Nella pittura di Guillermo Lorca si agitano forze primordiali: il desiderio e la paura, la dolcezza e la crudeltร , la bellezza che incanta e insieme minaccia.
I suoi quadri non raccontano, evocano. Non rassicurano, seducono e turbano. In un equilibrio instabile tra sogno e incubo, Lorca dipinge un mondo che pare emergere dagli interstizi piรน profondi della psiche โ una selva interiore in cui figure femminili, animali totemici e nature barocche si fondono in visioni cariche di pathos e mistero.
Nell’intervista lโartista cileno si racconta con la stessa intensitร che anima le sue tele, portandoci dentro le stanze segrete della sua immaginazione, dove ogni pennellata รจ una ferita, un desiderio, una rivelazione.
L’Intervista
Le tue opere sembrano fluttuare in uno spazio sospeso tra sogno e incubo, in un mondo disturbante e sensuale. Secondo te lโarte deve confortare o disturbare?
Credo che lโarte non debba seguire comandi fissi. A volte consola, altre volte ferisce. Mi interessa quel punto in cui unโimmagine puรฒ essere bella e, al contempo, inquietante. ร in quellโambiguitร che affiorano le cose piรน sincere. Non voglio tranquillizzare lo spettatore, ma nemmeno provocarlo in modo gratuito. Se si sente toccato, รจ perchรฉ qualcosa di vero รจ stato sfiorato.
Chi sono i protagonisti dei tuoi quadri? E cosa cercano di esprimere o comunicare?
A volte sono bambine, a volte animali, a volte figure che sembrano uscite da una fiaba oscura. Non raccontano una narrazione lineare. In fondo, credo che rappresentino tutti aspetti della stessa forza: stati diversi della mente o dello spirito.
Gli animali che abitano i tuoi dipinti sembrano piรน che semplici elementi decorativi. Hanno un significato mitologico o psicoanalitico? E qual รจ il loro rapporto con le tue muse?
Sรฌ, gli animali non sono ornamenti โ sono simboli. In alcuni casi incarnano impulsi umani: desiderio, violenza, tenerezza, paura. Hanno qualcosa di archetipico. Il loro rapporto con le figure femminili รจ fatto di tensione o simbiosi: a volte le proteggono, altre le minacciano. Ma piรน che raccontare una storia precisa, mi interessa il campo emotivo che aprono.
Riguardo ai miti o alle fiabe, ho dipinto alcune opere ispirate, per esempio, al mito di Atteone e Artemide o alla nascita di Venere, ma in generale non mi baso su narrazioni specifiche.
La tensione tra bellezza e morte, seduzione e pericolo, รจ un filo conduttore nel tuo lavoro. Pensi che lโarte abbia il compito di rivelare questa dualitร o la tua รจ una visione piรน estetica, simile a quella del Decadentismo?
Sono profondamente attratto da questa dualitร . Cโรจ qualcosa di bello in ciรฒ che sta per sparire. Forse per questo i miei quadri tendono al barocco o al decadente โ come se congelassero un istante prima del crollo. Ma non cerco di glorificare la sofferenza. Mi interessa mostrare lโintensitร dellโessere vivi, con tutte le sue contraddizioni.
In una recente intervista, Rose Villain, una delle voci piรน interessanti del pop italiano, ha detto che sei uno dei suoi artisti preferiti. Conosci Rose e la sua musica?
Non lo sapevo! Conosco la sua musica, e abbiamo scambiato qualche parola sui social, ma non ci siamo mai incontrati di persona. Ho in programma dei viaggi in Italia per la mia prossima mostra a Napoli โ magari ci sarร occasione di incontrarci. Il suo mondo visivo e sonoro ha qualcosa di oscuro ed elegante che mi interessa.
Cosa significa per te estetica?
Lโestetica รจ un modo per connettersi con ciรฒ che non puรฒ essere detto. Non รจ solo apparenza โ รจ una forma di percezione profonda. Attraverso la bellezza โ o anche attraverso il grottesco โ si possono raggiungere zone altrimenti inaccessibili.
Se dovessi scegliere tre parole chiave per definire la tua arte?
Bellezza โ Violenza โ Tenerezza
Se dovessi scegliere una canzone come colonna sonora del tuo lavoro?
โExit Music (For a Film)โ dei Radiohead, o forse unโaria di Puccini โ qualcosa come E lucevan le stelle.
Puoi indicarci i tuoi cinque artisti preferiti di sempre?
Non saprei metterli in ordine, ed รจ difficile scegliere, ma direi: Rembrandt, Rubens, Gustave Dorรฉ, Franz von Bayros, e la filmografia di Miyazaki.
