“Notes From Another World” è il titolo della personale di Beatrice Spadea alla Galleria Martina Corbetta di Giussano (MB).
Se lo spazio chiuso, una casa o un rifugio, è concepito come un luogo intimo e protetto, per Beatrice Spadea questa dimensione diventa il pretesto per giocare con la sua immaginazione e portare lo spettatore in una collocazione spaziotemporale differente. Attraverso forme apparentemente semplici e facilmente riconoscibili – rami, foglie o cieli stellati – Beatrice prova a rivelarne un aspetto più ancestrale, quell’aspetto che in un universo fantastico percepiamo convenientemente possibile.
In mostra si sviluppano opere e installazioni che racchiudono un corpo di lavori realizzati nell’ultimo anno: dipinti su tela, disegni su carta, ricami su tulle e grandi installazioni composte da strutture di legno colorato e fili tirati che si intrecciano delicatamente. Sagome ricche di simbologia che prendono forma nei nostri sogni, ma non solo in quelli notturni, perché protagonista della mostra è il sogno a occhi aperti, quella visione o allucinazione che amplifica coscientemente ogni cosa. La foglia diventa una foresta, la stella diventa un intero cosmo…
L’opera Je Suis L’Espace Où Je Suis (Io Sono Lo Spazio In Cui Sono) è il pezzo cruciale dell’esposizione. Citazione esplicita tratta dal prezioso libro L’état d’ébauche di Noël Arnaud illustrato da Max Bucaille, da cui l’artista estrapola la sua ispirazione riflettendo su spazio e tempo come fattori onnipresenti che si intrecciano in una danza armoniosa. Il risultato è una struttura romboidale che evoca uno spazio chiuso che rimanda – attraverso la tessitura delicata di fili color pastello – a una dimensione penetrante. Un cunicolo spaziotemporale, appunto Gateway.
Per accedere al nucleo centrale della mostra, dopo aver aggirato l’installazione d’ingresso, occorre varcare una curiosa soglia di foglie, una foresta, che cela e rivela al tempo stesso. Qualche dettaglio anticipa cosa ci sarà oltre, ma solo oltrepassando questa cascata di foglie – installazione dal titolo Threshold Of A Dream – sarà possible entrare nel sogno architettato da Beatrice. Da qui, ciascuno è abbandonato nel proprio viaggio onirico. Sulle pareti, eleganti disegni a grafite su carta giapponese fanno da cornice allo spazio ricreato. Un sogno in bianco e nero in cui la cognizione spaziale deve andare oltre, nessuna collocazione, nessuna direzione… quello che Beatrice più desidera è suggerire la moltiplicazione dell’indefinito e avvicinare al misterioso. La foresta è silenzio vitale, silenzio che si anima di vita. Questo corpo di opere è racchiuso nella serie Rêverie della Foresta; rêverie che indica proprio una fantasticheria in cui camminare. Il viaggio continua e la visione si apre verso uno spazio sconfinato. Lo sguardo si alza dalla fitta della foresta e si perde nell’immensità dell’universo. Sulla parete più profonda della galleria, cinque dipinti su tela restituiscono l’immagine di un cielo notturno stellato: La Segreta Geometria della Notte. È un momento di transizione dalla notte al giorno. La visione cambia completamente; dal complesso reticolo della foresta, in cui ogni riferimento spaziale si annulla, ora le stelle restituiscono un punto di riferimento. È come ritrovarsi dopo essersi persi.
Vivaci nello spazio, altre due installazioni – Desiderio e A Dive Beyond – sono sono concepite come portali. La serie – che si sviluppa idealmente attorno al viaggio possibile verso altri mondi, verso l’Altrove – si snoda attraversando il confine, delineato dai fili intrecciati, tra il mondo conosciuto e quello inesplorato. Una finestra sull’ignoto.
L’ARTISTA
Beatrice Spadea vive e lavora a Monza.
Il focus principale della sua ricerca ruota attorno alla creazione di spazi dell’immaginazione e di oggetti che permettano il raggiungimento di un’altra dimensione. Beatrice cerca così di creare un’atmosfera legata al mondo del sogno, dell’immaginazione e della poesia, con l’obiettivo di disegnare una nuova realtà modellata secondo le nostre aspirazioni, i nostri desideri. Un nuovo mondo che sia in costante divenire, in espansione, e non circoscritto nei propri confini, con regole nuove e aperto ad infinite possibilità. Questi spazi, questi mondi, che l’artista crea, si offrono come utopici, al di fuori dalla realtà. Sono luoghi che non esistono nel passato e nel futuro, sono piuttosto dei luoghi limbo, sospesi, spazi in cui le cose non sono ancora accadute e che si aprono all’inesplorato. Con la sua sensibilità, l’artista gioca con il potere delle immagini per evocare scenari surreali. Attraverso l’utilizzo di materiali semplici come la carta, l’alluminio e i fili di cotone, Beatrice Spadea ricrea il proprio mondo immaginario nel mondo reale; e così la carta diventa metafora di un corpo lacerato, altre volte l’alluminio si trasforma in uno specchio attraverso cui scorgere il cielo in una stanza, accompagnando lo spettatore in un viaggio attraverso mondi fantastici.
INFO
NOTES FROM ANOTHER WORLD
BEATRICE SPADEA
SOLO SHOW
Venerdì 14 Aprile dalle ore 18:30
GALLERIA MARTINA CORBETTA
via Milano 98, Giussano MB