Sabato 16 settembre apre da Ghiggini 1882 a Varese la mostra “XILOMORFI”, un progetto in cui sono protagoniste le opere di Enzo Capozza e Maria Rita Fedeli.
Un percorso alla scoperta delle forme, delle essenze e dei colori che caratterizzano l’universo della coppia di artisti viggiutesi, arricchito da installazioni dal forte impatto visivo quali “Sciamano”, presente all’interno dello spazio espositivo, e “Finger of Goddess”, collocata invece all’esterno, affacciata su Via Albuzzi.
In mostra non solo sculture, ma anche opere su carta. La scultura lignea di Capozza e Fedeli è viva e, come afferma il critico d’arte Claudio Cerritelli
…la loro è una sperimentazione di energie ancestrali, potenzialità primordiali, fervori della materia sentita come essenza vitale”.
GLI ARTISTI
ENZO CAPOZZA e MARIA RITA FEDELI entrambi del 1973, si diplomano al Liceo Artistico A. Frattini di Varese e all’Accademia di Brera a Milano, conseguono la specializzazione in lavorazione artistica dei metalli al centro
T.A.M. di Arnaldo Pomodoro con Eliseo Mattiacci. Partecipano a mostre, premi nazionali e internazionali,
simposi di scultura e realizzano installazioni in spazi urbani ed extraurbani in Italia e all’estero. Le loro opere sono presenti in collezioni private e pubbliche.
Il legno, materia viva, con la sua storia e le sue potenzialità, ci ha sempre affascinato ed attratto in maniera quasi ancestrale e viscerale. Il legno diventa il mezzo espressivo per concretizzare il nostro immaginario in forme plastiche.
C’è una componente di rispetto quando lavoriamo e “scarnifichiamo” la materia. Tagliare il legno è come incidere la carne, la fibra del legno è la “carne” della pianta. Le nostre sculture nascono da una fase progettuale di ricerca, dove attraverso disegni preparatori e schizzi visualizziamo idee e potenzialità costruttive. Per realizzare le nostre opere utilizziamo la sega elettrica, come una “matita”. Il reiterare dei segni prodotti sulla superficie del legno, si protrae fino a giungere alla forma desiderata, creando una texture ruvida e sfaccettata. Il colore diventa complementare alla forma e viceversa.L’uso delle aniline o degli acrilici crea una nuova epidermide vibrante e ne accentua la trasmutazione.
Per noi l’arte è continua sperimentazione, ricerca di nuove possibilità percettive, risveglio di suggestioni primordiali e creazione di nuove opportunità sensoriali”.
INFO
ENZO CAPOZZA
RITA FEDELI
“XILOMORFI”
inaugurazione: sabato 16 febbraio, ore 17.30
visitabile fino al 7 ottobre 2023
da mercoledì a sabato 10-12.30; 16-19
ingresso libero