Galleria Continua presenta per la prima volta nei suoi spazi espositivi di San Gimignano una mostra personale dell’artista cubana Susana Pilar.
Il suo lavoro si concentra sul corpo, sul genere, sulla razza e sulle questioni sociali, attribuendo un peso fondamentale alla ricerca del suo patrimonio africano e delle sue origini. Il titolo della mostra, “Empatía”, è una dichiarazione aperta: con questo progetto l’artista esprime la sua volontà di identificarsi con gli altri e di permettere a ciascuno di condividere con reciprocità i propri sentimenti.
Tutte le opere di “Empatía” sono connesse alla pratica performativa e partecipativa di Susana Pilar.
Un insieme di figure di origami nere sono sparse nello spazio espositivo, risultato di una delle performance più provocatorie che l’artista ha realizzato negli ultimi anni: “Black Stories”. Nata da una ricerca porta avanti con l’ausilio di alcuni componenti della famiglia ultra novantenni – grazie ai quali riscopre il suo patrimonio africano, gli antenati congolesi e sierraleonesi – la performance ha luogo per la prima volta in Belgio ed affronta la storica relazione di schiavitù tra questo paese e la Repubblica del Congo. La perfomarce viene realizzata una seconda volta in Senegal, dove molti degli antenati dell’artista furono separati, divisi, schiavizzati e inviati contro la loro volontà attraverso ‘la porta del non ritorno’ nel continente americano. Durante la performance, che ha una durata di circa tre ore, Susana Pilar si concentra sulla realizzazione di origami usando solo i piedi, mentre le mani restano in una posa inutile. L’azione è legata al fatto che molte persone in Congo, durante il periodo di colonizzazione belga, subivano come punizione la mutilazione delle mani. La performance è un appello alle ex colonie affinché rivedano la loro storia e indaghino seriamente su ciò che è accaduto in passato, come segno importante di rispetto.
IL WALL
Negli spazi della galleria Susana ha fatto installare “Wall of all together”, due grandi tele bianche dove Susana Pilar invita i visitatori a scrivere una parola che definisca la loro migliore virtù nei confronti delle altre persone. L’atto diventa un momento di riflessione individuale, di riconoscimento di sé nel rapporto con gli altri.
LA PERFORMACE
In occasione dell’apertura della mostra l’artista ha messo in scena una performance introspettiva durante la quale con una fionda fatta da un perizoma ha scagliato al pubblico presente messaggi scritti in pallottole di carta che costudiva nelle sue parti intime. Una concettualizzazione rispetto alla mercificazione dell’intimità e la sua contrapposizione con i messaggi
LA MOSTRA
La mostra include “Intercontinental Drawing”, un gruppo di fotografie della performance realizzata nel 2017 da Susana Pilar a Venezia in occasione della Biennale d’Arte. L’azione riafferma ancora una volta il tema dell’eredità. L’artista utilizza la barca come simbolo dei suoi antenati cinesi e africani che, a bordo di barche, furono trasportati di forza a Cuba. Percependo sé stessa come il risultato di questo movimento, Pilar trascina metaforicamente una barca.
L’ARTISTA
Susana Pilar Delahante Matienzo è nata a L’Avana, Cuba, nel 1984. Attualmente vive e lavora in Olanda. Ha studiato presso la Scuola Elementare José Antonio Díaz Peláez, all’Accademia di San Alejandro e si è laureata nel 2008 presso l’Istituto Superiore di Arte de L’Avana, Cuba. Dal 2011 al 2013, ha completato gli studi post-laurea presso l’HfG | Università di Arti e Design di Karlsruhe, in Germania, con il finanziamento del DAAD. Ha ottenuto residenze per artisti e premi, tra questi: CAD+SR RESEARCH in Italia e in Kenya (2019-2020); CIFO Grants & Commissions Program Award, Miami, USA (2019); AIR della Fondazione Macc, Calasetta, Italia; AIR presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna, Austria (2017); AIR Dance Hall Fire Hall, Calgary, Canada (2016); AIR Skövde, Skövde, Svezia (2016); Apexart Fellowship, New York, USA (2016); Premio Maretti (condiviso) (2014); MAP Residency presso ARTEZ, Enschede, Paesi Bassi, (2010-2011); Villa Waldberta a Monaco di Baviera, Germania (2010); Centro d’Arte Darling Foundry a Montreal, Canada (2009).
Il suo lavoro è stato esposto nelle seguenti biennali ed eventi artistici internazionali: Biennale di Berlino (2022), 14a Biennale di Dakar, Senegal (2022); Biennale di Lubumbashi, Repubblica Democratica del Congo (2019); 12a e 13a Biennale de L’Avana (2015, 2019); 13a Biennale delle Arti Mediali, Centro Nacional de Arte Contemporáneo Cerrillos, Santiago del Cile (2017); Biennale dei Nuovi Talenti 2016, Colonia, Germania; Padiglione Cubano alla Biennale di Venezia (2015); Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea (BIAC), Martinica (2013); IV Biennale deformes de performance, Cile (2012); III Biennale Arts Actuels Réunion, Isola della Riunione, Francia (2011); Mostra Internazionale di Fotografia, Festival Mondiale delle Arti e Culture Nere, Dakar, Senegal (2010); 7a Biennale di Gwangju, Corea del Sud (2008).
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INFO
SUSANA PILAR
‘EMPATÍA’
Fino al 31/03/2024
GALLERIA CONTINUA – SAN GIMIGNANO