti di incontro e di contrasto nella pratica di Binion e LeWitt, due voci prominenti nellโ€™arte contemporanea e figure chiave del modernismo del XX secolo.
Lโ€™unione dei loro lavori suscita quesiti relativi all’importanza della superficie, della profonditร  e della teoria che circonda la natura degli oggetti d’arte.
MASSIMODECARLO Piรจce Unique, presenterร  Negative Pyramid (1997) di Sol LeWitt dal 30
novembre al 12 dicembre 2021.

GLI ARTISTI

McArthur Binion (b. 1946, Macon, Georgia) vive e lavora a Chicago, Illinois. Le opere di Binion sono
state esposte alla 57ยฐ Mostra Internazionale dโ€™Arte – La Biennale di Venezia, VIVA ARTE VIVA, a cura di
Christine Macel.

Sol LeWitt (1928-2007) nato a Hartford, Connecticut, รจ ampiamente riconosciuto come uno dei pionieri dell’arte concettuale e del minimalismo negli anni ’60

INSTALLATION VIEW

INFO

McArthur Binion – Sol LeWitt
Fino al 15.01.22
MASSIMODECARLO
Viale Lombardia 17ย 
20131, Milano
www.massimodecarlo.com

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