10-Corso-Como_Yohji-Yamamoto.-Letter-to-the-future_Photo-credit-Alessandro-Saletta-DSL-Studio_Courtesy-of-10-Corso-Como

“Yohji Yamamoto. Letter to the future” alla Galleria 10 di Milano

Trasformazione, avanguardia, libertà. “Yohji Yamamoto. Letter to the future” traccia un nuovo capitolo nella programmazione espositiva della Galleria di 10·Corso·Como voluta da Tiziana Fausti e dedicata alla cultura della moda, ai suoi attraversamenti di estetiche e immaginari.

Fino al 31 luglio lo spazio milanese espone venticinque abiti del designer giapponese, importante figura del mondo della moda che ha messo in discussione i canoni della struttura dell’abito, grazie ai tratti avant-garde dei
suoi capi, invitando la moda a riflettere su nuove possibili silhouette.

Si tratta di uno speciale progetto espositivo, per la prima volta in Italia, dell’emblematico designer e
poeta del nero, e che traccia, come calligrafie, una lettera al futuro: una dichiarazione immaginifica che
fende lo spazio in una parade concepita come un’unica installazione.

Curata da Alessio de’Navasques – docente di Fashion Archives presso Sapienza Università di Roma – la
mostra presenta capi di archivio provenienti dalla Collezione Yohji Yamamoto di epoche e stagioni
diverse, dal 1986 al 2024, che definiscono il rapporto ambivalente e poetico del designer con il tempo,
in un flusso asincrono di forme, asimmetrie e materiali.

Gli abiti sono allestiti, senza artifici scenografici, sui busti sartoriali della collezione Atelier di Bonaveri,
simili a quelli sui quali originariamente hanno preso vita: viene tracciato così un percorso di
corrispondenze tra le sue riflessioni sul senso del futuro – stampate a parete – e una selezione di capi di
archivio, che dimostra la sua relazione tra corpo e abito nel superamento della dimensione cronologica.
I busti Bonaveri accompagnano le texture e le linee, valorizzano abiti e forme facendo emergere il colore
nero, tonalità cosmica principalmente usata e apprezzata dal designer.

Nei volumi plasmati da Yohji Yamamoto non sembra esserci più un inizio e una fine, perché l’aria circola
tra il corpo e il tessuto e l’abito sembra respirare, senza le costrizioni di una struttura predefinita. Al
centro della mostra, l’idea dell’imperfezione accogliente per ogni forma, e la sperimentazione dei volumi
e dei tessuti – lavorati o lasciati scivolare, drappeggiati o scultorei – motivi che hanno rivoluzionato il
rapporto tra capo e persona: per una libertà che guarda al futuro, senza vincoli di tempo.

INFO

“Yohji Yamamoto. Letter to the future”
Galleria 10
Corso Como – Milano
Fino al 31 Luglio

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