Allen Jones torna in Italia alla Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. per la prima volta dopo la grande antologica a lui dedicata dalla Royal Academy di Londra nel 2014, con una serie di opere iconiche che mostrano la carriera di uno dei piรน grandi rappresentati mondiali della Pop Art.
Tra i dipinti in mostra, anche il mitico scatto fotografico che immortala Kate Moss trasformata in scultura da un’armatura, simbolo e immagine non solo della rassegna londinese, ma di un’intera epoca.
Un connubio che si rinnova, quello tra Allen Jones e Maggiore g.a.m., dove giร nel 1999 espose alcune opere inedite, eseguite per l’occasione, e nel 2002 presentรฒ un sunto della sua produzione dal 1966 fino a quel momento. La storia della sua arte attraversa progetti diversi: dai manichini alle sculture, dai dipinti alle piatte pitture degli anni Sessanta. Un cromatismo costruito su larghe campiture di ascendenza matissiana e un costruttore di immagini in movimento di ascendenza futurista che con un’ironia dissacrante punta a scardinare i giochi di ruolo tra uomo e donna – e di conseguenza l’immagine della donna oggetto che esiste negli occhi e nella mente di chi la vuole tale – per inserire la sua arte in tematiche di grande attualitร , come la paritร di genere, le dinamiche relazionali.
Pioniere della generazione di artisti pop inglesi e presente fin dal 1961 nelle piรน importanti esposizioni internazionali, ispiratore di registi come Stanley Kubrick, amato da personaggi come Elton John che ne collezionano la sua opera, Allen Jones รจ per l’arte quello che Mick Jagger รจ per la musica o Vivienne Westwood per la moda: un’icona che con la sua arte ha influenzato tutto, dal design alla moda, dalla cultura popolare ai film.
Costruttore di immagini veloci e in movimento di ascendenza futurista, in cui la dimensione fisica e carnale scandisce le forme e i colori, Allen Jones รจ l’artista narratore dei colori saturi, di un dissacrante ottimismo e dalla monumentale ironia. Nei suoi quadri caratteristiche sono le figure femminili dipinte che prendono vita dalla tela e giungono a una propria autonomia, presentandosi nella loro tridimensionalitร , ma รจ anche vero l’approccio inverso, il corpo femminile che si smaterializza nel colore della tela per assumere nuove forme, una donna libera da qualsiasi stereotipo fisico e capace di assumere qualsiasi forma nella mente e nell’immaginazione di chi la osserva, come nelle opere in mostra โOvationโ (2010), โBackdropโ (2016/17) e โChanging Roomโ (2016) ,che fanno eco al loro contraltare maschile nelle sculture โMan loosing his head and hatโ (1988) e โUntitled (Man)โ (1989).
Ma Allen Jones รจ anche l’artista della danza tra i sessi che fonde tra i colori l’uomo e la donna come in โSemi Quiverโ (1997) e โCrescendoโ (2003) , a voler sottintendere che i giochi di ruolo sono un continuo a passo a due, dove l’uno non esisterebbe senza l’altro in una sorta di esaltazione di massa per la performance del momento come in โBravo!โ (2017). Protagonista della mostra anche l’iconica trasformazione di Kate Moss in scultura.
A tal proposito Allen Jones dichiara: ยซLa lamina metallica del corpo in vetroresina รจ stato creata nel 1974 per un film che avrei voluto fare. Era la storia di una ragazza che voleva diventare una modella. In un qualche modo scoprรฌ di avere un problema: ogni volta che si posizionava sotto i riflettori, si trasformava in un uomo. Il suo ragazzo, un artista, venne a salvarla, creando un abito corazza che potesse avvolgerla e preservare la sua identitร di donna! Il film non รจ mai stato realizzato ed il corpo in vetroresina รจ rimasto nel mio studio fino ad ora. Non l’ho mai venduto come scultura perchรฉ รจ stato concepito come un oggetto di scena. Nel 2013 sono stato invitato a fare della modella Kate Moss un’opera d’arte perchรฉ venisse inclusa in una mostra dedicata a lei da Christie’s a Londra. Sembrava una missione impossibile fotografare una donna che era giร stata immortalata da alcuni dei migliori fotografi internazionali. Fui invitato a viaggiare nel suo mondo anche se lei stava di fatto visitando il mio. Mi ricordai della scultura-corpo (body sculpture) e il risultato fu l’opera realizzata in una piccolissima edizioneยป.
E proprio in mostra รจ possibile visionare l’ultimo esemplare di questa edizione disponibile sul mercato che non solo racconta un’epoca fatta di glamour e di icone, ma di donne oggetto che esistono solo negli occhi e nella mente di chi le vorrebbe tali.
INFO
Allen Jones
Forever Icon
31 gennaio โ 26 aprile 2024
Galleria d’Arte Maggiore g.a.m
Bologna