Camera oscura incontrare Christian Martinelli begegnen, 2023, a cura di Ursula Schnitzer, Anna Zinelli. Foto Davide Perbellini

incontrare Christian Martinelli a Kunst Meran Merano Arte

Fino al 28 gennaio 2024, Merano Arte propone la mostra personale incontrare Christian Martinelli, a cura di Ursula Schnitzer e Anna Zinelli, integrata dalla sezione La possibilitร  dโ€™azione di un lascito dโ€™artista a cura di BAU – Istituto per lโ€™arte contemporanea e lโ€™ecologia (Simone Mair e Lisa Mazza).

Artista e fotografo autodidatta, Christian Martinelli (Merano, 1970 โ€“ Innsbruck 2022) ha realizzato reportage in tutto il mondo (dallโ€™Europa dellโ€™est al Sudamerica, fino ad Haiti), dedicandosi parallelamente a una serie di progetti fotografici incentrati sui temi del viaggio, della memoria, della vulnerabilitร , della relazione tra uomo e natura.

La retrospettiva propone di โ€œincontrareโ€ Christian Martinelli non solo attraverso unโ€™importante selezione dei suoi lavori, ma anche tramite strumentazioni fotografiche e oggetti di arredo a lui appartenuti e spesso da lui costruiti. La sperimentazione tecnica e la dimensione pratica hanno infatti sempre accompagnato il suo percorso, come emerge dal video (2020) e dagli scatti (2021) della sua abitazione meranese, proposti nella prima parte del percorso espositivo. โ€œVilla Doloresโ€ non era solo un luogo in cui Christian Martinelli ha vissuto e lavorato, ma un vero e proprio atelier fotografico, una sede laboratoriale ed espositiva in continua trasformazione, un punto nevralgico di incontri e scambi che ha animato la vita culturale della cittร .

Anche il team di Kunst Meran Merano Arte era stato invitato in questo spazio, al fine di portare avanti una collaborazione avviata in passato con precedenti iniziative, come la mostra collettiva Same Same but different (a cura di Laura Barreca e Christiane Rekade, 2018) o il progetto di arte pubblica KOPFhoch (a cura di Ursula Schnitzer, 2020). Questo incontro presso lโ€™atelier dellโ€™artista, piรน volte rimandato a causa dellโ€™aggravarsi delle sue condizioni di salute, non ha potuto, purtroppo, concretizzarsi. La scelta delle due curatrici รจ stata quindi quella di ripartire proprio da questo luogo cosรฌ fortemente connotato, a cui si sono avvicinate con discrezione a cautela, cercando di ricrearne in parte lโ€™atmosfera e integrando nel percorso espositivo alcuni di quegli elementi, ripresi anche in numerosi scatti, che sono stati centrali nella sua vita.

Al centro del percorso incontriamo uno dei nuclei piรน noti e importanti della sua ricerca: la serie Confini (2014-2022) realizzati con il Cube. Concepito nel 2009, assieme a Andrea Pizzini e Andrea Salvร , questo strumento รจ di fatto una grande macchina fotografica di 8 metri cubi, composta da pareti specchianti e capace di produrre immagini direttamente in positivo โ€“ quindi pezzi unici โ€“ di altissima qualitร , simili a dipinti. Con questo strumento, sostanzialmente unico, Christian Martinelli ha percorso tutto il periplo delle coste italiane raccontandone poeticamente i โ€œconfiniโ€, in una serie di scatti quasi astratti in cui si ripetono strisce di terra e di mare.

