Carlo Felice Trossi

“Carlo Felice Trossi. Eroe incompiuto” Al MAUTO una mostra tra velocità, eleganza e visione

Dal oggi 15 maggio fino al 28 settembre 2025 il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile dedica una grande mostra a Carlo Felice Trossi, figura poliedrica del Novecento e protagonista di un’epoca attraversata da profonde trasformazioni. Carlo Felice Trossi.

Eroe incompiuto, questo il titolo dell’esposizione curata da Giordano Bruno Guerri, con direzione artistica di Maurizio Cilli, rende omaggio a un uomo che fu pilota, progettista, dirigente e visionario, attraverso un allestimento ricco e articolato, in grado di restituirne il carattere complesso e l’eredità culturale.

Un protagonista del suo tempo

Carlo Felice Trossi nacque a Biella nel 1908 e fu nominato conte per meriti sportivi nel 1934. La sua parabola biografica lo vede al centro di mondi diversi: dalle competizioni automobilistiche all’aviazione, dalla nautica al design. Fu presidente della Ferrari, amico personale di Pier Luigi Nervi, vicino ai circuiti dell’architettura razionalista. Uomo colto e moderno, seppe attraversare il suo tempo con una grazia irregolare, segnando un’epoca con il suo stile e la sua libertà di pensiero. Enzo Ferrari lo ricordava come colui che “con estrosa e scanzonata disinvoltura faceva cose che altri avrebbero giudicato impossibili”.

Un racconto per immagini, oggetti e meraviglie

Il percorso espositivo, ordinato secondo la maglia architettonica originaria del museo progettato da Amedeo Albertini, si articola in cinque capitoli: Biografia, Competizioni, Aeronautica, Nautica e Design. Ciascuna sezione evidenzia una specifica attitudine di Trossi, tracciandone un profilo caleidoscopico. Si parte da un’installazione ispirata agli album realizzati da Clementina Sella, madre del pilota, custode affettuosa della sua memoria: un collage visivo che rivela il legame tra dimensione privata e impresa pubblica.

La sezione sulle competizioni ripercorre la carriera sportiva tra corse su strada e Gran Premi, mentre l’aeronautica è raccontata attraverso fotografie a colori inedite, che restituiscono l’intensità visiva di un mondo solitamente relegato al bianco e nero. La passione per la nautica, primo amore di Trossi, è narrata con progetti, modelli e imbarcazioni iconiche. Infine, il design emerge come sintesi della sua visione estetica, tra vetture selezionate e personalizzate con un gusto inconfondibile.

Macchine saettanti e visioni del futuro

In mostra sono esposte nove vetture da corsa e da turismo, tra cui spiccano la Monaco Trossi del 1935, prototipo d’avanguardia frutto della collaborazione con Augusto Monaco, la Alfa Romeo 8C 2300 Monza del 1931 e la Maserati 6 CM del 1936. Si segnalano anche modelli particolari come la Cattaneo Trossi del 1934, automobile in miniatura perfettamente funzionante, e la Alfa Romeo 6C 2500 SS del 1942, personalizzata con fari d’aereo. La Alfa Romeo 8C 2300 Zagato del 1932 racconta invece l’ingresso trionfale alla Mille Miglia.

Accanto alle vetture, il percorso include una serie di oggetti straordinari: caschi, patenti, trofei, progetti, documenti e persino un cinemobile Fiat del 1929, usato come cinenotiziario bellico nelle colonie italiane, oggi restaurato con il proiettore originale ancora funzionante. Spicca l’imbarcazione Mio Mao, costruita tra il 1929 e il 1930 dal cantiere Baglietto, esempio raro di runabout in mogano a doppio fasciame.

Un eroe del futurismo

Giordano Bruno Guerri ricorda Trossi come un uomo elitario e difficile da inquadrare, la cui comprensione passa attraverso la storia della sua terra e delle sue passioni. Francesco Foppiano, curatore delle sezioni dedicate a nautica e aeronautica, lo definisce “forse l’ultimo, forse il più grande protagonista del futurismo, purtroppo incompiuto”. Una figura segnata da sfide intime, che si misurava con le proprie alte aspettative e faceva del desiderio di innovazione una costante tensione creativa.

Un allestimento corale

Il progetto espositivo – frutto della collaborazione tra storici, archivisti, restauratori e curatori – si propone come un dispositivo emotivo oltre che documentario. L’allestimento, concepito su più livelli, valorizza le opere esposte attraverso ambienti aperti e camere raccolte, in cui gli oggetti diventano indizi di un tempo, tracce di una solitudine coltivata con grazia.

Con una vasta selezione di materiali e vetture iconiche, la mostra si iscrive nel solco di una programmazione che ha messo l’automobile al centro di una riflessione transdiscipilinare, per raccontare le vite di uomini e donne straordinari, abbracciando la storia moderna e contemporanea. Una mostra è sempre un atto di analisi e restituzione e sempre è il frutto di un lavoro corale che, in questo caso, ha visto competenze e maestranze impegnate per molti mesi nella ricerca, progettazione e realizzazione dell’impianto scenico. Un allestimento concepito su più livelli con un rigore formale pensato per valorizzare le opere esposte e restituire le imprese di un intrepido intellettuale in un ventennio complesso, attraverso un percorso che possa essere interessante ed emozionante al tempo stesso”. 

Lorenza Bravetta, Direttore MAUTO-Museo Nazionale dell’Automobile

Info

CARLO FELICE TROSSI. Eroe incompiuto
15 maggio – 28 settembre 2025
MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile
Corso Unità d’Italia 40, Torino
 www.museoauto.com,

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