FROM UNDER AND ABOVE alla StayonBoard Art Gallery di Milano

StayonBoard Art Gallery presenta “From under and above”, una mostra curata da Nicola Bigliardi che invita lo spettatore a immergersi nelle pratiche degli artisti Elisa Muliere e Guido Nosari De Danieli.

Attraverso l’utilizzo di materiali eterogenei come terra, legno, tessuto, terracotta, ferro per Nosari e cotone,
lana, iuta, elementi vegetali, argilla e ossidi di metallo per Muliere, i due artisti esplorano la relazione tra
l’uomo e la Natura, il corpo e lo spazio, chiamando il visitatore a percepire le opere e l’ambiente seguendo
una via intuitiva ed empatica, più che analitica e logica.

From under and above si configura come un’esperienza partecipativa e coinvolgente, che esorta il pubblico
ad approcciarsi alla realtà con una sensibilità nuova e aperta.

IL TESTO DEL CURATORE

Suggestioni,
Contrappunti,
Ritmi.
Vibrazioni che connettono il proprio corpo col mondo naturale.
Il ciclo della vita, in loop.
From under and above è un’esplorazione che intende muoversi all’interno di due universi contrapposti e
complementari: il sotto e il sopra.
L’esplorazione di questa dualità non si limita a una mera dicotomia, bensì a un movimento che gravita sulle diverse sfumature e interconnessioni che esistono tra questi due mondi, dove l’invito è quello di guardare verso nuovi orizzonti, oltre le apparenze e a cogliere la bellezza e la complessità che si celano nel nostro mondo.
Con le opere “Corpo materno” (2024) di Guido Nosari De Danieli e “Notes to navigate” (2024) di Elisa Muliere la mente del visitatore abita immaginari ancestrali ed è chiamato a partecipare a un movimento primordiale qual è il ritmo della vita e quindi della morte.

In Guido Nosari, si ha l’impressione di un corpo unico che connettendosi al suolo entra nel molteplice, in Elisa Muliere corpi molteplici sono racchiusi entro una singolarità. In altre parole da una parte un individuo sopperisce alle forze sociali, espandendosi e contraendosi, dall’altra una moltitudine di corpi, che pur essendo diversi, si nutrono e si uniscono entro la stessa luce.

Nosari ci presenta un corpo materno, un canale per la vita umana e naturale attraverso un tessuto antropomorfico, vestito di piastre verdi-azzurre, simbolo di fertilità e di rinascita. Il viso in terracotta, triste e autoriflessivo, non guarda lo spettatore, ma preferisce interiorizzare il legame indissolubile tra madre terra e figli in un viaggio emotivo alla scoperta di sé, che si espande dal grembo materno, composto di terra umida, e si connette con il terreno, trasformandosi in legno.

Sculture in corda di iuta intrecciata ed elementi in argilla lavorati con ossidi di metallo si fondono, invece, nelle opere di Elisa Muliere, creando una danza dinamica e vibrante, una danza che invita a orientarsi senza fine, senza meta, senza punti certi.
Quattro campane, tre sospese e una al suolo, si dislocano nello spazio, creando un ponte tra il sotto e il
sopra. Elementi vegetali evocano un legame con la natura e il ciclo della vita, dispositivi di filo e iuta offrono morbidezza e flessibilità, mentre le campane creano un contrasto con la loro durezza e rigidità.
Tutto questo, da sotto a sopra – from under and above -, non può essere racchiuso nella sfera della logica, non possiamo essere consapevoli di quello che può succedere.
Occorre, anche solo per un attimo, liberarsi dalla morsa della ricerca del “senso”, balzarvi dentro e adottarne il suo respiro.
Nicola Bigliardi

I TESTI DEGLI ARTISTI

Un nodo, un nodo, un nodo. Un segno, un passo.
Trame, corrispondenze. Storie senza padrone, mie come di tutti, si intrecciano e proliferano in una visione sospesa, mai immobile.
Notes to navigate è un alfabeto aperto che si forma nel tempo, attraverso l’ascolto: del sé, dei materiali.
È una collezione di frammenti, linee di percorso, segni di movimento. Una prospettiva di possibilità, che ha
per cardine due moti: fare e disfare.
In un mondo a sé, disarticolato e contraddittorio, i miei ‘appunti per orientarsi’ chiamano a un viaggio di crescita attraverso un processo creativo che si affida ai sensi, all’intuito, alla scoperta.
Elisa Muliere


Corpo Materno. Durante un’esperienza in un housing sociale sono entrato in contatto con una madre che
disconosceva il figlio, affetto da patologie invalidanti.
La maternità era stata il suo essere superficie, membrana che separava un mondo potenziale, in crescita al suo interno, dal mondo dei nati.
Il corpo materno come spazio portatore, vascello da altre realtà, colonia di un senso diverso, entrata.
Due mondi si affacciano al corpo nonostante ogni volontà personale.
Guido Nosari De Danieli

INFO

FROM UNDER AND ABOVE
10/04 – 23/05/2024
StayonBoard Art Gallery
Via C. Gluck, 62, Milano


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