Segnale /portale la nuova scultura di Ugo La Pietra per il parco di Brufa

Un nuovo importante tassello si inserisce nella lunga storia del Parco di Sculture di Brufa, fondato nel 1987 e arricchitosi fino ad oggi dei lavori dei maggiori scultori italiani e stranieri.

Tra le dolci colline umbre in un fazzoletto di terra a metà tra Perugia ed Assisi affiorano infatti monumentali sculture di Eliseo Mattiacci, Beverly Pepper, Hideyoshi Nagasawa, Valeriano Trubbiani, Nino Caruso, Mauro Staccioli, Bruno Liberatore, Loreno Sguanci e tanti alti. Un progetto culturale condotto con passione e serietà, che quest’anno, grazie alla sinergia tra la locale Pro Loco e il Comune di Torgiano, ha portato alla vincita del bando PAC, (Piano Arte Contemporanea), promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che ha finanziato l’istallazione dell’opera: Segnale/Portale Architettura/Natura di Ugo La Pietra. Un progetto curato dal sottoscritto e che ha visto coinvolti gli artigiani Baiocco Rolando per le colonne in travertino e Alessandro Rametta per la realizzazione di poetici tralci in ferro.

PARCO DELLE SCULTURE

Con questa nuova opera il parco di sculture di Brufa si candida infatti come primo e unico spazio museale in Umbria ad ospitare nella propria collezione una scultura ambientale di Ugo La Pietra. Un primato non da poco se si considera che cosa rappresenta nella storia della scultura italiana ed europea il lavoro di rapporto ambientale condotto da decenni dall’artista, che con l’opera SEGNALE / PORTALE – Architettura/Natura riprende un tema che ha indagato sin dalla fine degli anni sessanta quando gli artisti, o meglio come si diceva allora, gli operatori culturali, si interrogano sull’ambiente in rapporto all’arte e la società. Da quel momento La Pietra è tra i più autorevoli interpreti di una stagione irripetibile, in cui l’arte si esteriorizza, talvolta si dissolve o si esplicita in pura progettualità, diventando strumento di incontro tra le persone e i luoghi.

Tra le molte sperimentazioni di quegli anni, La Pietra elabora infatti una serie di “segnali” nel tentativo di identificare e rendere “abitabili” i luoghi, proponendo diverse modalità per viverli. La scultura SEGNALE / PORTALE – Architettura/Natura si inserisce su quel filone di ricerca e, oltre che segnalare la porta d’ingresso verso il parco di sculture di Brufa, rievoca la tradizione del territorio.

L’idea elaborata dal maestro è stata quella di racchiudere in una sola installazione ambientale più indicazioni, costruendo una scultura capace di dialogare con il contesto naturale e antropizzato dello spazio, delegando all’opera la responsabilità di narrare l’identità del luogo sia attraverso la scelta della pietra locale, il travertino, che con la scalpellatura alla base che suggerisce il passaggio dal lavoro estrattivo che per decenni ha caratterizzato le cave prossime al Monte Subasio, verso il quale il versante ad est del piccolo borgo di Brufa si affaccia.

Mentre il resto della colonna, che salendo va definendosi in modo più geometrico, esprime la sapienza della lavorazione artigianale che in questi luoghi si è protratta per secoli e ne ha rappresentato l’espressione primaria del Genius loci contribuendo anche a definire le forme e le strutture dei luoghi più identitari per la comunità. Infine, l’elemento in ferro che sovrasta le due colonne intrecciandosi è un chiaro omaggio alla produzione agricola, in particolare delle viti che tra Torgiano e Brufa è particolarmente fiorente e che insieme agli ulivi hanno ormai definito l’antropizzazione di un nuovo ambiente, quello che oggi ci appare in tutta la sua forza in queste colline dolci dell’Umbria centrale. Una scultura, dunque, che sa sintetizzare in pochi, ma ricercati elementi, la natura stessa del luogo e che con questo avvia un dialogo fatto di rimandi storici, punti fissi del presente, aprendo al contempo una porta verso un orizzonte futuro.

INFO

Ugo La Pietra
SEGNALE/PORTALE
Architettura/Natura
Brufa, Parco delle sculture

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