La mostra Chironautica di Cristian Chironi, ospitata fino al 19 settembre nello studio Lauri Viglione Penalisti e curata da Rischa Paterlini, esplora il concetto di abitare come espressione artistica e culturale, trasformando un luogo di lavoro in un ambiente narrativo e di sperimentazione.
L’iniziativa nasce dalla visione di Alessandro e Francesca Viglione, che intrecciano le loro passioni in un dialogo tra arte, architettura e design. Le influenze dell’iconico modernismo di Le Corbusier e Charlotte Perriand, il legame con la Sardegna e l’amore per le automobili si fondono nella ricerca artistica di Chironi, dando vita a una mostra in cui lo spazio diventa protagonista.
Attraverso l’opera dell’artista – sottolinea la curatrice Rischa Paterlini – queste passioni trovano una sintesi naturale, trasformando lo studio legale in una machine à habiter, dove arte, architettura e quotidianità si intrecciano.»
Il percorso espositivo
La mostra si apre con un collage ispirato all’Unité d’Habitation di Le Corbusier a Marsiglia, evocando l’immaginario architettonico dell’artista. Accanto, opere dedicate agli edifici mai realizzati di Isamu Noguchi e Louis Kahn a Venezia, mentre un collage della casa di Victoria Ocampo a Buenos Aires mette in relazione epoche e culture diverse.
Il cuore dello studio accoglie dodici coppe ruota di una FIAT 127, che scandiscono il tempo e la distanza tra luoghi. Strutture tridimensionali in plexiglass colorato reinterpretano il linguaggio architettonico di Frank Lloyd Wright, Mario Pani e Le Corbusier.
L’esposizione prosegue con una chaise longue originale di Le Corbusier, integrata nello spazio come parte della narrazione. Un’opera realizzata da Chironi durante la sua residenza a Chandigarh dialoga con un mobile di Charlotte Perriand, sottolineando il rapporto tra passato e presente. Il suono, elemento essenziale nella ricerca dell’artista, emerge da un giradischi che riproduce registrazioni realizzate nei suoi viaggi, tessendo un intreccio tra spazio, memoria e movimento.
La FIAT 127 Camaleonte: metafora del viaggio
Simbolo di un’esplorazione continua tra geografie e culture, la FIAT 127 Camaleonte, dipinta con i colori della Polychromie architecturale, rappresenta il viaggio senza confini dell’arte e dell’abitare come atto poetico. Dettagli come incisioni su una libreria o polaroid che trasportano frammenti di una Brownstone di Brooklyn dentro lo studio creano connessioni inattese tra spazi e vissuti.
Siamo entusiasti di questa terza edizione – afferma Alessandro Viglione –. L’arte è bellezza, approfondimento, emozione. Trasforma gli ambienti di lavoro e ci offre nuove prospettive. È un percorso in continua evoluzione, reso speciale dagli artisti che vi partecipano.»
Info
Lauri Viglione Art Space
Cristian Chironi
Chironautica
Fino al 19 settembre
via Ariosto 28, Milano