Quarta Civitas” - Omar Hassan

Nuvola Lavazza compie 5 anni e inaugura la mostra “Quarta Civitas” dell’artista Omar Hassan

Nuvola Lavazza, il complesso architettonico firmato da Cino Zucchi, sede del Gruppo Lavazza, compie 5 anni e in occasione di questo anniversario ospita la mostra “Quarta Civitas” dell’artista Omar Hassan.

L’esposizione di Hassan presenta cinque opere che riflettono il suo personale percorso creativo ed artistico attraversato da una vibrante proiezione verso il futuro che si manifesta con una potente carica espressiva.

Festeggiare oggi Nuvola Lavazza vuol dire riconoscere e confermare l’ambizione di un progetto che, a partire dalla sua ideazione oltre dieci anni fa, ha espresso la volontà visionaria di essere molte cose insieme: certamente un luogo capace di ispirare e diffondere bellezza per chi lo vive, ma anche la manifestazione fisica dei valori dell’azienda. “Awakening a better world every morning” è il purpose del Gruppo di cui il progetto di Nuvola ne è una sua realizzazione concreta, tangibile che ha puntato alla rigenerazione del quartiere Aurora restituendolo alle persone e alla comunità con un impatto positivo.

Ed è proprio per il suo lavoro che pone l’attenzione sul territorio e sulla possibilità di riscatto delle periferie, che l’azienda ha trovato in Omar Hassan un’affinità valoriale. “Mappa di Torino, Quartieri” l’opera al centro dell’esposizione, che l’artista ha realizzato per il Gruppo Lavazza, contiene la cifra essenziale di Hassan che concepisce le Mappe – Milano, Berlino, Napoli, Palermo e ora Torino – come dispositivi culturali per incrociare sguardi e vissuti, rinsaldando il legame tra arte e luogo, individuo e collettività.

La storia del Gruppo Lavazza si è sviluppata in quest’area e a Torino ha sempre tenuto salde le radici che l’hanno condotta in un percorso di sviluppo internazionale. In questa tensione di crescita l’azienda ha mantenuto vivo il dialogo con il territorio, attivando progetti di community engagement. Nuvola Lavazza è uno spazio dinamico e proattivo concepito come architettura sociale, è un ecosistema complesso che si articola in una pluralità di espressioni: un’area aperta alla condivisione su cui affacciano gli uffici dell’azienda, il Museo Lavazza, la Piazza Verde all’esterno di Nuvola, che collega la sede al ristorante Condividere, al Bistrot e alla Centrale, spazio destinato agli eventi in cui bellezza, cultura e nuove idee si incontrano per stimolare un continuo e vivace dibattito.

“La storia del Gruppo Lavazza si è sviluppata in questa area e con il lavoro di Omar Hassan desideriamo offrire il nostro tributo al quartiere Aurora, alla sua ricchezza e diversità di cui Nuvola fa parte quale elemento aggregatore che mette in dialogo il quartiere e le persone: una presenza capillare e articolata che da Torino si estende in tutto il mondo” – sottolinea Alessandra Bianco – Corporate Communication Director & Lavazza Eventi Sole Director del Gruppo. “In questi 5 anni Nuvola Lavazza ha accolto nel suo Museo più di 250.000 visitatori e ospitato più di 370 eventi nella Centrale coinvolgendo oltre 150.000 persone. Anche nel periodo difficile dell’emergenza sanitaria, Nuvola Lavazza ha saputo dare un’espressione concreta alla sua vocazione, mettendo a disposizione della comunità e della città intera gli spazi della Centrale per ospitare un hub vaccinale. Nuvola oggi compie 5 anni ed è un’occasione per ricordare che è molto più della sede dell’azienda a Torino: è un simbolo globale di apertura e inclusione, dove le persone si incontrano per produrre e condividere idee, per confrontarsi e comunicare con il mondo, tracciando le prospettive del prossimo futuro”.

Omar Hassan: “Finalmente la presentazione della Mappa di Torino che pone al suo interno la zona di Aurora, evidenziata in quanto simbolo del tentativo di ripartenza attraverso l’Arte e la Cultura. È per me un onore vedere le mie opere esposte nella Nuvola Lavazza e ringrazio questa azienda che ha scelto di sostenere l’arte e la cultura, sul territorio e a livello internazionale. Sono felice di esporre in una città come Torino, simbolo dell’arte moderna e già da molto tempo anche dell’arte contemporanea.”

L’ARTISTA

Omar Hassan (Milano, 1987), madre italiana e padre egiziano, cresce in mezzo a due differenti culture e questo fa nascere in lui una profonda curiosità verso il nuovo, il diverso e il mondo esterno.
È un artista diplomatosi presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera Milano nel corso di Pittura presieduto da Alberto Garutti, noto esponente dell’arte contemporanea italiana.
L’influenza concettuale respirata durante gli studi in Accademia ha segnato il modus operandi dell’artista nella gestazione di ogni progetto: l’idea, il pensiero, il concetto è alla base di ogni gesto artistico. Il risultato di questo processo: l’opera deve sempre essere caratterizzata da una autonomia estetica e da un inconscio dell’artista che si genera naturalmente nel corso dell’esecuzione.
Ossessionato e incantato dai gesti pittorici di sintesi dei grandi maestri come Fontana, Pollock e Manzoni, anche l’artista pone alla base della sua ricerca gesti pittorici di sintesi, in grado di racchiudere e raccontare un’intera filosofia, un’intera cultura o un nuovo concetto. È così che uno spruzzo spray, il primo vero respiro della bomboletta, ingloba il significante dell’intera cultura Street Art, nasce la serie intitolata “Injections” (tra le opere più celebri, la 256 copertina de La Lettura del Corriere della Sera) e la serie “Lights” dove l’artista si impegna a dipingere Luce su tela.
Questi gesti Omar li ha portati anche nei suoi dialoghi tra pittura e scultura, nella Mostra istituzionale alla Chiesetta della Misericordia di Venezia, durante la 54° Biennale d’Arte. Le sculture si mimetizzavano con i quadri, ma anche con lo spazio, perché l’artista ama lavorare e creare opere site specific, mescolandole e seguendo l’essenza originale dello spazio. “Breaking Through” è un’altra serie legata alla sintesi del gesto; il pugno si carica di tutte le valenze di una disciplina in un solo segno: “I’m not punching to destroy, I’m creating”. La boxe, la Nobile Arte viene così celebrata in una serie di 121 di grandi tele (nella versione su fondo bianco e nero) tutti pezzi unici: 121 per ogni serie. 121 è il numero di round disputati dall’artista durante la sua carriera pugilistica.
L’artista ha voluto valorizzare l’aspetto concettuale di questo sport: “Il pugilato è la metafora di vita per eccellenza, ognuno di noi ha le sue croci e deve combattere, se cadiamo a terra bisogna rialzarsi, abbiamo delle pause, in un angolo, ma poi siamo costretti a tornare a combattere, ognuno di noi è il pugile della propria esperienza”.

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INFO

“Quarta Civitas” – Omar Hassan
Nuvola Lavazza
Il Museo Lavazza sarò gratuito e aperto fino alle ore 24.
Per prenotarsi al Museo e agli altri eventi della giornata www.lavazza-experience.it, fino ad esaurimento posti. 

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