Ricordi la prima mostra che ha illuminato la tua visione artistica? E lโultima?
La prima fu una retrospettiva di Claudio Bravo, quando ero bambino โ ricordo quellโentusiasmo molto chiaramente. Poco tempo fa ho visto una retrospettiva di Antonio Lรณpez a Barcellona che ho amato. ร stato particolarmente bello perchรฉ avevo studiato la sua pittura da adolescente e, poco prima, ci eravamo conosciuti come giurati in un concorso di pittura. Rivedere la sua mostra รจ stato un ritorno emozionante, mi ha fatto capire cose che avevo trascurato.
Cโรจ un desiderio artistico che non hai ancora realizzato?
Sรฌ, molti. Ma il piรน immediato, giร in corso, รจ quello di riunire alcune idee pittoriche che avevo in sospeso per iniziare un tour. Partirร in Italia, alla Fondazione Banco di Napoli, in ottobre, con una mostra personale. Poi proseguirร alla Galleria Nazionale di Sofia, e stiamo per annunciare nuove tappe. Sono davvero curioso di vedere fin dove potrร portarmi questo tour โ e la mia immaginazione.
Cosa pensi dellโintelligenza artificiale applicata allโarte? La tecnica puรฒ superare la creativitร ?
LโIA puรฒ generare immagini, ma non credo possa raggiungere ciรฒ che lโarte creata con conflitto, storia, contraddizione riesce a esprimere. La tecnica puรฒ stupire, ma la creativitร coinvolge decisioni umane โ i sentimenti e i conflitti nascono da motivazioni umane, non da macchine. Detto questo, รจ uno strumento dirompente e straordinario, e siamo solo allโinizio nellโimmaginarne lโuso pratico. Personalmente, mi affascina molto.
Se visitassimo il tuo studio, cosa troveremmo? Quadri, libri, piante, tecnologia, dischiโฆ?
Un caos organizzato โ libri macchiati e semi-distrutti, tazze di caffรจ o tรจ ovunque, una testa di cinghiale con sopra una bambola di porcellana giapponese, abiti antichi, scale, una specie di impalcatura, e una quantitร enorme di pennelli.
Sei piรน attratto dalla razionalitร o dallโemozione?
Da entrambe โ forse leggermente di piรน dalla razionalitร โ anche se direi che dipingo a partire da ciรฒ che mi deborda, non da ciรฒ che comprendo.
Quando รจ stata lโultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta? E soprattutto: che cosa hai fatto?
Molto di recente, abbiamo registrato una sorta di corso/masterclass che sarร presto disponibile. Ho dipinto per molte ore, spiegando tutto ciรฒ che pensavo e facevo. Non lโavevo mai fatto prima โ soprattutto per un tempo cosรฌ lungo. Ho imparato molto; รจ stata unโesperienza bellissima.
Cosa ti fa battere il cuore piรน forte?
Le cose belle, come lโinnamorarsi, ma anche quelle meno belle. Poco tempo fa รจ morta tra le mie braccia la mia cagnolina Chopolina, ed รจ stata unโesperienza intensissima e dolorosa. Ma credo mi abbia reso piรน forte โ sono molto grato che sia passata nella mia vita.
Quale rischio ti piacerebbe correre oggi?
Voglio esplorare alcuni formati che ho in mente da tempo โ sculture, e in particolare ibridi tra scultura e pittura, quasi al confine con lโinstallazione. Dal punto di vista personale, invece, ultimamente sto correndo molti piรน rischi emotivi. Ho messo da parte alcune armature che mi proteggevano e cerco di non avere troppa paura del dolore.
Se dovessi descriverti in terza persona, come lo faresti?
ร qualcuno che cerca la bellezza nel selvaggio, intenso e contraddittorio nel carattere, ama profondamente ma ancora in modo goffo, e ha bisogno dellโarte per comprendere il mondo โ e sรฉ stesso.
L’Artista
Guillermo Lorca nonostante la giovane etร , vanta giร una straordinaria carriera internazionale e un linguaggio pittorico unico e distintivo. Ha esposto in mostre di rilievo, tra cui The Asprey Exhibition a Londra, Eternal Life al Museo Nazionale di Belle Arti in Cile e Splendor of the Night al MOCO Museum di Barcellona, in Spagna. Attualmente collabora con il celebre battitore dโaste Simon de Pury, oltre che con gallerie dโarte e musei, la maggior parte dei quali in Europa. Al momento espone presso la Tang Contemporary Art di Seul e il Palau Martorell di Barcellona.
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