Triennale Milano, affiancata da VIVE Arts, presenta 1923: Past Futures, una nuova esperienza di realtà virtuale diretta da Matteo Lonardi e sviluppata da Reframe Productions, una casa di produzione di immersive storytelling di Milano.
Il progetto celebra il ruolo innovativo svolto da Triennale nell’arco della sua storia, dal 1923 a oggi.
1923: Past Futures è la prima esperienza di realtà virtuale realizzata da Triennale Milano e arricchisce di una nuova dimensione la 23ª Esposizione Internazionale Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries.
In vista del centenario di Triennale Milano, che si terrà nel 2023, l’esperienza di realtà virtuale trasporta il visitatore attraverso il tempo, ricostruendo alcuni spazi e momenti fondamentali delle Esposizioni Internazionali più importanti. 1923: Past Futures propone un viaggio immersivo e interattivo che fa vivere la missione e la storia di Triennale, coinvolgendo i suoi archivi e creando incontri con designer, curatori e artisti italiani di grande rilievo.
Fino all’11 dicembre 2022, nello spazio adiacente a quello delle partecipazioni internazionali, è possibile fruire dei sei capitoli integrali dell’opera in realtà virtuale per la durata di tredici minuti, che completano l’anticipazione dell’esperienza lanciata a luglio in occasione dell’inaugurazione di Unknown Unknowns.
Per permettere a un pubblico globale di partecipare all’esperienza e conoscere meglio la storia di Triennale anche da casa, VIVE Arts, impegnata nell’ampliare le opportunità di accesso all’arte e alla cultura attraverso la tecnologia immersiva, presenterà 1923: Past Futures anche sulla piattaforma VIVEPORT (dal 22 settembre).
Inoltre, il 26 ottobre è in programma un evento del public program di Triennale dedicato al progetto 1923: Past Futures che esplora la relazione tra analogico e digitale nelle pratiche museali legate alla conservazione, al coinvolgimento dei pubblici, alla produzione di mostre.
Il team di Triennale Milano ha seguito la parte curatoriale, selezionando personalità, installazioni e avvenimenti chiave che hanno impresso un segno profondo sulla storia dell’istituzione. L’esperienza di realtà virtuale inizia nell’Impluvium, uno spazio emblematico nel Palazzo dell’Arte, che ha subito molti cambiamenti nel corso degli anni, riavvolgendoli fino al 1933, anno in cui fu costruito. I visitatori possono interagire con i pensieri e le idee dell’architetto Giovanni Muzio, in un ambiente virtuale che si ispira ai suoi disegni originali, e vedere nella sua collocazione originaria la statua di Mario Sironi.
L’Impluvium funziona come una macchina del tempo non lineare, che si sposta e cambia man mano che il visitatore passa da un periodo storico all’altro. È possibile visitare la 22ª Esposizione Internazionale Broken Nature (2019), ascoltando la curatrice Paola Antonelli e lo studio di design Accurat, rivivendo la loro installazione The Room of Change, un grande arazzo di dati che visualizzava i cambiamenti in atto sul nostro pianeta.
Entrando negli archivi, si potrà scoprire l’artista Giuliano Mauri e la sua istallazione Zenobia, una sfera realizzata con quattromila rami di castagno intrecciati per la mostra Le città invisibili del 2003, e l’architetto Vittorio Gregotti e il suo Caleidoscopio, realizzato per la 13ª Esposizione Internazionale Tempo libero nel 1964. Struttura al neon, la grande installazione luminosa di Lucio Fontana allestita nell’atrio del Palazzo dell’Arte nel 1951, ha un particolare rilievo, dimostrando come arte e tecnologia convergano nell’unire i concetti di luce, spazio e cosmo.
1923: Past Futures illustra come la storia di Triennale Milano sia intrecciata con la storia del Novecento, dalle tre edizioni dell’Esposizione Internazionale che si svolsero negli anni Trenta sotto il regime fascista, al bombardamento del Palazzo, che lo costrinse alla chiusura fino alla fine della seconda guerra mondiale. Il visitatore verrà trasportato nel 1968, quando il Palazzo dell’Arte fu occupato per protesta, e potrà prendervi parte usando delle bolle di vernice da lanciare sulla facciata, già coperta dai graffiti.
Infine, si tornerà al 2022 e alla 23ª Esposizione Internazionale, quando Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Ersilia Vaudo, astrofisica e curatrice della mostra tematica, Joseph Grima, fondatore dello studio di architettura e design Space Caviar che ha realizzato l’allestimento della mostra, si confrontano sui temi di Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries.
VIVE Arts è VR partner della 23ª Esposizione Internazionale e partner creativo per il progetto 1923: Past Futures.
INFO
1923: Past Futures
Triennale Milano
Produzione e direzione creativa: Reframe Productions
VR partner: VIVE Arts