INSTALLATION VIEW THOMAS BAYRLE. FORM FORM SUPERFORM PINACOTECA AGNELLI TORINO, 2023 IMAGE COURTESY PINACOTECA AGNELLI, TORINO PH. CREDIT SEBASTIANO PELLION DI PERSANO

Pinacoteca Agnelli a Torino inaugura i nuovi progetti: Thomas Bayrle, Lucy McKenzie e nuove istallazioni alla Pista 500

Da venerdì 3 novembre 2023 a martedì 2 aprile 2024, Pinacoteca Agnelli presenta due nuove mostre nei suoi spazi espositivi interni: la mostra personale di Thomas Bayrle e il progetto dedicato a una nuova commissione di Lucy McKenzie.

Da venerdì 3 novembre 2023 inoltre, la Pista 500, progetto artistico di Pinacoteca Agnelli sull’iconica ex pista di collaudo delle automobili FIAT sul tetto del Lingotto, accoglie quattro nuove installazioni di Shirin Aliabadi, Thomas Bayrle, Julius von Bismarck e Alicja Kwade.

Infine, per il primo anno, Pinacoteca Agnelli presenta in collaborazione con Artissima il Premio Pista 500, che selezionerà una o un artista presente in fiera per la realizzazione di un’opera sul grande billboard della Pista 500, che verrà allestito nel novembre 2024.

Thomas Bayrle – Form Form SuperForm

La mostra Form Form SuperForm, a cura di Sarah Cosulich e Saim Demircan, propone un percorso retrospettivo non lineare attraverso temi chiave della pratica di Bayrle come il consumismo, la produzione in serie, il potere, l’economia e la fede, in stretta connessione con la sede dell’ex fabbrica FIAT del Lingotto che ospita il progetto.

Artista della generazione del dopoguerra in Germania, dagli anni Sessanta Thomas Bayrle osserva i processi di trasformazione della società evidenziando nelle sue opere il rapporto di interdipendenza tra azione individuale e collettività.

Form Form SuperForm si sviluppa al terzo piano di Pinacoteca Agnelli attraverso 9 sale che accolgono più di 90 opere. La mostra prende il titolo dalle sue celebri “superforme”, complessi pattern realizzati da Bayrle a partire dalla ripetizione di unità, di persone, prodotti o meccanismi, con cui negli anni Sessanta ha anticipato il linguaggio digitale del pixel. Attraverso di esse l’artista ha messo in relazione la religione con il consumismo, la fabbrica fordista con le chiese gotiche, il capitalismo con Mao Tse Tung, i processi del corpo umano con i pistoni dei motori, le autostrade con i flussi finanziari.

In una fascinazione che già dagli anni Settanta ha portato Bayrle a guardare alla Fiat come fonte d’ispirazione per il suo lavoro, l’ex fabbrica del Lingotto rappresenta oggi un luogo simbolico per accogliere la mostra Form Form SuperForm. Nello sguardo dell’artista, la modernità della fabbrica di automobili FIAT riecheggia con la costruzione di icone e desideri nella società del consumo, ma anche con le dinamiche produttive che dal dopoguerra hanno dato forma al mondo di oggi.

L’esposizione fa parte della produzione artistica di Pinacoteca, che comprende progetti monografici dedicati ad artiste e artisti contemporanei focalizzati su percorsi transtorici e multigenerazionali, in grado di aprire nuove letture della storia dell’arte in relazione alle pratiche artistiche contemporanee.

