Recensione mostra: ANDY WARHOL. Serial Identity – Museo MA*GA

Debutta il 22 gennaio al Museo MA*GA di Gallarate (Va) e durerà per quattro mesi, fino al 18 giugno 2023, l’antologica dedicata ad Andy Warhol “ANDY WARHOL. Serial Identity”.

La mostra, curata da Maurizio Vanni ed Emma Zanella racconta la multiforme e ricca produzione del padre della Pop Art americana che, durante la sua lunga carriera, è stato pittore, illustratore, sceneggiatore, produttore cinematografico e televisivo, regista, direttore della fotografia ed egli stesso attore, figura che ha radicalmente mutato il modo di vedere e percepire la società contemporanea.

LA MOSTRA

L’esposizione ripercorre, attraverso oltre 200 opere (provenienti anche da istituzioni internazionali come The Andy Warhol Museum di Pittsburgh e l’archivio di Ronald Nameth) l’universo creativo di Warhol, dai primi disegni realizzati per l’editoria e la moda, alle più importanti opere pop dove i protagonisti principali sono i personaggi celebri, come musicisti, registri, designer, politici, attori, ai brand commerciali delle grandi aziende, diventati icone di un nuovo modo di vivere e di consumare, elementi banali della quotidianità elevati a icone contemporanee.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Il percorso espositivo si snoda sui due piani del Ma*Ga creando continue micro stanze espositive con le pareti rivestite di alluminio sulle pareti a creare un effetto di Factory e del mondo pop di Warhol.

Dai primissimi anni sessanta Warhol inizia a sperimentare i linguaggi, le tecniche, gli ampi codici della comunicazione di massa trascinandoli nel suo universo e reinventandoli con una cifra stilistica estremamente riconoscibile, in ogni campo dell’espressione e della ricerca creativa, nella produzione seriale di opere serigrafiche, nella realizzazione di film sperimentali, nell’editoria, nella fotografia, nell’utilizzo spregiudicato dei mass-media.

I RITRATTI

In mostra saranno esposti i famosi e stranoti e stravisti cicli di Andy Warhol come i Flowers, le Campbell’s Soup, i Death & Disasters, i ritratti di celebrità quali Marilyn Monroe, Jacqueline Kennedy, Mao Tsê-tung, e la famosa serie Ladies and Gentlemen, oltre a un corpus di opere e materiali relativi a non meno importanti produzioni di Warhol come quelle legate all’editoria e alla grafica delle copertine di dischi. L’artista infatti realizza, oltre ai più noti libri d’artista, libri biografici scritti in prima persona e progetta interamente i cataloghi di alcune sue esposizioni personali; la passione per la carta stampata inoltre lo porta a fondare la famosa e longeva rivista Interview.

IL FILMARE

Il progetto espositivo offre un’ampia sezione dedicata alla sperimentazione e all’investigazione di Warhol nei confronti del processo del filmare e del venire filmati; sono esposti in versione integrale Empire (1964) (8 ore e 5 minuti), la famosa ripresa dell’Empire State Building dal tramonto all’alba; Kiss (1963-1964) (58 minuti), messa in sequenza di baci scambiati da coppie etero e omosessuali; quattro Screen Tests – Salvador Dalì, Bob Dylan, Lou Reed (Coke) ed Edie Sedgwick – riprese a camera fissa realizzate puntando la macchina da presa su chi andava a visitare la Factory.

Dal Museo di Pittsburgh sono arrivati in prestito anche i cinque episodi di Andy Warhol’s Fifteen Minutes, prodotti per l’iconica Andy Warhol TV che va in onda dal 1985 al 1987, e i tre spezzoni video del 1981 per il Saturday Night Live, lo show tv più famoso d’America, considerati i vertici dell’opera televisiva warholiana.

Questa sezione verrà ulteriormente amplificata all’Aeroporto di Milano Malpensa Terminal 1 – La Porta di Milano con Andy Warhol’s T.V. – Special Project, una co-produzione video realizzata da MA*GA, MEET Digital Culture Center e SEA, dedicata alle produzioni televisive dell’iconico artista padre della Pop Art americana. I programmi ideati da Warhol sono concepiti come un dinamico montaggio di interviste alle celebrità dell’universo pop, sfilate di moda e hit musicali. La compilation offre uno spaccato della scena artistica internazionale degli anni ’80 incrociando volti, luoghi opere che Warhol ha selezionato, esaltandone i momenti salienti.

VIDEO INSTALLAZIONE

Per la prima volta in Italia è inoltre esposta la straordinaria video installazione del fotografo e regista americano Ronald Nameth nata della performance Exploding Plastic Inevitable orchestrata da Warhol con i Velvet Underground e Nico. Dall’aprile del 1966 al maggio dell’anno successivo l’Exploding Plastic Inevitable andò in scena, con altalenante successo di pubblico e critica, in diverse città americane: da New York a Los Angeles, da San Francisco a Chicago, a Provincetown. Lo show, una vera e propria performance mix mediale ante litteram, vedeva Warhol manipolare le luci e le immagini nell’ambiente, per sperimentare e ricreare un ambiente psichedelico immersivo e le esperienze visive dell’acido lisergico, mentre i Velvet Underground e Nico si esibivano dal vivo vestiti completamente di bianco, fungendo da supporto mobile per le proiezioni di film e diapositive con varie immagini e colori.

Il film, dedicato allo spettacolo e girato nel giugno del 1966 da Ronald Nameth in occasione della presentazione dello show presso il Poor Richard’s di Chicago, si presenta come una proiezione multicanale ambientale e immersiva e costituisce l’unica fonte completa di documentazione della performance, concessa in prestito in esclusiva al MA*GA dall’archivio di Ronald Nameth con la collaborazione del MACBA di Barcellona.

LA MUSICA

Il personale e sentito rapporto di Warhol con la musica emergerà anche dalle cover di dischi che l’artista realizzerà fin dagli anni cinquanta e per tutta la vita, dalle cover dedicate alla musica classica e al Jazz degli anni quaranta e cinquanta alle ben più celebri copertine dei dischi dei Velvet Underground e Nico, Rolling Stones, John Cale, Liza Minnelli, Aretha Franklin, The Smiths, Debbie Harry, Loredana Bertè, solo per citare alcune collaborazioni note.

SCORE

OPERE: 6,50 – Molte delle opere sono già state viste svariate volte.
Interessante la sezione editoriale legata al mensile fondato dallo stesso Warhol inter/VIEW.
INSTALLAZIONE: 7,50 – Funzionale la soluzione di creare micro stanze per riprodurre i clip e i video di Warhol.
CONCEPT E CURATELA: 6,00 -Buona l’idea di proiettare i video.
Un po’ debole la narrazione attorno alle opere.
CATALOGO: 7,00 – Completo, puntuale e prestigiosa la composizione globale.

COMPLESSIVO: 6,75 – Purtroppo risente della mostra alla Fabbrica del Vapore di Milano che presenta un programma molto simile. Due mostre su Warhol nello stesso periodo e con molte delle stesse opere forse sono ridondanti!
Se fosse stata inaugurata in un periodo diverso senza dubbio sarebbe stata una mostra assolutamente da vedere.

INSTALLATION VIEW

INFO

ANDY WARHOL. Serial Identity
Gallarate (VA), Museo MA*GA (via E. De Magri 1)
22 gennaio – 18 giugno 2023
A cura di Maurizio Vanni ed Emma Zanella

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