TESORI DANTESCHI A PIACENZA. Il Landiano 190, frammenti, incunaboli e cinquecentine

Fino al 31 gennaio 2022, Palazzo Farnese di Piacenza ospita la mostra “Tesori danteschi a Piacenza: il Landiano 190, frammenti, incunaboli e cinquecentine”.

La tappa piacentina del percorso espositivo “Dante e la Divina Commedia in Emilia Romagna” che si propone di valorizzare le testimonianze dantesche, conservate negli archivi e nelle biblioteche della regione, in occasione del settimo centenario della morte del Sommo Poeta.

La rassegna, promossa dal Comune di Piacenza, dalla Biblioteca Passerini-Landi, in collaborazione con i Musei Civici di Palazzo Farnese, ruota attorno al Codice Landiano 190 (1336), già considerato l’antiquissimus, cioè il manoscritto più antico di data certa della Commedia di Dante.

Di quest’opera sono illustrate le vicende e le specificità che ne fanno un pezzo documentario di grande valore. La sua fama gli deriva dalla data 1336 che il copista annota diligentemente in fine insieme con il proprio nome, Antonio da Fermo, e con quello del committente, Beccario Beccaria, all’epoca podestà di Genova.

All’interno della mostra si trovano 4 edizioni del Quattrocento e 9 del Cinquecento, conservate alla Biblioteca Passerini-Landi.

Grazie a questi incunaboli e cinquecentine è possibile ripercorrere le fasi della diffusione della Commedia, ai quali si aggiungono frammenti di manoscritti che tramandano brevi brani della Commedia, talora accompagnati da commenti, recuperati dalla legatura di altri volumi o dalla coperta di documenti d’archivio.

L’esposizione offre al visitatore anche un percorso più prettamente didattico e iconografico, con spunti relativi alla storia di Dante e della Commedia e al suo influsso nella tradizione letteraria e artistica.

INFO

TESORI DANTESCHI A PIACENZA
Il Landiano 190, frammenti, incunaboli e cinquecentine
Piacenza, Palazzo Farnese, Spazio Mostre (piazza Cittadella, 29)
Fino al 31 gennaio 2022

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