Grande mostra antologica dedicata a Guido Harari nell’Ala Messina della Fabbrica del Vapore di Milano, con più di 300 fotografie, oltre a filmati originali, proiezioni e incursioni musicali, un’audioguida per tutti e incontri con l’autore.
L’esposizione si apre con una installazione speciale dedicata a Milano, ai grandi personaggi dell’arte, della cultura e della società milanese che Harari ha incontrato nel corso dei suoi 50 anni di carriera. Nella mostra sarà inoltre allestita la “Caverna magica”, uno speciale set fotografico dove Guido Harari realizzerà ritratti (su prenotazione on line).
Oltre alla stampa originale, che lui stesso firmerà e consegnerà a chi sarà ritratto, una seconda stampa verrà esposta – in tempo reale – nella sezione che chiude la mostra, Occhi di Milano, una sorta di “mostra nella mostra” che si popolerà via via degli sguardi della città. E per rappresentarli tutti, Harari realizzerà dei “ritratti sospesi” ai milanesi “meno fortunati” nella Casa dell’accoglienza “Enzo Jannacci e in altre strutture di assistenza.
Anche questi “ritratti sospesi” andranno ad aggiungersi al grande mosaico degli Occhi di Milano.
La mostra ripercorre tutte le fasi della eclettica carriera di Guido Harari: dagli esordi in ambito musicale come fotografo e giornalista, alle numerose copertine di dischi per artisti come Fabrizio De André, Bob Dylan, Vasco Rossi, Kate Bush, Paolo Conte, Lou Reed, Frank Zappa, fino all’affermazione di un lavoro che nel tempo è rimbalzato da un genere all’altro – editoria, pubblicità, moda, reportage – privilegiando sempre il ritratto come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.
Il percorso espositivo prende le mosse dagli anni Settanta, quando Harari, ancora adolescente, inizia a coniugare le sue due grandi passioni: la musica e la fotografia. Immagini e sequenze inedite, insieme a filmati d’epoca di backstage, videointerviste, il documentario di Sky Arte a lui dedicato e l’audioguida con la voce narrante dello stesso Harari conducono il visitatore nel cuore del suo processo creativo.
Oltre ad aver fotografato per anni il mondo della musica, Harari ha tra l’altro realizzato anche una straordinaria serie di ritratti ai “grandi italiani”, protagonisti della cultura e della società, da Ennio Morricone a Dario Fo, da Roberto Benigni a Liliana Segre. Ritratti sempre intesi come incontri che, in diversi casi, si sono trasformati in lunghe frequentazioni e collaborazioni.
La mostra propone anche una sezione dedicata alla passione parallela per la curatela di libri intesi come una forma di “fotografia senza macchina fotografica”, oltre che occasioni di incontri vecchi e nuovi (così le biografie illustrate dedicate a Fabrizio De André, Fernanda Pivano, Mia Martini, Giorgio Gaber e Pier Paolo Pasolini), e un’altra dedicata a immagini inedite “di ricerca” che Harari va realizzando da qualche anno come sua personale forma di meditazione in progress. In occasione della mostra Rizzoli Lizard ha pubblicato un grande volume di 432 pagine, “Remain In Light”, con oltre 500 illustrazioni, che ne costituisce il catalogo.
LE SEZIONI DELLA MOSTRA
“SAPESSI COM’È STRANO …” OMAGGIO A MILANO
Con la sua prima mostra antologica Harari torna a Milano, la città dov’è cresciuto e si è affermato.
Lo fa dopo aver trascorso gli ultimi vent’anni nella dimensione raccolta delle Langhe, in Piemonte.
Di qui il desiderio di aprire la mostra con un omaggio ad alcune delle maggiori personalità che hanno reso grande questa città, tra cui Dario Fo, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Alda Merini, Carla Fracci, Achille Castiglioni, Giorgio Armani, Miuccia Prada, Milva, Ornella Vanoni, Elio Fiorucci.
LIGHT MY FIRE. IL BIG BANG DI UNA PASSIONE
La mostra prende le mosse dalla ricostruzione idealizzata della stanza di Harari ragazzino, con tutta l’iconografia che lo ha ispirato: poster, foto, riviste e libri d’epoca, pagine di diario, copertine di dischi, autografi e memorabilia.
ALL AREAS ACCESS
Uno sguardo privilegiato e molto ravvicinato sul backstage di tournée e sale di registrazione, alla
ricerca di un’intimità con gli artisti, che esploderà presto nella dimensione più esclusiva del ritratto:
da Fabrizio De André e PFM a Paolo Conte, Lou Reed, Laurie Anderson, Peter Gabriel, Kate Bush, Frank Zappa, Keith Jarrett, Mark Knopfler, Claudio Baglioni, Gianna Nannini e altri.
