Morto l’artista belga Julien Friedler, in corso a Venezia la sua ultima mostra

Si è spento all’età di 72 anni dopo una lunga malattia l’artista belga Julien Friedler.

Nato a Bruxelles nel 1950 l’artista è stato una figura singolare nel panorama dell’arte contemporanea. Il passato letterario, la formazione come psicanalista, l’amore per la filosofia e la scrittura di diverse opere erudite, nonché il suo gusto per i viaggi e per l’incontro con realtà diverse e spesso lontane hanno edificato la base di un pensiero labirintico che vede nelle arti visive un’emblematica ipotesi realizzativa. Dipinti, sculture, installazioni sono i portavoce di un immaginario ricolmo, e costituiscono i segni visibili di una verità mitica che l’artista ha sviluppato attraverso tematiche dal taglio molto personale.

L’artista si è fatto portatore di una visione umanista, delineata tramite le opere ma anche con un’attività di condivisione che ha portato avanti attraverso Spirit of Boz, associazione nata per instaurare – praticando l’espressione orale, letteraria, pittorica e creativa in generale – scambi e legami, costituendo così una comunità di pensieri e testimonianze su realtà individuali e collettive, provenienti da svariati luoghi del mondo.

Friedler ha lottato fino all’ultimo con la malattia, nella speranza di poter vedere la sua ultima mostra “È finita la commedia”, in corso a Venezia fino al 25 settembre.

Una esposizione che oggi suona come un lascito artistico che ripercorre le esperienze fondamentali della vita umana: il Dolore, la Malinconia e la Speranza.

L’allestimento, curato dalla critica d’arte francese Dominique Stella e organizzata da Carlo Silvestrin della galleria CD Studio d’Arte di Padova, raccoglie tre suggestive installazioni accompagnate da una selezione di tele e fotografie, ed è ospitato all’interno della Chiesa di San Samuele in Campo San Samuele.

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