Tra il 17 e il 20 novembre 2022, il centro culturale BASE Milano ospiterà la settima edizione del PHOTOVOGUE FESTIVAL.
Il festival di fotografia di moda consapevole si concentra sugli elementi in comune a etica ed estetica. Mostre e talk, con eventi satellite nelle migliori gallerie della città. Il festival avrà anche una presenza digitale, con panel trasmessi sulla piattaforma di PhotoVogue e letture portfolio online, che consentiranno la partecipazione ad artisti di tutto il mondo.
Il festival ha aperto mercoledì 16 novembre alle 18.30 con una Lectio Magistralis di Alfredo Jaar dal titolo “Teach Us to Outgrow Our Madness”.
Tra i relatori che interverranno sul palco di BASE Milano, i talenti protagonisti delle sei mostre in esposizione, artisti affermati come Roe Ethridge e Yelena Yemchuk, figure di spicco nel panorama fotografico come Fred Ritchin e Susie Linfield, intellettuali come Emanuele Coccia e David Rieff e l’ European Editorial Director di Vogue, Edward Enninful.i
LE MOSTRE
REGARDING THE PAIN OF OTHERS
La mostra presenta le immagini e i filmati più iconici di eventi catastrofici della nostra storia recente, senza esporli visivamente, ma presentandoli attraverso la loro descrizione scritta. I visitatori, quindi, sono invitati a pensare e a visualizzare mentalmente le fotografie e i video. È una sfida per diventare spettatori attivi e responsabili, invece che voyeur passivi e distratti, per mettere in discussione la nostra responsabilità di consumatori di immagini. Una società umana, giusta e sana non può essere composta da consumatori di immagini passivi.
Visual Literacy: A Critical Library
“Visual Literacy: A Critical Library” è una selezione di libri, curata da Rica Cerbarano, che comprende opere che hanno segnato la storia della critica fotografica e pubblicazioni contemporanee che analizzano il ruolo attuale delle immagini. L’intento alla base è fornire una bibliografia completa per avvicinarsi al linguaggio fotografico con consapevolezza e senso critico.
FACE FORWARD: REDEFINING THE VOGUE COVER
La mostra presenta alcune delle copertine più potenti e diverse di tutte le edizioni internazionali di Vogue. Un esempio di come l’effetto “normalizzante” causato dall’esposizione ripetuta al contenuto delle immagini possa essere utilizzato per promuovere un mondo più giusto. La collezione mostra l’importanza del lavoro svolto da Vogue nel corso dei decenni e del ruolo che ha e che potrà avere in futuro, nonché la diffusione e l’influenza della rivista nel costruire un mondo migliore, culturalmente più inclusivo. La mostra è in parte stampata e in parte digitale, e prevede uno slideshow di tutte le copertine.
“Siamo lieti di presentare le copertine di Vogue che hanno celebrato e ampliato le opinioni sulla definizione della bellezza. In Vogue, la differenza è bella”. Yashica Olden – Senior Vice President People, Chief Diversity and Inclusion Officer di Condé Nast
“La moda è un linguaggio che si esprime principalmente attraverso la vita e la fotografia; quest’ultima può essere uno strumento narrativo potente che aiuta a superare i problemi legati alla rappresentazione. Ciò si nota in particolare osservando le copertine delle edizioni internazionali di Vogue. Prendiamo posizione, celebrando la bellezza e la diversità del mondo”. Edward Enninful – Direttore editoriale europeo di Vogue
THE NEXT GREAT FASHION IMAGE MAKERS
La mostra è il risultato della prima Global Multimedia Open Call, promossa da tutte le edizioni di Vogue nel mondo per individuare i creatori di immagini di moda più talentuosi, la cui visione si spinge oltre i confini del panorama attuale, e per dare loro l’opportunità di lavorare nel Condé Nast Global Network. L’esposizione evidenzia la nuova generazione di creatori di immagini di moda socialmente consapevoli: artisti propulsori del cambiamento, il cui lavoro dialoga con generi diversi, dal documentario all’arte. La moda è un linguaggio condiviso, uno strumento essenziale per costruire l’identità. Attraverso le sue fotografie e le sue storie, Vogue si confronta da sempre con i temi sociali e politici, ponendo domande, abbracciando l’innovazione e persino influenzando il cambiamento.
