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Torna GIUNGLA, il festival di arte contemporanea a Lucca. Quest’anno si interroga intorno al concetto di RADICALE

GIUNGLA, festival di arte contemporanea giunto alla sua quinta edizione, quest’anno si interroga intorno al concetto di RADICALE e alle sue derive di senso, chiamando a esprimersi artisti e ricercatori al mercato del Carmine di Lucca.

Un progetto espositivo a più voci, che coinvolge gli artisti Bertrand Dezoteux, David Lucchesi, David Paolinetti, Josse Renda, Gözde Mimiko Türkkan, Tatiana Villani ed il progetto Five Radio Stations (con Keren Cytter, Benedikt H. Hermannsson, Hylozoic/Desires, Daniel John Jones e Seb Emina, Emeka Ogboh), ognuno con il proprio linguaggio espressivo, sul tema proposto dalla curatrice Irene Panzani.

Radicato e radicale derivano da radice, eppure rimandano a due significati distanti.
Radicato ricorda l’appartenenza a una terra, ad un luogo fisso, ad un’identità, ad un qualcosa di stabile e saldo. Radicale ha per sinonimi innovatore, liberal, libertario, progressista, rimanda a chi affronta i problemi alla loro radice.

Trovare oggi un equilibrio tra l’attaccamento alla propria terra e alle proprie tradizioni, e il desiderio di migrare, di rompere con il proprio passato per costruirsi un futuro altrove è sempre più forte ovunque nel mondo. Ai flussi migratori di popoli in fuga da condizioni di povertà e guerra, si aggiungono gli expats, i remote workers e chi ha voluto rompere con la propria routine.

Lucca continua ad essere tra le Province con il più alto tasso di emigranti in Toscana, seconda a Firenze, ed è proprio qui che GIUNGLA Radicale vuole interrogare temi che vanno dalle migrazioni al digital divide, dalle pratiche artigianali a quelle artistiche del presente.

IL MERCATO DEL CARMINE

Per farlo, ha scelto, non a caso, il mercato del Carmine, il cui nome deriva da Carmelo, che significa vigna, frutteto, per esteso giardino. Da qui prendono nome i Carmelitani scalzi, che avevano la loro casa nel centro di Lucca, nel monastero che nell’800 fu trasformato in mercato cittadino. La continuità semantica è il fil rouge tra gli antichi abitanti di questo edificio e i futuri mercanti, entrambi rivolti alla terra, ai doni della natura, alla
coltivazione di un giardino, di uno spazio fatto di scambio e condivisione, di radici e di preghiere.

Dalla ricerca spirituale all’effervescenza culturale di un mercato, oggi il Carmine, peraltro in gestione alla società 4223, composta essa stessa da lucchesi fino a ieri expat, che oggi hanno deciso di ritornare nella loro terra per dare vita a un progetto innovativo, ci riporta a questa storia e in continuità con essa guarda all’arte come esplorazione della complessità umana, riflesso sia del rapporto con i beni della terra propri di un mercante di frutta e verdura, che con la ricerca di significato che caratterizza la spiritualità carmelitana.
Un progetto di in collaborazione con Tra reinterpretazione delle radici e di un’identità culturale passata, lotta con la terra e per la terra, immaginazione che sublima il reale, l’esposizione apre al commercio di pensieri
che GIUNGLA promuove dal 2020.

IL PROGRAMMA

Per questa quinta edizione, il festival si sviluppa in un primo momento espositivo al mercato del Carmine di Lucca, dal 3 al 5 maggio, per poi proseguire dal 14 al 17 novembre 2024 con incontri e laboratori come in una vera e propria palestra.

GLI ARTISTI

Bertrand Dezoteux, David Lucchesi, David Paolinetti, Josse Renda, Gözde Mimiko Türkkan, Tatiana Villani,
Five Radio Stations (con Keren Cytter, Benedikt H. Hermannsson, Hylozoic/Desires, Daniel John Jones e Seb Emina, Emeka Ogboh)

Bertrand Dezoteux con i suoi acquerelli, mai mostrati in Italia, rivela il suo sguardo sul
mondo, fa sorgere personaggi che sono poi andati a popolare le sue opere video, in cui ad
un primo momento di estraneità per l’estrema contemporaneità del linguaggio 3D, segue
una familiarità dei temi affrontati, dei personaggi, all’interno di racconti assurdi, che poi
sono il nostro quotidiano.

David Lucchesi gioca con l’oggetto rappresentato e le parole, e la sua pittura diventa il
suo personale vocabolario, la sua enciclopedia di cose, fatti, persone astratti dal contesto,
un abbecedario di segni elementari, che evocano storie di colori ombrosi, non sereni,
parlano di fragilità e orizzonti incerti. A GIUNGLA lavori per lo più inediti.

David Paolinetti ci apre ad un reale che sembra un incubo, nero, cupo, radicale. Parte
dal buio per aprirsi al riflesso dell’acqua, ai suoi mutamenti. Tratti forti, figure naif e brutali
allo stesso tempo che conservano un lato fanciullesco proprio delle fiabe dei fratelli
Grimm. Davanti al camino, l’artista disegna col carbone su fogli bianchi, sorgono alberi e
montagne, animali, a volte colori, come un’epifania. Al mercato del Carmine presenta
un’opera realizzata ad hoc per GIUNGLA.

Josse Renda riporta in vita Thomas Aniello, protagonista della rivolta seicentesa che
vide la popolazione di Napoli insorgere contro la pressione fiscale imposta dal governo
vicereale spagnolo (7 -16 luglio 1647). Ce lo restituisce nella sua immagine di coetaneo,
questo umile pescatore e pescivendolo nato vicino al mercato cittadino, ricordato pari ad
un santo, lo ritroviamo nelle linee sincere dell’artista come se momentaneamente fosse
proprio lui il rivoluzionario, “Io è un altro”.


Un progetto di in collaborazione con Gözde Mimiko Türkkan si è trovata ad affrontare la sua fragilità umana di fronte alla vastità della Terra e alla desolazione provocata dai fuochi che hanno divorato la costa egea della Turchia meridionale nel 2022. In lei brucia la rabbia per la devastazione del paese, rabbia perché, pur essendo consapevole che gli incendi siano il risultato di cicli naturali, ne intuisce la connessione con l’era dell’Antropocene. E così Mimiko si batte con la terra.

Nelle opere di Tatiana Villani la natura si presenta come corpo, pelle, cicatrice, pieghe
di carne, ci riporta al nostro essere mammiferi, al nostro essere mortali. Paesaggi di carne,
legami che si creano tra noi e gli altri, tra l’anima e il corpo, tra il corpo e il mondo, per
superare ogni divisione.

Five Radio Stations, progetto della Fondation Lab’Bel curato da Silvia Guerra e Seb Emina, che hanno invitato artisti da tutto il mondo a produrre opere sonore diverse per temi e durata, altrettanti universi, dialoghi tra terra e cielo, preghiere trasmesse dall’etere e dall’internet. Nel Mercato del Carmine affinate le orecchie.

INFO

GIUNGLA 2024
Radicale
3-5 maggio, il mercato del Carmine, Lucca

venerdì 3 maggio ore 16: apertura porte
ore 18 – 20: opening in presenza degli artisti e delle artiste
ore 21.30: concerto con Senti Tuoni e Stato Brado
sabato 4
domenica 5 maggio ore 10.30-13.00 e 14.30-19.00
domenica 5 maggio ore 10.30 e 11.30 laboratori di modellazione d’argilla per
bambini con Natur’Arte (6-11)

www.giunglafest.it
FB e IG: @giungla.fest

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