A BUILDING di Milano Paolo Parisi “The Weather was Mild on the Day of my Departure”

BUILDING dal 19 gennaio presenta la mostra Paolo Parisi. The Weather was Mild on the Day of my Departure, a cura di Lorenzo Bruni, ideata appositamente per le sale espositive del piano terra e del primo piano.

Il progetto The Weather was Mild on the Day of my Departure รจ costituito da quattro nuovi cicli di opere che riflettono sulla pratica della pittura e che rappresentano gli ultimi tre anni dell’intensa ricerca dell’artista. Alle opere del 2018-2020 si aggiungono quattro sculture e un video del 2013 che condividono la stessa riflessione allargata sull’oggetto quadro e sulla relazione di quest’ultimo con il contenitore in cui si inserisce. Tutte le opere hanno in comune l’esplorazione del tema dellโ€™ereditร  del Modernismo e della pittura monocroma, ma anche e soprattutto del viaggio โ€“ fisico e mentale โ€“ inteso come scoperta e condivisione del mondo con โ€œl’altro diverso da sรฉโ€.

La mostra รจ stata concepita come una narrazione unica che si sviluppa allโ€™interno di BUILDING chiamando in causa lo spettatore per mezzo di opere, di cicli e tecniche differenti. L’obiettivo รจ unโ€™analisi sull’importanza dell’esperienza diretta della visione che, come ci suggeriscono le opere, risulta essere completa soltanto nel momento in cui viene raggiunto un equilibrio tra concetti quali: osservare e percepire, fare esperienza e interpretare, immagine figurativa e astratta, maschile e femminile, saper ricordare ma anche dimenticare. Tentativo che coincide con l’idea di individuare una terza via che sfugga al dualismo occidentale del secolo passato.

I nuovi cicli di opere vanno dai quadri monocromi The Whole World in a Detail (Fabric) (2020) โ€“ superfici cangianti per effetto della particolare stesura del colore che rimandano alla preziositร  illusoria delle stoffe tipiche della pittura rinascimentale โ€“ alle opere site specific dal titolo Alle ragazze dโ€™Italia! (2021), immagini di paesaggi dell’archivio personale dell’artista stampate su stoffa trasparente ricamata con elementi geometrici modernisti ripresi da un manuale di cucito. Gli altri due cicli sono The Whole World in a Detail (2018-2019) โ€“ pitture basate sulla ripetizione della forma quadrata del pixel fotografico che perรฒ nega se stessa per effetto della stratificazione dei colori โ€“ e The Weather was Mild on the Day of my Departure (2018), da cui รจ preso il titolo di tutta la mostra, costituito da dittici che mettono in relazione un monocromo dipinto con una immagine fotografica del paesaggio dello stretto di Messina, tra la Sicilia e il resto dโ€™Italia.

Quello che accomuna le opere di Paolo Parisi in mostra a BUILDING, oltre alla riflessione sugli strumenti della pittura, รจ la volontร  di analizzare i codici con cui l’essere umano interpreta la misurazione, l’immaginazione e la percezione del suo attraversare i luoghi, ma anche come li ricorda e li progetta. Questa esigenza รจ all’origine sia del lavoro installativo su stoffa Alle ragazze d’Italia!, sia dei dittici The Weather was Mild on the Day of my Departure, come pure delle opere del 2013. Queste ultime sono le sculture della serie U.s.a.i.s.o. (Uno sull’altro in senso orario) (2013) โ€“ volumi che rappresentano l’elemento โ€œcasaโ€ o โ€œstudioโ€ costituite da strati di fogli di cartone e calchi degli stessi, realizzati in gesso โ€“ e l’opera video dal titolo Untitled (postcards film) (2013) la cui narrazione cambia continuamente grazie a un sistema computerizzato che determina in modo random la sequenza delle immagini stratificandole tra loro, processo messo in evidenza anche dalla musica elettronica studiata per lโ€™occasione. Questi due cicli, pur non appartenendo all’ultima produzione dell’artista, sono stati inseriti nel percorso espositivo per evidenziare la coerenza di intenti che da tempo Parisi affronta trovando soluzioni sempre nuove con cui aprire campi di riflessioni distanti, ma anche vicini, tra loro.