La mostra presenta 40 artisti di 24 paesi diversi, selezionati da una giuria internazionale:
Aart Verrips | Adeolu Osibodu | Alina Frieske | Ankita Das | Ashley Markle | Bettina Pittaluga | Carl van der Linde | Chiron Duong | Delali Ayivi | Elliot & Erick Jiménez | Ilyes Griyeb | Imraan Christian | Ines Vansteenkiste-Muylle | Jaimy Gail | Jara García Azor | Jo Fetto | Jodi Bieber | Jude Lartey | K Young Collage | Kin Chan | Kincső Bede | Kwabena Appiah-Nti | Lee-Ann Olwage | Myu Inoue | Nikita Yusman | Oghalé Alex | Rachel Lamb | Sackitey Tesa | Sasha Chaika | Shaghayegh Shayankhah | Muyaka Shitanda | Silvana Trevale | Stella Asia Consonni | Stephan Gladieu | Tara Laure Claire | Samuel Trotter | Victoria
PhotoVogue Fashion 100, installazione video presso BASE Milano, presenterà uno slideshow del lavoro dei 100 fashion visual maker più interessanti provenienti da 40 paesi diversi, selezionati tra i partecipanti alla Global Open Call “The Next Great Fashion Image Makers”. L’eterogeneità degli artisti, la rappresentanza geografica e la straordinaria varietà creativa riflettono in modo efficace il ruolo centrale di PhotoVogue in questo settore.
“La fotografia di Vogue ha sempre mostrato al nostro pubblico il mondo esterno attraverso la prospettiva della moda. È emozionante vedere questo spirito riflesso nelle immagini della prima global open call di PhotoVogue. Queste fotografie sono entusiasmanti, innovative e bellissime, e ci ricordano quanta creatività c’è nel mondo e quanto c’è ancora da scoprire.” Anna Wintour – Chief Content Officer e Direttore editoriale globale di Condé Nast.
ITALIAN PANORAMA
Italian Panorama presenta 25 artisti provenienti dalla prima Local Open Call di PhotoVogue. Sono stati selezionati da una giuria composta dal team di Condé Nast in Italia e da esperti dell’ampia comunità visual italiana, provenienti da contesti diversi, al fine di garantire una prospettiva onnicomprensiva e sfaccettata. Italian Panorama, prima Local Open Call di PhotoVogue, è dedicata all’Italia come omaggio al paese di origine di PhotoVogue. La call era aperta a tutti i generi – dalla moda al documentario, dall’arte al reportage – e a tutti i mezzi, dalla fotografia al video, dall’illustrazione, all’arte 3D o alle combinazioni di queste discipline. La mostra riflette il ricco multiculturalismo dell’Italia, troppo spesso trascurato e sottovalutato.
Gli artisti esposti:
Alessandra Leta | Alessandro Zoboli | Alexa Sonsino | Alia Romagnoli | Andrea Baioni | Carlo Lombardi | Carmine Romano | Cinzia Laliscia | Claudia Amatruda | Eleonora Strano | Emanuele Occhipinti | Federica Sasso | Filippo Barbero | Francesco Anselmi | Gabriele Galimberti | GianMarco Porru | Karim El Maktafi | Lucrezia Testa Iannilli | Ludovica Anzaldi | Martina Zanin | Marzio Emilio Villa | Matteo Buonomo | Pierfrancesco Celada | Sara Nicomedi | Sara Perovic
“L’intero team di Vogue Italia e io siamo molto orgogliosi del ruolo sempre più importante che PhotoVogue riveste nel nostro e negli altri Paesi. Non vediamo l’ora di celebrare una nuova generazione di creatori di immagini italiani e, soprattutto, di mostrarne e amplificarne talento e visioni nei confronti del pubblico internazionale di Vogue.” Francesca Ragazzi – Head of Editorial Content – Vogue Italia
VISUAL COMMUNICATION FOR CHANGE: USARE LA CREATIVITÀ PER AFFRONTARE LE MALATTIE TROPICALI NEGLETTE IN AFRICA
In linea con la missione di mettere in contatto culture diverse e dare risonanza a una gamma variegata di vociI, PhotoVogue collabora con la famosa fotografa etiope e imprenditrice culturale Aida Muluneh, fondatrice dell’Addis Foto Fest (AFF) e dell’Africa Foto Fair, presentandone la collezione The Crimson Echo. Commissionata dalla fondazione End Fund nell’ambito di un progetto fotografico collettivo intitolato Re-framing the END, The Crimson Echo sottolinea l’impatto delle malattie tropicali neglette (Neglected Tropical Diseases – NTD) sugli individui e sulle comunità. Insieme ad altri sei fotografi africani, Muluneh lavora per raccontare in modo diverso le storie delle persone colpite dalle NTD in Africa e crea una raffigurazione potente dell’impatto delle NTD sull’uguaglianza tra i generi, sulla salute mentale, sulla mobilità e sull’accesso alle risorse. Il progetto presenta opere di Ala Kheir (Sudan), John Kapalo (Mali), Meseret Argaw (Etiopia), Mustafa Saeed (Somaliland), Sarah Wasiwa (Uganda), Omoregie Osakpolor (Nigeria). Utilizzando la creatività per sostenere il cambiamento sociale in Africa attraverso la fotografia d’autore e il fotogiornalismo, la mostra offre una prospettiva approfondita e diversa dalle immagini tipiche associate alle malattie in Africa.
