“Light Time Story” Kyoko Hamaguchi alla F2T Gallery di Milano

F2T giovane galleria in via Statuto 13 a Milano fondata da Francesco Bena e Matteo Novarese presenta, fino al 23 ottobre 2021, la prima personale in Italia dell’artista giapponese Kyoko Hamaguchi con una serie di opere realizzate in site a Milano nell’ultimo mese di residenza in Via Farini.

Una mostra sul concetto di tempo, di andata e ritorno, svelato attraverso l’uso “anomalo” della pellicola fotografica e della camera a foro stenopeico.

L’immaginario di Kyoko Hamaguchi (1989 Tokyo; vive e lavora a New York) è in costante relazione e in perpetuo moto intorno alla ricerca di una riproducibilità del reale. L’artista giapponese indaga la realtà mutevole e transitoria del suo quotidiano che, una volta rielaborata attraverso diverse tipologie di media – fotografia, scultura e installazione -, perde la sua relazione con il tempo e lo spazio.

Hamaguchi rincorre gli elementi visivi che le stanno accanto sfaccentandoli attraverso diversi aspetti, applicando media e approcci diversi e interrogandosi sul tema del doppio e del linguaggio per rappresentarlo. L’uso anomalo ed efficace della pellicola fotografica e della camera a foro stenopeico è una delle maniere per mostrare la realtà da un punto di vista personale, fluido, fuorviante, rielaborato e complesso. Rappresenta un’azione per attivare un nuovo sguardo nei confronti del reale e del quotidiano.
Per la prima volta in Italia, l’artista giapponese è stata invitata ad interagire con la città di Milano attraverso una pratica che ha già utilizzato all’interno della metropolitana di New York con l’opera End to End (NYC Subway), 2017 – 2018.

Nella serie serie END TO END (Milan Subway) 2021 la Hamaguchi ha realizzato una serie di scatti rubati nelle quattro linee della metropolitana milanese la più storica d’Italia durante un viaggio andata e ritorno in cui la pellicola è stata esposta alla luce, così da testimoniare, in base alla luminosità dell’immagine e alla sua resa estetica, la durata del percorso. Un esperimento tecnico volto a delineare il passaggio temporale delle persone che, ogni giorno, si spostano all’interno della città e di forme e oggetti incontrati durante il quotidiano.

L’artista è stata in residenza in via Farini a Milano per realizzare il progetto e ha sviluppato gli scatti presso un laboratorio fotografico della città. Il dialogo con il luogo e con i suoi abitanti è parte integrante della ricerca e dello studio di Hamaguchi così come il costante utilizzo – sperimentale e personale – della pellicola fotografica e di fotocamere stenopeiche, rudimentali e semplici, costruite dall’artista, come mezzo per imprimere una realtà apparentemente casuale. In mostra anche una selezione di lavori realizzati dal 2018 e durante il lockdown, come alcuni scatti tratti dalla serie Museum Rules (2018), tra cui inediti realizzati lo scorso luglio, proprio per la mostra milanese, all’interno del Metropolitan Museum di New York, dove Hamaguchi ha scelto di “scattare” delle fotografie a sculture della tradizione italiana, come la versione in marmo di Perseo con la testa di Medusa di Canova. Anche qui la modalità operativa è originale e avviene attraverso un foro che l’artista applica su un piccolo zaino acquistato per il progetto e divenuto macchina fotografica anch’esso.

Completano la mostra l’opera della serie Wavecaster (2020) e, infine, Postal Summary: la serie di scatole in cartone dei servizi postali che Kyoko elabora e utilizza come mezzo per scattare e veicolare la pellicola facendole viaggiare per tragitti più o meno lunghi.
A Milano l’artista ha realizzato infatti delle fotocamere stenopeiche utilizzando le “boxes” di Poste Italiane, altro luogo di esplorazione di questo periodo di ricerca. Ad accompagnare l’installazione dei rimandi a questo contesto formale, che Hamaguchi ha trasformato in immagini dal risultato non controllato, ma ogni volta nuovo e inaspettato.
Testo di Rossella Farinotti

L’ARTISTA

Kyoko Hamaguchi, nata e cresciuta a Tokyo, Giappone, è un’artista concettuale che lavora attraverso tecniche miste, attualmente basata a New York. Partendo da esperienze quotidiane e da sistemi e strumenti di comunicazione presenti all’interno della società, è in costante ricerca di modi per inventare immagini e forme transitorie al fine di riflettere la sua prospettiva, sempre mutevole, di immigrata. La sua pratica prende forma attraverso diverse tecniche, tra cui la fotografia, la scultura e l’installazione. Ha conseguito un MFA presso l’Hunter College di New York (2020) e un BFA presso la Tokyo University of the Arts (2015). Ha esposto in numerose mostre collettive a New York e in Giappone, tra cui WhiteBox, New York; Off Paradise, New York; SPRING/BREAK Art Show 2018, 2019 e 2020, New York; Museum of Modern Art, Gunma, Giappone; e Tokyo Metropolitan Art Museum, Tokyo. Ha tenuto mostre personali presso ATM Gallery, New York; KOKI ARTS, Tokyo.

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