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È on line da scaricare gratuitamente il volume 41 di HESTETIKA.
La copertina è dedicata a Vivian Greven.

L’EDITORIALE

Chieder gli opuscoli turistici della mia città
E con te passare il giorno a visitar musei
Monumenti e chiese parlando inglese
E tornare a casa a piedi dandoti del lei
Perché no? Perché no?

Lucio Battisti

Battisti è arte assoluta e ha sempre qualcosa di attuale da dire.
Per me va bene, sempre. Premo “play” su qualsiasi canzone e quello che canta è perfettamente aderente al mio pensiero. È una sorta di oracolo-consigliere a chiamata. Ma cosa c’entra Battisti con questo editoriale? L’elemento comune è il turismo.
Quest’estate ho osservato il turismo, cercando soprattutto quello culturale, legato alle città d’arte.
Mi è capitato di fare delle puntate a Firenze, Venezia e Roma. Un disastro.

Un certo stereotipo di turista delle città d’arte sembra ormai interessato solo a scattare la foto perfetta, quella da condividere sui social. Il selfie dell’estate: con il monumento, con la chiesa o nei musei con il celebre quadro.

Ho visto “orde” di turisti guidati da improbabili art influencer, moderni pifferai magici, che conducono queste masse alla ricerca dei dieci migliori posti da fotografare e postare.
È una abbuffata di superficialità che fa perdere la gioia della scoperta, che allontana la magia della preparazione di una visita, la cura per i dettagli e lo stupore dell’inatteso. Il nuovo Vangelo predica che tutto ciò che è effimero è importante.

Dopo queste osservazioni, forse un po’ iconoclastiche, mi sono imbattuto in un episodio eloquente che descrive bene la situazione.

Nei giorni scorsi sono andato alle Cinque Terre, per l’inaugurazione di un percorso culturale dedicato all’arte povera. Un lodevole e ambizioso tentativo di portare spazi espositivi e opportunità culturali, aggiungendo valore a ciò che la natura già offre al territorio. Al Castello Doria di Vernazza, uno dei punti più suggestivi per ammirare il panorama delle Cinque Terre, tra mille difficoltà e ostacoli, hanno realizzato uno spazio per mostre: una piccola sala all’interno del castello.

Io ero lì, all’ingresso, pronto a entrare per vedere la mostra allestita, quando ecco che arriva lo stereotipo della “coppia-selfie”. Età: 35-40 anni, con in mano il telefono ancora fumante che aveva appena finito di scattare un set da veri influencer con lo sfondo la meraviglia del panorama. Lei si avvicina alla sala, mette dentro la testa, poi si blocca.

Guarda lui e dice: “No, andiamo… non c’è nulla di interessante. C’è una mostra!”

Guardo la curatrice della mostra, che era a un passo da me. Scuotiamo la testa sconsolati.
Torno a pensare a Battisti, a come cantava delle città visitate con romanticismo, in compagnia dell’amata, lasciandosi ammaliare e stupire.

Spero che questo numero di Hestetika vi stupisca, vi colpisca e, soprattutto, vi offra opportunità
di scoperta. Anche leggendo un giornale si può fare turismo culturale… Noi ci proviamo.
Perché no?

IL TRAILER

Ecco una preview di quello che troverete in questo numero:

HESTETIKA ART Next Generation

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