VOICE X PHOTOVOGUE: RESIDENCY E COLLEZIONE NFT
La prima incursione di PhotoVogue nel Web3 si è svolta in collaborazione con Voice, piattaforma a zero emissioni di carbonio per l’arte digitale focalizzata sugli artisti emergenti. Durante una virtual residency estiva, ottantuno artisti di tutto il mondo hanno imparato come entrare con successo nel mondo del Web3 attraverso workshop digitali, mentorship e altre risorse. I fotografi che hanno partecipato alla residency avevano il compito di creare progetti sui temi dell’equità e giustizia. C’è chi ha prodotto opere che rappresentano un omaggio alla difficoltà di vivere nelle zone di guerra; altri hanno lamentato la distruzione dell’ambiente e la perdita delle economie locali; alcuni fotografi, infine, hanno affrontato questioni riguardanti il femminismo, la sessualità e l’identità queer.
Voice è partner del PhotoVogue Festival 2022 anche attraverso un’installazione digitale che presenterà le collezioni create dai talentuosi artisti della residency.
Gli 81 artisti della residency provengono da 29 paesi: Adeolu Osibodu | Alessandro Cinque | Bodhi Shola | Ana Margarita Flores | Andrea Baioni | Bettina Pittaluga | Carmine Romano | Cecilia Sordi Campos | Daniel Jack Lyons | David Favrod | David PD Hyde | Delali Ayivi | Devashish Gaur | Diego Moreno | Eleana Konstantellos André | Elianel Clinton | Ernesto Solana | Etinosa Yvonne | Fabiola Cedillo | Federica Sasso | GianMarco Porru | Gili Benita | Guilherme da Silva | Hajar Benjida | Hakeem Shabazz-Norris | Haneem Christian | Hassan Kurbanbaev | Imraan Christian | Irene Antonia Diana Reece | Irina Werning | Jo Fetto | Jooeun Bae | Juan Brenner | Jude Lartey | Julia Kafizova | Karabo Mooki | Karan Kumar Sachdev | Lawrence Agyei | Lebo Thoka | Lee-Ann Olwage | Leonard Suryajaya | Lisandro Suriel | Liza Kanaeva-Hunsicker | Lucie Khahoutian | Luke Bell Doman | Lukundo Lula Musonda | Magda Kuka | Marc Harris Miller | Maria Fernanda Garcia Freire | Mariana Pacho López | Marzio Emilio Villa | Mina Sorvino (Olena)| Miora Rajaonary | Nelson Morales | Oded Wagenstein | Plantation (Ayomide Tejuoso) | Pretika Menon | Priysha Rajvanshi | Ranita Roy | Reatile Moalusi | Roberto Tondopó | Rosa Polin | Ruslan Smirnov | Rydel Cerezo | Sackitey Tesa Mate-Kodjo | Santiago Escobar-Jaramillo | Sharmaarke Ali Adan | Shuwei Liu | Sophie Kietzmann | Sophie Trunova | Supranav Dash | Suraj Nongmaithem | Thembinkosi Hlatshwayo | Tirtha Lawati | Tomasz Kawecki | Toufic Beyhum | Valentine Bo | Valerii Veduta | Victoria Art/UBERlab/ | Xavier Scott Marshall | Yom Omer.
INFO
BASE Milano
Via Bergognone 34, Milano