LE OPERE

In mostra sarร  possibile non solo vedere unโ€™ampia selezione di questi lavori, ma anche il Cube stesso nella sua variante installativa pensata a fini espositivi e un video in cui si incontra lโ€™artista che racconta come ha concepito e sviluppato questo lavoro: โ€œMi piaceva lโ€™idea di alleggerire simbolicamente la presenza del fotografo e creare un oggetto capace di riflettere le immagini e allo stesso momento di catturarleโ€.
Oltre alla serie dei Confini, saranno proposte anche altri lavori realizzati con il Cube, come nature morte, nudi o ritratti. Parallelamente, sono esposti altri progetti, molti dei quali si sono protratti per diversi anni, restituendoci una modalitร  di lavoro basata su processi in divenire anzichรฉ sullโ€™interesse per singoli scatti. รˆ il caso di Stories (1998-2022), che, come affermato dallโ€™artista โ€œindaga il valore del ricordoโ€, accompagnando per oltre 20 anni la vita di 14 persone e affrontando cosรฌ temi quali la malattia, lโ€™amore, la nascita, lโ€™abbandono e la morte.
Altri due nuclei di opere ruotano intorno alla tematica del viaggio: in Wo willst du hin? (2009-2019), una serie composta da diversi scatti e da un video accompagnato dalla musica di Marcello Fera, un sacchetto rosso attraversa i cieli dei luoghi piรน disparati del mondo, dalla Cina al Kenya. O ancora le immagini delle cento nuvole che compongono Infinito (2003-2010) ci restituiscono quello che il curatore Valerio Dehรฒ ha definito un โ€œreportage metafisicoโ€ in cui โ€œil tempo รจ quasi assente proprio perchรฉ lo spazio sembra rinunciare ad essere un punto di riferimento certoโ€. Inoltre, sono esposti alcuni dei lavori a cui si stava dedicando prima della sua scomparsa, nonchรฉ tra i piรน intimi, come Album (2008-2022), basato su una serie di fotografie trovate, di altre persone, che vanno a costruire un fittizio album dei ricordi, unโ€™infanzia analoga a quella che avrebbe potuto essere la sua, ma di cui non restava sostanzialmente documentazione. In Matrimonio (2009-2022) Christian Martinelli ha invece ripreso una serie di fotografie originali del matrimonio dei propri genitori, del 1967, rielaborandole con passe partout che isolano la figura della madre estraniandola dagli altri soggetti.

Lโ€™omaggio a Christian Martinelli รจ completato da unโ€™ulteriore sezione che affianca il โ€œclassicoโ€ percorso espositivo: una camera oscura in gran parte allestita con sue strumentazioni, tra cui ingranditori, obiettivi, bacinelle, timer, focometri. Questa speciale parte della mostra non รจ una semplice โ€œmessa in scenaโ€ del suo spazio e delle sue modalitร  di lavoro, ma รจ un luogo che potrร  essere attivato e utilizzato in determinate occasioni, riprendendo quella pratica didattica e laboratoriale che ha sempre costituito una costante del suo lavoro.
Inoltre, al terzo piano di Merano Arte, sarร  possibile immergersi in uno spazio di riflessione che invita i visitatori a interrogarsi sul tema di un lascito artistico. Cosa si intende con questa espressione? E come si puรฒ prendersene cura? Queste tematiche saranno esplorate nella sezione dal titolo โ€œLa possibilitร  dโ€™azione di un lascito dโ€™artistaโ€ attraverso una selezione di opere, materiali di lavoro e pubblicazioni provenienti dal lascito dellโ€™artista e fotografo Christian Martinelli, nonchรฉ attraverso una serie di eventi pubblici. Questo spazio รจ curato da BAU, Istituto per l’arte contemporanea e l’ecologia (Simone Mair e Lisa Mazza).

Con questa mostra, Merano Arte intende portare avanti tanto un filone di ricerca sul linguaggio fotografico, che ha caratterizzato la sua programmazione espositiva fin dagli esordi, quanto la sua vocazione a promuovere la conoscenza degli artisti che operano sul territorio. In passato sono state proposte, infatti, una serie di mostre in cui hanno trovato spazio i grandi nomi della fotografia internazionale, come Robert Mapplethorpe (2004), Man Ray (2005), Boris Mikhailov (2007), Elliot Erwin (2011), Cindy Sherman (2013), Ugo Mulas (2014) o Francesca Woodman (2015). Parallelamente, non รจ mancato un filone di ricerca sul contesto locale, che ha interessato figure storiche come Karl Erhart, Oswald Kofler o Hansgeorg Hรถlzl (2012) e ricerche piรน recenti come quella di Elisabeth Hรถlzl (2022). La scelta di dare spazio a un fotografo originario di Merano ha quindi lโ€™obiettivo di promuovere e valorizzare la conoscenza del suo lavoro, presentato per la prima volta in una forma cosรฌ ampia.

