Valentina Furian, Presente, 2018, film frame (1)

“Slip Angles” alla Fabbrica del Vapore di Milano

Prende il via oggi 29 giugno la seconda fase del progetto di residenze d’artista “FUTURA. Arte come risorsa esplorativa. Interagire. Deviare. Attestare”, promosso dal Comune di Milano – Cultura con l’obiettivo di dare alla Fabbrica del Vapore una funzione di laboratorio creativo, luogo di creazione e produzione, oltre che di spazio espositivo.

Nella mostra “Slip Angles”, fino al 30 luglio nello spazio Ex Cisterne, i sei artisti italiani selezionati per la residenza – Benedetta Fioravanti, Valentina Furian, Nicoletta Grillo, Lisa Martini, Giovanna Repetto, Davide Sgambaro – presentano le opere pensate e realizzate nel primo periodo di permanenza, risultato di un intenso lavoro svolto con il curatore del progetto Giacomo Zaza e gli artisti internazionali ospiti.

I sei artisti si muovono in varie direzioni, ora riflettendo sul concetto di territorio e di forza collettiva, o sull’engagement dello spettatore e sui rapporti tra sguardo e passività, ora soffermandosi sul confronto con le fobie che nascono nella vita odierna. Non sono indifferenti alle continue penetrazioni tecnologiche nell’esperienza visiva o agli ambiti della realtà aumentata.

Le pratiche artistiche in mostra si muovono in una direzione inaspettata rispetto alle traiettorie iniziali, assumendo andamenti diversi rispetto a una linea precostituita e al politicamente corretto: sono scivolamenti imprevisti, sviamenti, direzioni poetiche e politiche differenziali. Da qui, il titolo “Slip Angles” che fa riferimento all’angolo di slittamento delle ruote di un veicolo, ovvero a quella differenza che si crea tra la direzione in cui punta un veicolo e quella in cui sta effettivamente andando:

È esemplare che le esperienze artistiche in residenza alla Fabbrica del Vapore possano essere paragonate all’angolo di slittamento: la loro forza di slittamento aumenta fino a scivolare in dimensioni dove la nostra identità e il nostro corpo sono portati in un naufragio dei sensi» spiega il curatore Giacomo Zaza.

GLI ARTISTI

Partendo da una ricerca sul quotidiano, l’indagine di Benedetta Fioravanti si concentra sui significati e sulle simbologie radicate nella storia e nell’identità di ogni luogo, che sia fisico (lo spazio urbano) o virtuale (l’archivio digitale). Le sue immagini video mescolano esperienze personali e collettive attraverso l’interazione con il contesto. Captano una moltitudine di fonti visive provenienti dal quotidiano sociale, incorporando anche momenti storico-politici e riferimenti letterari.

Benedetta-Fioravanti-Senza-titolo-Milano-2023

Valentina Furian lavora con immagini in movimento e installazioni polisensoriali. Ci pone in rapporto con il mondo animale, introducendolo nel contesto urbano, creando atmosfere fantasiose e surreali, volte a far emergere il rapporto tra uomo e natura, tra ordinario e selvaggio. Furian opera un’apertura al mondo selvatico, perso o nascosto, uscendo da specifiche norme sociali.

Valentina Furian, Presente, 2018, film frame (1)

L’opera di Nicoletta Grillo espande gli approcci della fotografia documentaria utilizzando pratiche performative e narrazioni in forma scritta o audio. I suoi progetti riflettono sul concetto di “risonanza”: sottopongono gli eventi passati al nostro presente, geografie lontane ad ambiti biografici condivisibili, oppure i singoli soggetti alla pluralità. Singole immagini unite ad altre immagini, o a scritture, mettono a punto una poetica relazionale.

Nicoletta Grillo, Traveling flowers and other stories, 2022

Lisa Martini si esprime attraverso vari mezzi: da quello fotografico alla performance. Mette a punto una meta-narrazione che si snoda attraverso una ricerca basata sull’osservazione dei rituali relazionali che caratterizzano la contemporaneità. Le immagini a volte scovate per caso e rinate dall’oblio fungono da “vettori” di un tempo sospeso, di un’emotività condivisa e di una memoria empatica, a metà tra favola e realtà.

Lisa Martini, Senza titolo (Milano), 2023

Giovanna Repetto attraverso una pratica multidisciplinare studia l’evoluzione della relazione dell’uomo con l’immagine e il suo spazio, esplorando gli stati tra reale e virtuale. Ciò che importa per Repetto non è l’immagine di qualcosa, ma è il qualcosa, ovvero l’ambiente e la situazione di connessione innescata dal suo intervento, a poter configurare una “atmosfera”, l’esperienza di un “paesaggio” attuale.

Giovanna Repetto, Rigid Bodies, 2018, Video, 10’ 15’’ (2)

Davide Sgambaro si muove attraverso diverse produzioni: dal lavoro pubblico a grandi installazioni, da interventi sonori a performance. Gli oggetti divengono punti nevralgici di riflessione sullo stato di precarietà che affligge l’individuo nell’era della new economy. Sgambaro discute il tratto variabile della realtà portando in luce le possibilità immaginative a partire da gesti e interventi minimi, legati all’essere umano e alle sue inquietudini.

Davide Sgambaro, FENOMENO (Smiley), 2022, Installation view Manifattura Tabacchi, Firenze_Ph. Leonardo Morfini, ADRYA

Si terrà dal 20 settembre al 5 novembre 2023, alla Fondazione Stelline, la terza fase del progetto “Futura”, denominata “Attestare”, in cui ulteriori progetti inediti dei sei artisti italiani in residenza saranno presentati insieme alle opere degli artisti internazionali ospitati durante la prima fase del progetto, in un’esposizione di sintesi e restituzione dell’intera esperienza di residenza.
Inoltre, l’intero percorso e le due mostre (alla Fabbrica del Vapore e alla Fondazione Stelline) saranno documentati in un libro e in un documentario.

INFO

Slip Angles
Artisti Benedetta Fioravanti, Valentina Furian, Nicoletta Grillo, Lisa Martini, Giovanna Repetto, Davide Sgambaro
A cura di Giacomo Zaza
Fabbrica del Vapore, Spazio Ex Cisterne, Via Procaccini, 4, Milano
Date 30 giugno – 30 luglio 2023

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