“Like true” se la galleria si reinterpreta nel segno di studio d’artista da Amy-d Arte Spazio a Milano

EconomArt di Amy-d Arte Spazio presenta “LIKE TRUE”, che inaugura la stagione autunnale della galleria di ricerca milanese.

L’esposizione “Like true “si configura come un work in progress di confronto e messa in connessione tra Alessio Barchitta (1991) e Lena Shaposhikova (1990), due artisti che la galleria segue da anni, in cui l’habitat e la materia come processo, saranno i veri codici identitari, ridotti all’essenziale, in una prospettiva inter specie della dialettica nell’arte contemporanea.

Un’occasione per conoscere gli artisti non solo attraverso le opere, ma anche attraverso il loro ambiente di lavoro come spazio personale in senso concreto con la presenza di opere fin qui non esposte o meno viste.
L’idea di creare all’interno di Amy-d Arte Spazio due studi d’artista è elettrizzante e travolgente; il punto di partenza è stato lo -spazio- inteso come luogo fisico e psicologico, l’essenzialità, in un’ottica di ecologia mentale e la luce.
Gli studi originari dei due artisti sono per Alessio Barchitta a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) e per Lena Shaposhikova a Firenze.

Il titolo del progetto espositivo “Like true “rimanda al tentativo teutonico e vero-simile, della ricostruzione come messa in scena in una pièce teatrale.

GLI ARTISTI

Alessio Barchitta
Il suo lavoro si sviluppa attraverso l’utilizzo di linguaggi differenti, prediligendo la scultura e l’installazione site-specific. La ricerca intende analizzare quei processi e quei comportamenti che intercorrono tra l’uomo (nella sua più fragile dimensione del contemporaneo) e il paesaggio circostante, spesso intersecando la sfera privata, (attraverso l’utilizzo e riuso di oggetti di uso quotidiano e il loro design), con quella pubblica (con particolare interesse per l’architettura e il suo tessuto urbano). Le diverse strategie di rappresentazione avvengono mediante azioni che vanno a disarticolare e ri-significare gli spazi con cui è chiamato a confrontarsi, come nel caso di “ Kick me “ del 2019, con opere dall’estetica apparentemente disimpegnata, che mirano ad analizzarne gli aspetti politici e sociali, collocandosi all’interno di un’estetica volta a suggerire nuovi sistemi spaziali e concettuali.

Lena Shaposhikova
La sua identità come artista è strettamente legata al tema della pittura, come strumento espressivo e narrativo, talvolta proprio come oggetto della pittura stessa che risulta essere traccia di una performance, di un fare che ha a che fare col corpo, con la mente e con la visione, nella direzione dell’assumere piena coscienza nel fare immagine. Essere artisti vuol dire farsi filtro del mondo e esserlo oggi vuol dire affermare il principio di un’identità liquida, radicata nella storia, vittima e carnefice del presente. Il problema della visione bulimica e quindi dell’approccio consumistico alle immagini è uno degli argomenti più affrontati. Tecnicamente si muove tra la pittura ad olio, acrilico ed acquerello, talvolta passa dal pennello all’aerografo cercando innesti linguistici. Spesso trasforma il suo studio per realizzare supporti sagomati per pitture più performanti ed installative.

INFO

Like true
se la galleria si reinterpreta nel segno di studio d’artista
Dal 7 settembre al 1 Ottobre
Inaugurazione 7 settembre ore 18
Amy-d Arte Spazio
Via Lovanio, 6
Milano


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