LA MUSICA CHE MI GIRA INTORNO
Al centro di una sala immersiva prende vita la dimensione propulsiva dei concerti, con artisti come Bowie, Queen, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Bob Marley, Pink Floyd, Paul McCartney, Rolling Stones, Miles Davis, Led Zeppelin, Prince, Neil Young, Nirvana, Police, Michael Jackson, Tina Turner.
Alle pareti i ritratti dei musicisti del cuore, tra cui Tom Waits, Lou Reed e Laurie Anderson, Jeff Buckley, George Harrison, Keith Richards, Eric Clapton, Patti Smith, Peter Gabriel, Frank Zappa, Kate Bush, i Clash, Joni Mitchell, Leonard Cohen, Nick Cave, Iggy Pop, Van Morrison. Le eccellenze della canzone italiana d’autore, le grandi signore della musica italiana, la primavera dei gruppi indie, completano il viaggio attraverso la musica: da Paolo Conte a Franco Battiato, Fabrizio De André, Vasco Rossi, Lucio Dalla, Ivano Fossati, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Pino Daniele, Mia Martini, Alice, Milva, Elisa, Gianna Nannini, Caterina Caselli, Antonella Ruggiero,
Francesco Guccini, Vinicio Capossela, Francesco De Gregori, Litfiba, C.S.I.
IL RITRATTO COME INCONTRO
Gli incontri del cuore: lunghe frequentazioni e collisioni isolate hanno spinto Harari ad allargare gli orizzonti della propria passione oltre l’ambito della musica. Qui sono raccolti, tra gli altri, JoséSaramago, Wim Wenders, Shirin Neshat, Richard Gere, Pina Bausch, Greta Thunberg, Luis Sepulveda, Amos Oz, Zygmunt Bauman, Allen Ginsberg, Gregory Corso, Hanna Schygulla, Lindsay Kemp, Ute Lemper, Daniel Ezralow, Alejandro Jodorowsky, Noa, Mikhail Baryshnikov, Frank O. Gehry, Robert Altman, Jean-Luc Godard, Madre Teresa e altri.
ITALIANS
I protagonsti dell’arte, della cultura e della società, eccellenze italiane tra Novecento e Duemila, fotografate come se fossero tutte rockstar, da Gianni Agnelli a Rita Levi Montalcini, Ennio Morricone, Nanni Moretti, Roberto Benigni, Umberto Eco, Michelangelo Antonioni, Dario Fo e Franca Rame, Bernardo Bertolucci, Carmelo Bene, Roberto Baggio, Ettore Sottsass, Renzo Piano, Carla Fracci, Vittorio Gassman, Lina Wertmuller, Monica Vitti, Gino Strada, Luciano Pavarotti, Sophia Loren, Giorgio Armani, Carla Fracci, Margherita Hack, Alda Merini, Marcello Mastroianni, Enzo Biagi, Miuccia Prada, Liliana Segre, Toni Servillo e molti altri.
IL SENTIMENTO DELLO SGUARDO. I FOTOGRAFI
I ritratti di alcuni grandi fotografi che hanno ispirato Harari, colti in primi piani che emergono dal buio, quasi a volerlo esorcizzare: tra gli altri, Duane Michals, Richard Avedon, Sebastiao Salgado, Helmut Newton, Paolo Pellegrin, Steve McCurry, Letizia Battaglia, Ferdinando Scianna, Nino Migliori, Gianni Berengo Gardin, Mario Giacomelli.
FOTOGRAFARE SENZA MACCHINA FOTOGRAFICA
Una passione parallela: la curatela di libri, l’editing di testi, documenti e immagini, il recupero e il restauro di archivi dimenticati, il progetto grafico come elemento essenziale del racconto. Libri come occasioni di incontri vecchi e nuovi. Così le biografie illustrate di Fabrizio De André, Fernanda Pivano, Mia Martini, Giorgio Gaber e Pier Paolo Pasolini, presentate con doppie pagine tratte dai libri e video proiezione con filmati inediti di lavorazione.
IN CERCA DI UN ALTROVE
Antidoti ai rituali della fotografia commerciale e ai ritratti di celebrità, le immagini di questa sezione sono schegge di reportage, ritratti, ricerche e sperimentazioni inedite, alla ricerca di nuovi linguaggi che puntino oltre la fotografia.
OCCHI DI MILANO
Durante il periodo di apertura della mostra, nell’ultima sala del percorso, verranno esposti in tempo reale i ritratti che Guido Harari avrà realizzato nella Caverna Magica, dando vita ad una sorta di “mostra nella mostra” che, una volta completata, rappresenterà idealmente gli sguardi della città. Chiunque che lo desideri, prenotandosi in anticipo sul sito www.cavernamagicaharari.com, potrà farsi ritrarre da Harari nel suo set fotografico, allestito nello spazio adiacente alla biglietteria e vedersi poi esposto nella sezione Occhi di Milano.
