Antarctic Resolution Image courtesy of UNLESS ©️ Delfino Sisto Legnani

ANTARCTIC RESOLUTION un progetto multidisciplinare realizzato dai maggiori esperti mondiali sull’Antartide

Con una superficie pari al 10% delle terre emerse del nostro pianeta, l’Antartide – il continente ‘scoperto’ solo dopo la rivoluzione industriale – è un Bene Comune dell’Umanità del quale non abbiamo preso la doverosa coscienza.

Lontano dall’essere un paesaggio incontaminato, l’Antartide è un territorio conteso, ricco di risorse naturali che potrebbero rivelarsi indispensabili in un mondo che conosce un sempre più rapido accrescimento della popolazione. Gli strati di ghiaccio che si sono accumulati sul suo suolo roccioso – creando una riserva di acqua dolce pari al 70% di quella disponibile nel nostro pianeta – non sono ‘solo’ una sorta di archivio planetario che conserva dati scientifici cruciali per informare improrogabili politiche ambientali, ma sono anche una riserva d’acqua dolce – cioè un elemento prezioso per la sopravvivenza della umanità – che se si dovesse sciogliere a causa dal riscaldamento globale antropogenico indurrebbe un innalzamento del livello dei mari che sommergerebbe le aree costiere di tutti gli altri continenti.

Alla vigilia del 200° anniversario del primo avvistamento dell’Antartide, Giulia Foscari / UNLESS ha invitato oltre 200 specialisti in diversi ambiti disciplinari – dell’architettura, biologia, chimica, scienze del clima, ingegneria, geografia, storia, diritto, letteratura, logistica, medicina, fisica, scienze politiche, sociologia, tecnologia e arti visive – ad unire le loro forze per condurre una ricerca interdisciplinare sull’Antartide per quanto possibile esaustiva e svelare la complessità delle forze naturali e politiche che agiscono su questi 26 quadrilioni di tonnellate di ghiaccio.

Antarctic Resolution rifiuta la visione pixelata dell’Antartide offerta da società di Big Data e promuove l’elaborazione di un’immagine ad alta risoluzione della realtà complessa del continente, del suo ineguagliabile potenziale scientifico, della sua importanza sullo scenario geopolitico mondiale, della sua governance, e delle forme di insediamento antropico che si sono finora sperimentate per consentire una presenza umana in un territorio altrimenti invivibile. Volendo mobilitare le generazioni future a intraprendere senza indugio una risoluzione Antartica, la ricerca rivela altresì che nel nostro ‘settimo continente’ agisce una rete nascosta di crescenti interessi economici e strategici, nonché di tensioni e rivalità internazionali avvolte nell’oscurità, come nell’oscurità è avvolto il continente per sei mesi all’anno.

Antarctic Resolution, è esposto per la prima volta alla 17. Mostra Internazionale di Architettura, “How will we live together?”, curata da Hashim Sarkis, preside della School of Architecture and Planning del Massachusetts Institute of Technology (MIT).

Esposta nel Padiglione Centrale dei Giardini della Biennale, la ricerca – che prelude ad una pubblicazione a stampa curata da Giulia Foscari / UNLESS che verrà rilasciata per l’occasione – è esposta insieme ai singolarissimi ‘occhiali’ indossati dal Capitano Scott durante il suo attraversamento dell’Antartide, e all’Antarctic Suit, una tuta tecnologicamente all’avanguardia concepita dalla D-Air Lab per consentire il massimo della sopravvivenza umana nel deserto bianco. La chiamata ad un’azione collettiva è amplificata dall’allarmante paesaggio sonoro prodotto da un’installazione di Arcangelo Sassolino, 250 volte al secondo, sviluppata in collaborazione con UNLESS e con il glaciologo David Vaughan (scienziato capo progetto dell’International Thwaites Glacier Collaboration) che denuncia l’accelerato assottigliamento della criosfera e il progressivo innalzamento del livello del mare.

Imparando dallo spirito di cooperazione antartico, in cui l’istinto di sopravvivenza unisce persone di cultura e specializzazioni divergenti, UNLESS propone, con Antarctic Resolution, di avviare la costruzione di una piattaforma in cui cittadini planetari – indipendentemente dalla loro nazione – si impegnano in uno sforzo concorde e unanime per programmare il futuro dell’Antartide e, a sua volta, del nostro pianeta.

Antarctic Resolution è la prima pubblicazione sull’Antartide che cerca di offrire un’immagine ad alta risoluzione multidisciplinare del nostro settimo continente. Curato da Giulia Foscari / UNLESS, e scritto da 150 tra i massimi esperti polari, il volume presenta la ricerca collettiva sotto forma di testi d’autore, saggi fotografici e visualizzazioni grafiche. Articolato in tre sezioni principali – incentrate sulla geopolitica, scienza e architettura – la pubblicazione include il primo censimento delle architetture antartiche, concepito come un archivio open access che favorisce la riduzione dell’impronta antropica sul continente.

INFO

Titolo: Antarctic Resolution
Espositore: Giulia Foscari / UNLESS
Luogo: 17. Mostra Internazionale di Architettura, Padiglione Centrale della Biennale (Venezia, Italia)
In collaborazione con:
Arcangelo Sassolino (Italia, 1967);
D-Air Lab, Dainese (Italia, 1972);
David Vaughan (British Antarctic Survey, Regno Unito, fondata nel 1962);
Lars Müller Publishers (Svizzera, 1983);
Scott Polar Research Institute (Regno Unito, 1920);
The Polar Lab (Argentina, Brasile, Cile, Hong Kong, Regno Unito, 2018).

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