Trionfa il cinema indipendente: tutti i vincitori del Nòt Film Fest 2022

Si è conclusa domenica 28 agosto con la Moonwalker Award Ceremony la quinta edizione del Nòt Film Fest 2022: una sei giorni di energia, internazionalità e soprattutto indipendenza, tra le mura suggestive e accoglienti di Santarcangelo di Romagna (RN).

La kermesse, sotto la direzione artistica di Alizé Latini e Giovanni Labadessa, ha visto protagoniste 100 opere, di cui 92 anteprime, tra lungometraggi, cortometraggi, documentari, film musicali e fashion film, provenienti da 39 Paesi diversi e selezionati tra le oltre 1000 candidature ricevute.

Al grido di “Azione!”, motto di questa quinta edizione del festival, la giuria d’eccezione ha selezionato e annunciato i vincitori delle categorie in gara, consegnando l’ambita statuetta MOONWALKER AWARD.

I PREMI

Per la categoria MOONWALKER FEATURES, giudicata da Paul Sbrizzi, direttore del Mammoth Lakes Film Festival, Greta Bellamacina, attrice, sceneggiatrice e regista di “Hurt By Paradise” “Tell That to The Winter Sea” e Jader Liberatore, autore contributor per Vanity Fair, il vincitore è TROUBLED MINDS di Raitis Abele & Lauris Abele, la miglior performance va invece a NATASHA PETROVIC, attrice di ONLY HUMAN di Igor Ivanov, la miglior regia a Sarah Carter per IN HER NAME e come menzioni speciali per la regia Samuel Ríos y Valles per THE DAYS I LOST e Raitis Abele & Lauris Abele per TROUBLED MINDS.

Vince invece la categoria SHOOTING STAR FEATURES THE CIVIL DEAD di Clay Tatum, a cui viene anche assegnato il premio per la regia e Madaline Coghlan vince come miglior performance per WE BURN LIKE THIS, mentre una menzione speciale per la fotografia va a GIVING BIRTH TO A BUTTERFLY di Theodore Schaefer. I vincitori sono stati selezionati da Caleb Hammond, giornalista ed editor di MovieMaker Magazine, Gavin Booth, regista di“Last Call” e Greta Ferro, attrice di “Made in Italia”.

Per i cortometraggi STORYTIME SHORTS, invece, a fare da giudici sono Jenny De Nucci, attrice de “Ragazzaccio”, Coco Edoghame, attrice di “Summertime” e Lodo Guenzi attore e cantautore de “Lo Stato Sociale”, che assegnano la statuetta per la categoria SHOOTING STAR a LIE STILL di Ida Marie Meurs-Gerken, il premio come miglior performance a Simon Dietersdorfer per NOBODY e come regia ad Aglaja Filipovic per ALONE TOGETHER. Per la categoria MOONWALKER vengono premiati BURROS di Jefferson Stein, la miglior regia va a Adrian Moyse Dullin per THE RIGHT WORDS mentre la miglior performance è quella di Rasmus Hammerick per ON MY MIND.

WHY ARE WE (NOT) CREATIVE di Hermann Vaske vince i SUPERDOCS FEATURES, con una giuria formata da Ileana Dugato, giornalista di Hotcorn, Leonardo Godano, Head of Documentary department at Groenlandia e Andrea Passeri, autore e imprenditore. Si aggiudica invece il migliore SUPERDOCS SHORTS VICTORY di Eloisa Diez.

Il regista Ludovico Di Martino, il fotografo e regista Vincent Calmer e l’autrice e collaboratrice di testate quali Mashable e Radio Deejay Chiara Monateri decretano invece vincitori per la categoria EXPERIMENTAL SHORTS RECONSTRUCTION di Pia Andell, la special mention va a OTHER HALF di LINA KALCHEVA. Le due menzioni speciali per la categoria vanno a Christine Wood per la performance nel film AVERY e la regia a Morgan Gruer per GHOSTED. Per le categorie MUSIC BOMB e FASHION POPCORN i vincitori sono rispettivamente: ENOUGH di Caleb Slain e YOSHI FUNABASHI di Mattia Ramberti.

Per il premio ER TALENTS JURY SHORTS, Daphne di Cinto, attrice, sceneggiatrice e regista de “Il Moro”, Lorenzo Colonna, sceneggiatore e infine Enrico Zavatta, Sound Designer, selezionano THE PITCH di Eno Freedman Brodmann, la miglior regia va a Morgan Gruer per GHOSTED e la menzione speciale è per EVERY OTHER WEEK di Ryan Wagner.

Per finire, i direttori artistici del festival assegnano il premio DIRECTORS’ CUT AWARD al documentario IL GABBIANO PIÙ INUTILE DEL MONDO di Giuseppe Lanno e GIVING BIRTH TO A BUTTERFLY di Theodore Schaefer per la narrativa.
In conclusione, il NOTSTREAM AWARD è stato assegnato come documentario a OFELIA di Piefrancesco Bigazzi, mentre per la narrativa vincono insieme VUJA DE di Viktor Ivanov e FIGLI DELLE STELLE di Edoardo Smerilli.

Si può girare un Corto in 5 giorni? Si, con il concorso Nòt a Chance
Durante la serata di premiazione sono stati infine proiettati i cortometraggi del concorso novità dell’edizione di quest’anno è Nòt a Chance, un contest in cui Elisa Possenti, Filippo Marasco e Pablo Poletti, tre registi selezionati da tutta Italia, si sono cimentati nello scrivere, registrare e montare un corto nella città di Santarcangelo nel corso del festival, con una tematica a sorpresa svelata solo in loco durante la prima serata:

Mancano solo tre giorni alla fine del mondo, ed è tutta colpa dell’uomo”. Con il supporto fondamentale della Distretti Ecologici s.p.a, a queste 3 mini-troupe sono state fornite le attrezzature audiovideo necessarie alla creazione delle opere grazie alla partnership con la LUCA SEVERI PRODUCTION GROUP e il percorso creativo è stato supportato da mentors locali con la supervisione del regista del film Netflix La Belva e I Viaggiatori Ludovico Di Martino. A vincere è stato il corto HAPPY BIRTHDAY di Filippo Marasco.
“Siamo molto commossi e soddisfatti di tutto l’entusiasmo e la partecipazione che abbiamo visto in questa quinta edizione del festival. – raccontano Alizé Latini e Giovanni Labadessa, – Questo è un momento florido per fare cinema e bisogna fare cinema, e noi speriamo nel nostro piccolo di ispirare tanti giovani filmmakers a continuare a mettersi in gioco, creare, sbagliare e ricominciare, ritagliando per loro il posto che il cinema indipendente merita.”

Il festival si è svolto con il sostegno della città di Santarcangelo di Romagna, della Distretti Ecologici s.p.a. e Italo Treno, Main Sponsor dell’iniziativa, MIC, Emilia-Romagna Film Commission e infine Romagna Iniziative, Terre Cevico e Visit Romagna sostenitori locali del festival.

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