I pensieri sul futuro possono essere uno degli aspetti più spaventosi delle nostre vite. Si presenta così il progetto “In-Between” proposto, fino al 12 gennaio, da Espinasse31 a Milano.
Due mostre indipendenti, fortemente correlate per significato ma diverse nelle modalità di comunicazione con il pubblico.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Il percorso espositivo, a cura di Aleksandr Blanar, presenta i lavori degli artisti russi Daniil Vasiliev, già studente di Brera che vive e lavora a Milano, e Dimitri e Maria Khramov, architetti e artisti che si contraddistinguono per le loro installazioni che mirano a trasformare le città in opere d’arte.
“Il nostro futuro è composto dal nostro presente e dal passato, incluse le nostre speranze, paure, illusioni e delusioni”, dichiara il gallerista Thomas Castiglioni. “Non sappiamo mai quale di questi elementi prevarrà alla fine. Intraprendere un’avventura richiede un’immersione profonda nella nostra coscienza nella speranza di scoprire risposte sulla vita”.
Entrando in galleria lo spettatore si immerge subito nel mondo di Vasiliev, dove la tenerezza si intreccia con la brutalità, i ricordi dell’infanzia interagiscono con le contemplazioni sul futuro, ed elementi mistici e fantastici coesistono con il realismo. Nelle sue tele di grande formato, esposte l’anno scorso al Marble Palace come parte della mostra “Generation 30” e per la prima volta in mostra in Italia, una palette di colori sobri ma potenti permette di comprendere l’intenzione e la poetica dell’artista, impegnato nella ricerca di un luogo in questo mondo, non solo fisico, geografico, ma anche filosofico e spirituale. In questi mondi, tutti diversissimi, chiare figure del passato coesistono con un futuro appena visibile e sfocato. È difficile discernere se i pensieri dell’artista risiedano nel passato, nel futuro o da qualche parte nel mezzo, in un presente al di fuori della nostra realtà.
Il viaggio continua, poi, nello spazio creato da Dimitri e Maria Khramov, dove tutto sembra più reale dopo il mondo etereo di Vasiliev, anche se i loro lavori ci presentano l’interpretazione di un futuro potenziale e di un presunto passato. Al centro della mostra campeggia una composizione ben definita di 36 pietre di ardesia ruvida, collegata da cavi discendenti dal soffitto ad altre installazioni, andando così a creare un’unica opera che abbraccia l’intera stanza. In questo spazio, il visitatore può intrecciare esperienza e sensibilità proprie al mondo di sentimenti e di materia plasmato dai ricordi personali degli artisti, dai loro pensieri, speranze e paure. Come definito dagli artisti stessi:
Un istante prima della collisione con l’Eternità, la Vita si dispiega e fiorisce. Le pietre, che rappresentano la Terra e la Materia, trapassano lo spazio, sembrando congelarsi a diverse altezze prima di incontrare lo specchio nero. Cosa ci attende oltre? Un’altra vita. Il Sogno delle Pietre e delle Città, un mondo al di là dell’umanità. Siamo il loro sogno”.
In questa installazione, finalista all’Arte Laguna Prize nel 2022 e al Bolzano Art Week Award quest’anno, destini, ricordi, luoghi e città sono intricatamente legati. Oggetti pesanti fatti di pietra, legno o metallo fungono da varchi nelle menti degli artisti, ma non sono l’oggetto d’attenzione principale. Bensì è la luce a far da protagonista, dando vita a opere video con la collaborazione di Daria Smakhtina, co-fondatrice dello studio ἐphemera ONE, e di Artem Sukhih, che ha ideato tutto il sistema audio per l’installazione.
Quando lo spettatore distoglie lo sguardo dalle pietre, si rende conto che la stanza è permeata di luce, che infonde speranza per il futuro.
In questa mostra gli artisti non danno, quindi, risposte definitive sul futuro, ma, insieme al pubblico, intendono tracciare un cammino alla ricerca di quelle risposte, immergendo tutti in una realtà alternativa.
INFO
“In-Between” di Daniil Vasiliev & Dimitri e Maria Khramov
ESPINASSE31 CONTEMPORARY ART GALLERY
Viale Carlo Espinasse 31, 20156, Milano