L’ARTISTA

Thomas Bayrle è nato nel 1937 a Berlino, vive e lavora a Francoforte. È stato professore di ruolo alla Städelschule di Francoforte dal 1975 al 2002. Il suo lavoro è stato esposto in alcune delle più importanti mostre internazionali, come documenta 3, 6 e 13 a Kassel, Germania (1964, 1977, 2012), 8° Biennale di Busan (2012), 6° e 8° Biennale di Gwangju (2006, 2010), 50° e 53° Biennale di Venezia (2003, 2009), 16° Biennale di Sydney (2008), Triennale di Tbilisi (2007), 4° Biennale di Berlino (2006), 2° Triennale di Guangzhou (2005). È stato protagonista di importanti mostre personali al MAK – Museo Austriaco di Arti Applicate / Arte Contemporanea, Vienna (2017); Institute of Contemporary Art, Miami (2016); Lenbachhaus, Monaco di Baviera (2016); Institut d’art contemporain, Villeurbanne / Rhône-Alpes, Francia (2014); WIELS, Bruxelles (2013); Madre – Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina, Napoli (2013); Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead, Regno Unito (2013); Museu d’Art Contemporani de Barcelona (2009); Musée d’art Moderne et Contemporain, Ginevra (2009); Museum Ludwig, Colonia (2008); Museum für Moderne Kunst, Francoforte (2006). Bayrle ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Cologne Art Prize (2000) e il Prix Arts Electronica, Linz (1995).

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Beyond The Collection. Lucy McKenzie e Antonio Canova. Vulcanizzato

Parte la terza edizione di Beyond the Collection, progetto dedicato alla rilettura della Collezione Permanente attraverso le tematiche della contemporaneità, con la mostra Vulcanizzato, nuova commissione di Lucy McKenzie (nata a Glasgow nel 1977, vive a Bruxelles) in dialogo con le opere di Antonio Canova (1757, Possagno –1822, Venezia), a cura di Lucrezia Calabrò Visconti.
Vulcanizzato prende le mosse dai due gessi di Antonio Canova presenti nella Collezione Permanente di Pinacoteca Agnelli, Danzatrice con dito al mento (1809-1814) e Danzatrice con mani sui fianchi (1811-1812), che interpretano il motivo iconografico delle danzatrici. Lucy McKenzie sceglie di presentare le due statue canoviane in dialogo con una serie di nuove opere scultoree e una grande tela, proponendo una riflessione sulla costruzione e trasformazione di modelli e simboli non solo nella statuaria classica, ma anche nella scultura decorativa e nei display commerciali. L’installazione di McKenzie osserva come l’ideale neoclassico di ordine e bellezza ricercato da Canova abbia attraversato le epoche per arrivare fino a oggi, visibile nel modo in cui il corpo viene rappresentato in ambiti disparati, che vanno dai monumenti pubblici ai manichini prodotti in serie, massima espressione scultorea dell’iper-capitalismo contemporaneo.

Il titolo del progetto, che ricorda l’immaginario infernale della cultura greca classica, si riferisce anche alla “vulcanizzazione”, una tipologia di lavorazione della gomma comune nelle industrie automobilistica e calzaturiera. Il titolo allude alla trasmigrazione di simboli e significati tra ambiti diversi, e al ruolo dei processi produttivi nella costruzione di mitologie collettive.

Beyond the Collection è il progetto volto a riattivare la Collezione Permanente del museo. Attraverso il coinvolgimento di artiste e artisti contemporanei o prestiti da altre prestigiose istituzioni, una delle opere della collezione diventa il punto focale di allestimenti inediti, pensati per rileggere il patrimonio storico attraverso le tematiche della contemporaneità. L’obiettivo è quello di stabilire relazioni in grado di riflettere sulle presenze così come sulle assenze della collezione, per far emergere figure dimenticate e sviluppare narrazioni che possano sfidare le letture tradizionali della storia dell’arte.

L’ARTISTA

Lucy McKenzie (nata a Glasgow nel 1977, vive a Bruxelles) è un’artista visiva le cui installazioni esplorano la pittura e il suo rapporto con lo stile, il valore e l’ideologia. Il suo lavoro è esposto a livello internazionale. Dal 2011 collabora con la stilista Beca Lipscombe per produrre collezioni di moda con il nome di Atelier E.B.
Tra le mostre più recenti: alla La Verrière, Brussels (2022); Geneva Biennale: Sculpture Garden, Geneva (2022); Tate Liverpool, Liverpool (2021); Temple Bar Gallery + Studios, Dublino (2021); Garage, Moscow (with Atelier E.B) (2020); Museum Brandhorst, Monaco (2020); Serpentine, London (with Atelier E.B) (2018); Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2017); Art Institute of Chicago, Chicago (2014); Stedelijk Museum, Amsterdam (2013).

