Il tributo a Sylvano Bussotti a Voce alla Triennale Milano

Nel solco delle celebrazioni dedicate alla comunità LGBTQIA+, la Triennale di Milano apre un nuovo capitolo della sua ricerca sulla memoria e sulla sperimentazione artistica, rendendo omaggio a una figura imprescindibile dell’avanguardia italiana: Sylvano Bussotti (Firenze, 1931 – Milano, 2021).

Compositore, ma anche artista visivo, poeta, regista, scenografo e intellettuale, Bussotti ha attraversato il secondo Novecento con uno sguardo radicale e multidisciplinare, intrecciando la scrittura musicale a forme espressive eterogenee e destabilizzanti. Aperto dichiaratamente all’eros come forza creativa, e alla propria identità omosessuale come gesto artistico e politico, Bussotti ha saputo oltrepassare i confini della partitura per trasformare l’opera musicale in un organismo performativo totale.

Fino al 29 giugno, Voce Triennale ospita una speciale installazione dedicata a Lorenzaccio, melodramma romantico danzato ispirato al dramma di Alfred de Musset. L’opera, composta nel 1972 per il 35° Festival di musica contemporanea della Biennale di Venezia, rappresenta una delle vette più complesse e stratificate del suo percorso artistico.

L’installazione, realizzata in collaborazione con Archivio Storico Ricordi, presenta un estratto sinfonico di 12 minuti diretto da Giovanni Sinopoli, alcune pagine della partitura autografa — fitte di annotazioni grafiche e disegni originali — e stampe in grande formato dei bozzetti di scena. Un viaggio visivo e sonoro che restituisce l’essenza fluida e carnale del linguaggio bussottiano: un’arte dove il corpo e la scena diventano parte integrante del pensiero musicale.

Lorenzaccio è un’opera che sfida la gerarchia dei generi. Bussotti vi fonde opera lirica, danza e teatro, elaborando una drammaturgia musicale non lineare, in cui la narrazione si scioglie in gesti, volumi e silenzi. La partitura stessa è un oggetto visivo, quasi una mappa onirica che guida interpreti e spettatori in un territorio dove erotismo e critica sociale convivono in equilibrio instabile.

Questo omaggio segna anche l’avvio di una nuova collaborazione tra Triennale Milano e i grandi archivi milanesi, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale attraverso nuove forme di restituzione pubblica. Un progetto che, nel caso di Bussotti, riattiva la memoria come atto vivo, necessario, profondamente contemporaneo.

Info

Omaggio a Sylvano Bussotti
26 – 29 giugno 2025
Orari: 10.30 – 18.00
Ingresso libero
Voce Triennale

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