La “CAVERNA MAGICA” e il “RITRATTO SOSPESO”
All’interno della mostra sarà allestito uno speciale set fotografico, chiamato “Caverna magica”, in cui – in giorni stabiliti – i visitatori che lo desiderano (prenotandosi on line sul sito cavernamagicaharari.com), potranno farsi ritrarre da Harari. Il giorno stesso riceveranno una stampa Fine Art del proprio ritratto in formato 33x48cm, firmata da Harari, mentre una seconda copia dello stesso ritratto verrà esposta in tempo reale, e a rotazione, nella sala dedicata agli Occhi di Milano.
Inoltre, in concomitanza con la mostra milanese, Guido Harari lancia una nuova iniziativa: il “Ritratto sospeso” che prende il nome da quell’abitudine nota ormai in tutto il mondo, nata dalla tradizione napoletana, in cui l’avventore di un bar può lasciare in dono la consumazione di un caffè a beneficio di uno sconosciuto. Qualcosa di simile prenderà vita nella “Caverna magica”: i ritratti qui effettuati su prenotazione renderanno possibile, o meglio doneranno, una serie di ritratti sospesi ai milanesi meno fortunati di alcune strutture di assistenza, come la Casa dell’accoglienza “Enzo Jannacci”, l’Istituto dei Tumori e altre strutture di impegno sociale. Anche questi “ritratti sospesi” andranno ad aggiungersi al grande mosaico degli Occhi di Milano.
Guido Harari sarà nella “Caverna magica” già dal 1° novembre. La prenotazione dei ritratti con il collegato “ritratto sospeso” è disponibile sul sito cavernamagicaharari.com.
L’ARTISTA
Ispirato dai grandi fotografi di rock e jazz degli anni Cinquanta e Sessanta, Guido Harari si è
affermato nei primi Settanta come fotografo e giornalista musicale. Nel tempo ha esplorato e
approfondito anche il reportage, il ritratto istituzionale, la pubblicità e la moda, collaborando con le
maggiori testate italiane ed internazionali.
Numerose le copertine di dischi firmate per artisti internazionali come Kate Bush, David Crosby, Bob Dylan, B.B. King, Ute Lemper, Paul McCartney, Michael Nyman, Lou Reed, Simple Minds e Frank Zappa, oltre ai lavori per Dire Straits, Duran Duran, Peter Gabriel, Pat Metheny, Santana e altri ancora.
In Italia ha collaborato soprattutto con Claudio Baglioni, Andrea Bocelli, Angelo Branduardi, Vinicio Capossela, Paolo Conte, Pino Daniele, Fabrizio De André, Eugenio Finardi, Ligabue, Mia Martini, Gianna Nannini, PFM, Vasco Rossi, Zucchero e la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti.
Ha realizzato diverse mostre personali, tra cui Wall Of Sound presentata al Rockheim Museum, in Norvegia, alla Galleria nazionale dell’Umbria, a Perugia, e al Museo nazionale Rossini, a Pesaro. Harari è stato anche tra i curatori della grande mostra multimediale su Fabrizio De André, prodotta da Palazzo Ducale a Genova, della mostra Art Kane. Visionary per la Galleria civica di Modena e per Made in Cloister, a Napoli, e della mostra Pino Daniele Alive, sempre per Made in Colister, a Napoli.
Tra i suoi libri illustrati Fabrizio De André. E poi, il futuro (2001), The Beat Goes On (con Fernanda Pivano, 2004), Vasco! (2006), Fabrizio De André. Una goccia di splendore (2007), Fabrizio De André & PFM. Evaporati in una nuvola rock (con Franz Di Cioccio, 2008), Mia Martini. L’ultima occasione per vivere (con Menico Caroli, 2009), Gaber. L’illogica utopia (2010), Pier Paolo Pasolini. Bestemmia (2015), The Kate Inside (2016), Fabrizio De André. Sguardi randagi (2018), Remain In Light. 50 anni di fotografie e incontri (2022), Jannacci arrenditi! Fotoricordi di contrabbando (2023).
Nel 2011 ha aperto ad Alba, dove risiede da diversi anni, una galleria fotografica (Wall Of Sound Gallery) e una casa editrice di cataloghi e volumi in tiratura limitata (Wall Of Sound Editions), interamente dedicate all’immaginario della musica.
INFO
GUIDO HARARI. INCONTRI
50 anni di fotografie e racconti
Fino al 1° aprile 2024
FABBRICA DEL VAPORE, SPAZIO EX MESSINA
Milano