Lenz Geerk “Moonpaintings” da Massimo De Carlo a Milano

Moonpaintings, la prima mostra personale di Lenz Geerk a Milano da Massimo De Carlo che aprirà il 15 dicembre 2022 a Casa Corbellini-Wassermann.

La prima mostra personale di Lenz Geerk da MASSIMODECARLO esplora un mondo intimo e alienato, illuminato dal chiaro di luna e abitato da figure pensierose e sognanti.

Presentate in ambienti malinconici e senza tempo, le scintillanti lune di Geerk illuminano paesaggi naturali come presenze confortanti e allo stesso tempo indagatrici. La luna è un continuum nella serie di Geerk, trait d’union tra un dipinto e l’altro e musa protettrice delle figure che illumina nel suo radioso bagliore notturno.

Parlando di questo nuovo corpo di opere, Geerk ha rivelato il suo recente entusiasmo, quasi ossessione,
per la luna: “La luna è diventata un oggetto così kitsch che dipingerla è quasi scomodo. Se qualcosa
è sconveniente, mi piace dipingerlo”.

Pur essendo attratto dalle sue rappresentazioni contemporanee, l’artista fa anche riferimento all’iconografia del Romanticismo tedesco, che catturava la natura e la luce in tutta la loro sublime grandezza. Natura che Geerk, in questa nuova serie di opere, rende in modo oscuro e composto, proponendo un’atmosfera selvaggia e desolata.

I paesaggi di Geerk presentano alberi nudi dai rami nodosi e radure di campagna dalle curve morbide e dai colori intensi. Anche se essenziale nei suoi contorni, la natura di Geerk è rappresentativa di una realtà. In Moonpainting II, l’artista ricorda le proteste ambientaliste dove gli attivisti si costruivano abitazioni e vivevano sugli alberi per porre fine all’abbattimento della foresta di Hambach, nella Germania occidentale.

Era una così bella immagine che ci ha messo in contatto con la natura, permettendoci di tornare da dove siamo venuti”, spiega Geerk.

A volte da sole, a volte insieme, le figure di Geerk sono permeate da un senso di nostalgia, estraneità e turbamento emotivo. I volti androgini e anonimi raffigurati dall’artista ritraggono, senza sforzo, un’umanità psicologicamente messa a nudo.

Sfocando volontariamente i colori della pelle e i tratti somatici, l’artista disegna però figure riconoscibili che mirano a stabilire una relazione intuitiva e fluida con lo spettatore.
I personaggi, muovendosi sensualmente e selvaggiamente sulla tela, trasudano un’inquietudine contemporanea che si materializza in una gamma di colori tenui.
I rosa pastello e i blu fangosi sono inframmezzati da rossi vividi che colorano rigogliosamente fiori e frutti, infondendo un senso di mistero e ambiguità.

In Moonpainting XI, un’enigmatica figura maschile a piedi nudi coglie furtivamente una ciliegia dal colore rosso intenso, punto focale della composizione. Il colore abbinato alla sua piccola dimensione cattura l’attenzione dello spettatore e lo rimanda alla bocca dell’uomo e alla punta delle sue dita. Accattivante e cupa, la luna è ancora una volta spettatore privilegiato, che conforta e sorveglia i capricci psicologici e l’apparente isolamento dei suoi personaggi.
Intromettendosi nella vita e nei pensieri dei personaggi, la luna ha così un duplice ruolo nella mostra, come soggetto osservante e osservato. Che sia collocata da sola, in primo piano, in paesaggi fittizi o sullo sfondo di scene ambigue, lo sguardo della luna è il fil rouje dell’intera mostra.
L’apparente noncuranza con cui l’artista si intromette nelle vite intime dei suoi personaggi non sembra disturbare i suoi soggetti. Guardando distrattamente alle sue spalle, la figura femminile di Moonpainting XII accompagna l’attenzione dello spettatore verso il suo corpo, nascondendo gli occhi alla luna. Osservata di spalle e di fronte, la figura è pervasa da un senso di serena accettazione del suo luogo e, al contempo, rasserenata dallo sguardo dei suoi spettatori.

I dodici dipinti dedicati alla luna in Casa Corbellini-Wasserman fanno riferimento all’anno lunare e alle sue dodici fasi. Rivelando lo scorrere del tempo nel cielo notturno, la luna di Geerk piena, crescente o solo una scheggia di luce argentea – è custode di desiderio e nostalgia, testimone di relazioni silenziose e di parole non
dette.

L’ARTISTA

Lenz Geerk è nato nel 1988 a Basilea, in Svizzera; vive e lavora a Düsseldorf, in Germania.
Lenz Geerk realizza composizioni seducenti e inquietanti che ricordano gli artisti del XX secolo. In particolare, Geerk si ispira ai movimenti metafisici e surrealisti, ma nel suo lavoro riecheggia anche il Romanticismo tedesco e i suoi ispirati colori pastello. Combinando queste influenze europee e l’uso unico della pittura acrilica e della stratificazione, Geerk mette in mostra una tecnica riconoscibilmente sua.
Sebbene le composizioni di Geerk emanino un senso di intimità come ricordi di esperienze vissute, esse emergono invece dall’inconscio – sogni di vita quotidiana. Le figure di Geerk sono catturate in momenti fragili, e con esitazione si ritrovano ad esistere in un limbo che non è né finzione né realtà.
In bilico in attimi di sublime malinconia, i personaggi, con le loro posture meditative e i loro gesti immobili, mettono a nudo la psiche umana e un tumulto emotivo incredibilmente contemporaneo.
L’ansia e l’angoscia che pervadono le figure di Geerk si riflettono anche nella tavolozza dei colori, quasi monocromatica e tenue, che di tanto in tanto viene riscaldata da altri colori, accrescendo così l’aria di mistero e di disagio emotivo che si trova sulle tele. Geerk esplora ed espone l’introversione, l’intimità e le relazioni umane attraverso questo velo di ambiguità e di morbida opacità.

INFO

Lenz Geerk
Moonpaintings
15.12.2022 – 28.01.2023
Massimo De Carlo
Casa Corbellini-Wassermann
Viale Lombardia, 17, Milano

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