«Il filo di Arianna. Marcel Dupertuis. Opere 1951-2021» al Museo Vincenzo Vela

L’esposizione monografica incentrata sull’artista Marcel Dupertuis (*1941) – in programma dal 26 giugno 2022 al 12 febbraio 2023 – arricchisce il ciclo di mostre che il Museo Vincenzo Vela dedica a
intervalli regolari ad esponenti dell’arte contemporanea attivi nel Canton Ticino, con particolare attenzione alla produzione scultorea, più raramente presentata nelle istituzioni pubbliche.

Curata da Gianna A. Mina in collaborazione con lo storico dell’arte Matthias Frehner, e accompagnata da un
catalogo riccamente illustrato, la mostra propone per la prima volta al pubblico uno sguardo d’insieme
sull’opera di Dupertuis.
Nato a Vevey ma ticinese d’adozione, Marcel Dupertuis è una figura appartata, poco nota al grande
pubblico ma di indubbio e riconosciuto talento. Artista di cultura vasta e complessa Dupertuis non opera
in un recinto mentale e formale condizionato da prevedibili aspettative da parte della critica o del
mercato.
Sin dai suoi esordi, egli persegue con sensibilità e coerenza una ricerca a tutto tondo che abbraccia
scultura, pittura, disegno e grafica, fotografia e letteratura: discipline declinate in tecniche e stili diversi,
in una continua sperimentazione, che, tuttavia, è legata da un sottile e ragionato filo conduttore.
Un’opera d’arte totale cui il Museo Vincenzo Vela dà ampio spazio, privilegiando la scultura ma
approfondendo attraverso puntuali rimandi anche la produzione pittorica, grafica e fotografica. Tra gli
oltre 200 lavori esposti figurano anche dipinti e ceramiche inediti che illustrano aspetti della produzione
dell’artista mai mostrati prima al pubblico ma di particolare interesse ai fini della comprensione dello
sviluppo del suo percorso.
Le opere presentate in mostra, solo apparentemente eterogenee, compongono un unico mosaico, in cui
si esplica la poetica complessa dell’artista, in una tensione nella quale la ricerca formale non è mai
disgiunta da una riflessione sui contenuti profondi dell’arte e dagli interrogativi cui un artista
contemporaneo è chiamato a confrontarsi.
Il titolo della mostra – Il filo di Arianna – allude al movimento unico e continuo definito nello spazio dalle
sculture di Dupertuis e al tempo stesso al sottile filo di Arianna che sala per sala, sempre “in continuum”,
accompagna i visitatori attraverso un percorso suddiviso in accenti tematici che collega un lavoro
condotto sull’arco di 60 anni.
L’esposizione si sviluppa nelle sale al primo piano e in alcuni ambienti al piano terreno di Villa Vela, così
come nell’adiacente parco, delineando l’iter artistico di Dupertuis, dalle sue prime prove, databili agli
anni ’50, fino agli esiti più recenti. Vengono esposti gli studi per le prime realizzazioni monumentali di
carattere costruttivista, da cui diramano ragionamenti formali intorno a forme semplificate ed essenziali,
talvolta di tenore organico, ove parallelamente a un processo di progressivo svuotamento e
“scarnificazione” dei soggetti, prende avvio, autonomamente, un trattamento delle superfici (o meglio
degli involucri) lavorate, erose, straziate, metafore esistenziali chiamate a contenere l’essenza delle
cose, vale a dire il vuoto inteso come forma invisibile, come pensiero.
L’arte di Dupertuis, riprendendo Paul Klee, “non riproduce il visibile, ma rende visibile”: le sue opere non
sono mai una mera istantanea della realtà esteriore, ma dichiarazioni sulle leggi interne e ineluttabili di
ciò che è racchiuso nella “coquille de la forme”.

Il dialogo tra opera plastica, grafica e pittorica rivela come queste forme espressive si intreccino e siano
intimamente legate come parti di un insieme. Anche nella pittura e nel disegno Dupertuis si esprime
applicando strategie minimalistiche e concettuali. Dire tutto con il meno possibile è la sfida che l’artista
continua a porsi e che traduce in strutture monocromatiche – in particolare nei cicli dedicati ai colori
blu, marrone e verde, ad alta valenza simbolica –, riduzioni lineari, sequenze seriali, alfabeti intuitivi ed
effetti cromatici polivalenti.
L’esposizione include anche una serie di recenti fotografie, in bianco e nero e a colori, caratterizzate da
atmosfere fortemente chiaroscurate. Al pari delle opere plastiche e pittoriche, queste immagini svelano
profondità temporali e psichiche, indagano movimenti, passaggi e spazi vuoti ma carichi di energia, in
cui l’autoritratto si fa oggetto e forma.
La mostra sarà inoltre accompagnata, come consuetudine dell’istituzione, da un ricco programma di
eventi collaterali che permettono di approfondire e aprire nuovi riflessioni sull’arte di Marcel Dupertuis.
Vi preghiamo di divulgare queste informazioni. Siamo a disposizione per ulteriori informazioni e, nel
ringraziarvi per la preziosa collaborazione, vi salutiamo con molta cordialità

INFO

«Il filo di Arianna. Marcel Dupertuis. Opere 1951-2021»
Museo Vincenzo Vela
Dal 26 giugno 2022 al 12 febbraio 2023

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