“Salve” è il titolo della mostra dell’artista statunitense Christian Holstad (Anaheim, California, 1972), nata all’interno di un più ampio progetto di indagine e valorizzazione della cartapesta nell’arte contemporanea sviluppato dal curatore Gioele Melandri.
All’interno del museo dedicato all’artista della cartapesta Luigi Varoli, la mostra si focalizza sulla spiccata sensibilità di Christian Holstad per diverse tematiche che riguardano l’utilizzo di questa tecnica nella sua dimensione profonda e che sfociano naturalmente nella pratica dell’artista, come ad esempio il rifiuto, lo scarto e la trasformazione di questi ultimi in una possibile risorsa, mettendo così in risalto molte delle contraddizioni interne che caratterizzano lo sviluppo dell’attuale società dei consumi. Cordoni in velluto, carrelli della spesa, microfoni, gioielli, armi, uova e serpenti sono solamente alcuni dei principali eidola che Holstad cerca di demitizzare attraverso una sua personale e visionaria legge del contrappasso. Questi moventi non riguardano solamente il contenuto semantico e narrativo dei lavori dell’artista, ma anche la realizzazione fisica degli stessi; nelle proprie opere infatti Holstad predilige l’utilizzo di materiali di riuso (come ad esempio la carta di giornale, le potature degli alberi da frutto e la plastica raccolta dall’immondizia) o di tecniche canonicamente non associate alla produzione di opere d’arte (oggetti realizzati all’uncinetto, vasellame plasmato al tornio, pasta fresca e, naturalmente, cartapesta).
IN MOSTRA
In mostra, la cartapesta è intesa dunque come un “innesco”, una suggestione che orienta la nascita e lo sviluppo di un evento espositivo che si articola in due atti indipendenti, ma logicamente intrecciati e connessi l’uno con l’altro. Il primo atto, dal titolo A flutter of butterflies atop debris to reach our gentle heights, sarà presentato in occasione dell’inaugurazione di sabato 9 marzo e prevede l’esposizione di una grande installazione inedita di Holstad intitolata Gentle Parade e composta da una distesa di carrelli della spesa deformati, spanciati e genuflessi, su cui fluttueranno delle farfalle in cartapesta: un invito alla gentleness e alla delicatezza, intese come un possibile gesto di Resistenza e di rispetto nei confronti di una società civile che, inevitabilmente, si muove verso altre direzioni. In questa sezione verranno inoltre esposte le sculture di carta realizzate dall’artista alla fine degli anni Novanta, assieme a una nuova produzione di questo ciclo di opere, appositamente ideata per l’occasione.
Il secondo atto, Hello, che aprirà al pubblico venerdì 12 aprile, sarà invece dedicato ai disegni realizzati con carta di giornale, prodotti dall’artista a partire dagli anni Novanta e provenienti da diverse collezioni private italiane, europee ed americane. La mostra occuperà anche gli spazi della Chiesa del Pio Suffragio, a pochi metri dal Museo Varoli, dove saranno installati alcuni lavori scultorei di Holstad. Nella stessa giornata sarà proposto un evento curato dall’associazione culturale MAGMA, che ha collaborato attivamente alla realizzazione dell’evento espositivo. Questa sezione fa inoltre parte del circuito OFF della Biennale del Disegno di Rimini e sarà la prima occasione internazionale per considerare e valorizzare in maniera organica questo importante corpus di lavori dell’artista.
L’ARTISTA
Christian Holstad è nato nel 1972 ad Anaheim, California, e vive e lavora tra New York e la Romagna. Tra le sue mostre personali ricordiamo: The Disclosure of Tops and Bottoms, MASSIMODECARLO Pièce Unique, Parigi (2023); Consider Yourself as a Guest (Cornucopia), Cà Foscari, Venezia (2019); Christian Holstad, red yellow lime pink lavender green scarlet lavender scarlet green lavender, The Magazine Sessions 2016, Serpentine Gallery, Londra (2016); Toothpick, Massimo De Carlo, Milano (2016). Le sue mostre collettive includono: Les Flammes, Musée d’Art Moderne de Paris, Parigi (2021); Transitions and Transformations, NSU Art Museum, Fort Lauderdale (2019); SI Onsite, Swiss Institute, New York (2018); Hangzhou Triennial of Fiber Art, Hangzhou (2013); Aquatopia, Nottingham Contemporary, Nottingham (2013); Graphite, Indianapolis Museum of Art, Indianapolis (2013); The Air We Breathe, San Francisco Museum of Modern Art, San Francisco (2011); Compilation IV, Kunsthalle Düsseldorf, Düsseldorf (2009); Compass in Hand: Selections from the Judith Rothschild Collection, Museum of Modern Art, New York (2009); I confess, Galleria Civica di Modena (2009); Unmonumental (Inaugural Exhibition), New Museum, New York (2007); Uncertain States of America, Serpentine Gallery, Londra (2006). Ha inoltre partecipato alla Biennale di Lione nel 2007 e alla Whitney Biennial di New York nel 2004.
INFO
Christian Holstad. Salve
A cura di Gioele Melandri
Sede Museo Civico Luigi Varoli, Palazzo Sforza, Corso Sforza 21, Cotignola (Ravenna)
Atto primo A flutter of butterflies atop debris to reach our gentle heights
Fino al 30 giugno 2024
Atto secondo Hello
Durata 13 aprile – 30 giugno 2024
Inaugurazione 12 aprile ore 17
Per informazioni www.museovaroli.it