“Il tema che ritorna costantemente nei lavori di Parisi, che scandiscono la percezione e la re-immaginazione dei due piani dello spazio architettonico di BUILDING โ€“ come scrive il curatore della mostra Lorenzo Bruni โ€“ รจ il colore e la sua reazione alla stratificazione del tempo della visione. Il colore, nel suo caso, diviene viscere e intelletto nello stesso instante. Infatti, il risultato a cui conduce lo spettatore รจ quello di interrogarsi sull’idea di esperienza diretta in un tempo dominato dalla globalizzazione digitale e dalla pandemia mondiale, che ha costretto le persone a vivere nel proprio spazio privato pur in totale iper-connessione con tutti e tutto. La necessitร  di ragionare sulla contraddizione contemporanea di โ€œessere o raccontarsiโ€ รจ risolta proponendo giร  una direzione di soluzione per mezzo del titolo della mostra che รจ preso in prestito dal testo di Joshua Slocum, il primo uomo che nel 1895 naviga il globo in solitaria. La frase in questione fa riferimento al momento della sua partenza dalle coste di Boston senza motore, senza radio, senza GPS, senza carte elettronicheโ€ฆ e persino senza sapere nuotare. Tutto indica una totale aderenza all’instante che non protende al passato, bensรฌ alla scoperta del possibile futuro”.

L’ARTISTA

Paolo Parisi (Catania 1965) vive e lavora a Firenze.
Lโ€™esperienza dellโ€™arte come pratica cognitiva e la variazione della percezione โ€“ legata al cambiamento del proprio punto di vista โ€“ sono aspetti fondamentali della sua opera. Una determinata colorazione delle vetrate consente di trasformare la luce del giorno in un altro colore. Il suono registrato dalle sonde collocate sotto la crosta dei vulcani puรฒ rendere udibile il movimento della materia. La scultura, realizzata a strati di fogli di cartone ondulato, puรฒ essere praticata al suo interno, come se fosse una cavitร  naturale. Il lavoro di Paolo Parisi riflette sulla pittura e sulle relazioni che essa puรฒ instaurare con ciรฒ che le sta intorno, rendendo la fruizione dellโ€™opera unโ€™esperienza fisica che permette di stabilire nuove relazioni tra contenuto e contenitore. Sin dagli esordi la ricerca dellโ€™artista appare incentrata sulla trasformazione in immagine artistica di un assunto iniziale non arbitrario, in quanto volutamente recepito attraverso strumenti che escludono lโ€™interferenza del dato psicologico quali la cartografia, il rilievo architettonico e lโ€™ottica fotografica.

Dal 1993 affianca lโ€™attivitร  artistica a quella didattica, presso le Accademie di Belle Arti (di Bologna e, dal 2010, di Firenze) e attraverso numerose conferenze, workshop e lectures tenute in tutto il mondo. Questo interesse per la trasmissione di unโ€™esperienza condivisa dellโ€™arte si manifesta anche attraverso la partecipazione alla fondazione dello spazio no-profit Base / Progetti per lโ€™arte di Firenze, che propone, sin dallโ€™inizio della sua attivitร  (1998), una riflessione sul ruolo dellโ€™arte contemporanea nella societร  attuale e sulle modalitร  di autodeterminazione aldilร  delle coercizioni imposte dal mercato dellโ€™arte e dal suo sistema.

A partire dagli anni โ€™90 ha esposto in numerose gallerie e musei italiani ed esteri tra cui ricordiamo: Museo Novecento, Firenze (2019); Fondazione Brodbeck, Catania (2011); Museo dโ€™arte contemporanea della Sicilia Palazzo Riso, Palermo (2011); Centro Pecci, Prato (2008); Stรคdtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco (2006); Quarter, Firenze (2005); GCAC Castel San Pietro Terme (2002); Aller Art Verein, Bludenz (2001). Tra le altre recenti partecipazioni in mostre collettive: Museo Geologico Gemmellaro, Palermo – evento collaterale ufficiale di Manifesta 12 – (2018); M.A.C.RO, Roma (2017, 2009, 2007); Fuori Uso, Pescara (2016); Museo dโ€™Arte contemporanea MSU, Zagabria (2015); CNEAI, Chatou, Parigi (2013); Klaipรชda Culture Communication Center, Klaipรชda (2013); Magazzino dโ€™arte moderna, Roma (2010); XIV Biennale Internazionale di Scultura, Carrara (2010); Villa Romana, Firenze (2008); Primo Marella Gallery, Pechino (2007); Manifesta 7 – evento collaterale ufficiale di Manifesta 7 – spazi pubblicitari di Bolzano e Rovereto (2007); Museum of Fine Arts, Hanoi (2007); White House, Singapore (2007); Korean Design Center di Seoul (2007); Istituto Italiano di Cultura, Tokyo (2007).

INFO

Paolo Parisi
The Weather was Mild on the Day of my Departure
a cura di Lorenzo Bruni
Dal 19 gennaio al 6 marzo 2021
BUILDING
via Monte di Pietร  23, Milano
www.building-gallery.com

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