Monica De Cardenas di Milano annuncia una personale di Barbara Probst dedicata al mondo della moda.
Ogni opera dell’artista tedesca è composta da un gruppo di fotografie che appaiono misteriosamente connesse, senza tuttavia svelare subito il loro segreto. Solo in seguito scopriamo che ritraggono lo stesso soggetto inquadrato da punti di vista diversi. Con l’aiuto di un telecomando, Probst fa scattare simultaneamente più macchine fotografiche orientate verso la medesima scena: ciascuna registra una realtà differente, rivelando la relatività di ogni singola prospettiva. L’istante si frammenta, si dilata e si sviluppa come un racconto davanti ai
nostri occhi. Questa suddivisione dell’attimo in una serie di scatti diventa il mezzo per indagare le tante ambiguità dell’immagine fotografica. Probst lo utilizza anche per esplorare le convenzioni e i generi, come il reportage e la sorveglianza, il ritratto, lo still life e la fotografia di moda.
La mostra inizia con un trittico in cui alcune modelle in abiti Versace puntano le loro macchine fotografiche su un uomo nudo. Ognuna con il proprio obiettivo, telecomandato da Probst, scatta una delle immagini che vediamo. Attraverso questa inversione di ruoli, l’artista approfondisce importanti riflessioni su temi di gender, sull’idea di autorialità e di controllo. Nel 2018, in occasione di un editoriale realizzato per la rivista Wallpaper*, Probst ha creato sei dittici scattati durante l’arco di una giornata in una strada di New York. Ogni coppia di
immagini ritrae una modella in abiti appariscenti tra i passanti, ripresa simultaneamente dalla strada e dall’alto. Lo spostamento delle ombre scandisce la progressione del tempo, e il contesto urbano sembra riferirsi al lavoro di artisti concettuali degli anni ’60 e ’70.
La mostra prosegue con un lavoro commissionato da Vogue Italia nel 2017. Per questo speciale Probst ha ideato una serie di primi piani delle celebri gemelle Lia e Odette Pavlova, pressoché identiche, i cui volti vengono trasformati dai truccatori in piccoli dipinti. Lo scarto tra i loro ritratti è minimo e il nostro sguardo è costretto ad oscillare tra questi due punti di vista. La stanza finale interrompe il rigoroso ordine compositivo delle precedenti con sette fotografie che sembrano fluttuare sulla parete. Alla distribuzione spaziale apparentemente casuale, si contrappone una scena composta al dettaglio in cui alcune modelle posano algide
nell’iconica Glass House di Philip Johnson.
L’ARTISTA
Barbara Probst, nata a Monaco di Baviera nel 1964, ha studiato scultura e in seguito fotografia
all’Accademia di Düsseldorf. Attualmente vive e lavora tra New York e Monaco. Il suo lavoro è
stato presentato al MoMA di New York nel 2006 nell’ambito della mostra “New Photography”
e in numerose mostre personali, tra cui: Kunsthalle Nuremberg (2021); Le Bal, Parigi (2019);
Centre Pasquart, Bienne (2014); Rudolfinum, Praga (2014); National Museum of Photography,
Copenhagen (2013); Oldenburger Kunstverein (2009) e Museum of Contemporary
Photography, Chicago (2007). Le sue opere sono presenti in collezioni di importanti musei,
tra i quali MoMa e Whitney Museum, New York; Los Angeles County Museum of Art; Centre
Pompidou, Parigi.
INFO
Barbara Probst
FASHION
Inaugurazione Giovedì 13 maggio 2021 – ore 18
In mostra dal 14.05.2021 al 30.07.2021
www.monicadecardenas.com
Galleria Monica De Cardenas
Via Francesco Viganò 4
20124 Milano
www.monicadecardenas.com