L’ARTISTA

Artista e fotografo autodidatta, Christian Martinelli (Merano, 1970 โ€“ Innsbruck 2022) ha realizzato reportage in tutto il mondo, dedicandosi parallelamente a serie fotografiche incentrate sui temi del viaggio, della memoria, della vulnerabilitร .

Uno dei suoi progetti piรน noti, realizzato in collaborazione con Andrea Pizzini e Andrea Salvร , รจ il Cube, unโ€™enorme macchina fotografica dalle pareti specchianti (2x2x2 m), capace di produrre immagini direttamente in positivo โ€“ quindi pezzi unici โ€“ di altissima qualitร . Adottando questo strumento, ha realizzato la serie Confini – percorrendo tutto il periplo delle coste italiane โ€“ ma anche nature morte, paesaggi montani, ritratti.

Altri progetti di Christian Martinelli vertono sul tema del viaggio a partire dalla reiterazione di uno stesso soggetto. Spesso si tratta di serie fotografiche che si protraggono per molti anni, come nel caso di Stories, con cui ha accompagnato la vita di 14 persone per oltre 20 anni, indagando tematiche come quali la malattia, lโ€™amore, la nascita, lโ€™abbandono e la morte.

Parallelamente allโ€™attivitร  di fotografo, Christian Martinelli ha sempre promosso la divulgazione della fotografia e delle sue tecniche, attraverso laboratori, mostre, incontri. Ha fondato lโ€™associazione fotografica 00A, tuttora operante a Merano. Ha esposto in diverse istituzioni nazionali e internazionali tra cui Museion di Bolzano, Fotoforum Innsbruck, Foto Forum di Bolzano, Kunst Meran Merano Arte e il Museo Civico di Castelbuono.

Educazione artistica

Oltre a diversi workshop dedicati alla fotografia analogica, proposti soprattutto nella camera oscura, la serie di workshop โ€œAlla ricerca di tracce / Spurensucheโ€ riattiverร  il โ€œGallery Vanโ€, la piccola roulotte di Christian Martinelli utilizzata per corsi e esposizioni fotografiche proposte nei contesti piรน disparati, come ad esempio tra i pastori sardi. Definita anche โ€œPublic Galleryโ€ essa era per Martinelli un โ€œprogetto itinerante con mostre site specific per portare la fotografia in spazi inaccessibiliโ€. A Vipeteno, Malles e San Candido, la roulotte tornerร  a essere uno spazio temporaneo per corsi di fotografia, una camera oscura e una galleria, coinvolgendo le generazioni piรน giovani

Festival SONORA 706, orizzonti

Parallelamente alla mostra, tra il 12 e il 27 ottobre, il festival di musica contemporanea SONORA 706 con il titolo orizzonti dedica la sua settima edizione alla figura di Christian Martinelli.
Oltre ad alcuni brani posti in diretta relazione con le opere dell’artista presenti nel primo programma, il festival si dipana attraverso i 5 appuntamenti previsti a Merano al teatro Puccini, al Pavillon des Fleurs e a Merano Arte, indagando alcuni possibili orizzonti tra gli infiniti potenzialmente offerti all’esperienza di ciascun individuo. Traendo spunto in questo, tanto dagli orizzonti fotografati da Martinelli, quanto dall’esempio che l’artista ha saputo dare nella sua capacitร  di abitare una porzione di mondo particolarmente ampia, nel corso della sua vicenda esistenziale.

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INFO

incontrare Christian Martinelli
A cura di Ursula Schnitzer e Anna Zinelli
con una sezione a cura di BAU (Simone Mair e Lisa Mazza)
07.10.2023 โ€“ 28.01.2024
Kunst Meran Merano Arte
Via Portici 163, Merano

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