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LA PISTA 500

In occasione della settimana dell’arte torinese e della trentesima edizione di Artissima, la Pista 500 si arricchisce di quattro spettacolari installazioni site-specific di Shirin Aliabadi (Iran, 1973–2018), Thomas Bayrle (Germania, 1937), Julius von Bismarck (Germania, 1983) e Alicja Kwade (Polonia, 1979). Le opere accompagnano quelle già presenti di VALIE EXPORT, Sylvie Fleury, Dominique Gonzalez-Foerster, Louise Lawler, Marco Giordano e SUPERFLEX.

Le quattro nuove opere si inseriscono all’interno del percorso espositivo della Pista 500 sul tetto del Lingotto attivando inaspettate prospettive con il contesto che le ospita. Shirin Aliabadi, presente con una fotografia in formato monumentale che andrà a occupare il billboard, è stata una fotografa e artista multidisciplinare che nel suo lavoro ha guardato alle espressioni di emancipazione e riscatto femminile delle nuove generazioni nel contesto sociale iraniano, fino al 2018, quando è mancata prematuramente. Thomas Bayrle, in stretto dialogo con la mostra personale negli spazi interni della Pinacoteca, presenterà sulla Pista 500 una grande scultura in loop: una “nuova pista” che si collega idealmente ai circuiti delle merci, delle autostrade, dei nastri trasportatori, della ripetizione seriale implicita in tanti processi della nostra società. Julius von Bismarck, la cui ricerca coinvolge media diversi e sconfina in campi come la fisica, la tecnologia e le scienze naturali, allestirà una spettacolare installazione sospesa nello spazio all’interno dell’iconica Rampa Sud, creando una visione surreale che si relaziona con l’architettura della ex fabbrica e le leggende che la ricordano. Il lavoro scultoreo di Alicja Kwade indaga le energie che regolano l’universo e il loro incontro e scontro con la percezione umana; l’artista presenterà un’opera dedicata alla misurazione del tempo, evocando il ruolo centrale che aveva nella fabbrica e nello spazio pubblico della città.

Il progetto sulla Pista 500, a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, si confronta con l’architettura della ex fabbrica FIAT, con la sua eredità e le sue storie, con il paesaggio circostante e con il contesto urbano. Gli interventi all’aperto abbracciano i diversi linguaggi della scultura: installazioni ambientali, opere luminose o sonore e progetti di cinema espanso.
Le opere accompagnano visitatrici e visitatori in una poetica esplorazione lungo la circolarità della pista, che da circuito chiuso si fa giardino aperto.

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IL PREMIO PISTA 500

Nasce quest’anno, in collaborazione con Artissima, il Premio Pista 500. Una giuria internazionale selezionerà una o un artista presente all’edizione 2023 della fiera che avrà la possibilità di realizzare un’opera inedita per il billboard sulla Pista 500, il monumentale cartellone che ospita fotografie, immagini e altri interventi visivi. L’opera dell’artista verrà poi presentata in occasione di Artissima 2024. La giuria è composta da Sarah Cosulich, direttrice Pinacoteca Agnelli, Lucrezia Calabrò Visconti, capo curatrice Pinacoteca Agnelli, Elena Filipovic, direttrice Kunstmuseum Basel, e Michelle Cotton, head of Artistic Programmes & content, MUDAM, Lussemburgo.

INFO

Thomas Bayrle. Form Form SuperForm
A cura di Sarah Cosulich e Saim Demircan

Lucy McKenzie e Antonio Canova. Vulcanizzato
A cura di Lucrezia Calabrò Visconti

3 novembre 2023 – 2 aprile 2024

Nuove installazioni sulla Pista 500 dal 3 novembre 2023
Shirin Aliabadi, Thomas Bayrle, Julius von Bismarck, Alicja Kwade

Nuovo progetto
Il Premio Pista 500 in collaborazione con Artissima

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