La Galleria Gliacrobati di Torino presenta la mostra “Fuori Posto” di Samaneh Atef.
Artista iraniana che si definisce outsider, nel senso piรน ampio che il termine possa accogliere: รจ unโautodidatta ed รจ unโespatriata, il suo รจ un sentirsi fuori posto sia nella cultura artistica ufficiale dellโOccidente che la ospita, sia rispetto al teocratico paese di provenienza, luogo dal quale fortunatamente รจ riuscita a fuggire.
Lโintricata ramificazione grafica di Samaneh Atef disegna scenari sospesi tra il fiabesco e il macabro che portano in diverse direzioni e propongono spunti di riflessione multipli: la sua รจ unโarte che svela la dimensione intima e profonda delle ferite della donna, di sรฉ, ma nello stesso tempo รจ un atto di denuncia. Il lavoro di Samaneh Atef abbraccia aspetti pubblici e privati, segnala lโurgenza di risolvere soprusi e pregiudizi dolorosamente ricorrenti su scala globale e che rendono insicura lโesistenza umana.
La Galleria Gliacrobati – che fa parte del circuito di cura di Fermata dโautobus ed รจ quotidianamente a contatto con le angosce da disagio psichico – รจ luogo in cui accogliere lโarte, unโarte che lascia emergere attraverso colori e forme lโestetica della sofferenza, perchรฉ, come dice Bianca Tosatti: โCon lโarte si soffre di piรน ma ci si sente anche piรน liberiโ ed รจ di questo motto di libertร che questa mostra fa il suo vessillo.
Tutti soffriamo per quello che sta succedendo alle donne in Iran o in Afghanistan o in altri paesi in cui le dittature ancora le schiavizzano. Il nostro gruppo lavora con donne che hanno subito violenze anche in questo angolo di terra italiana e noi con loro andiamo a ritrovare quel candore che hanno nascosto nellโirrequietezza dellโangoscia mortifera che le ha offese. Lโesposizione di Samaneh, ingegnera iraniana, รจ un chiaro esempio del tentativo di trovare un equilibrio tra lโangoscia e la ricerca della libertร .
L’ARTISTA
Samaneh Atef con mano instancabile ripete segni, piccole tacche come le cucitrici ripetono i punti di un ricamo il cui disegno generale non รจ controllabile, come nei tappeti in cui ogni cosa dice e nello stesso tempo cela, tutto รจ connesso, ogni cosa entra nellโaltra in un tessuto in cui le falci della luna, le costellazioni, i viticci e i fiori, gli uomini e gli animali trapassano gli uni negli altri. Un lavoro che esprime sofferenze e dolori strettamente intrecciati al suo essere femmina. Femmina come corpo che sanguina, ferita che espelle interioritร ob-scene, destino generativo imposto e tradito, chirurgie e amputazioni. Ma anche femmina come soggetto collettivo, donna composta di un anonimo pullulare di donne, She dai corpi innumerevoli, cangianti ed enigmatici, perchรฉ tutte le esperienze di grande profonditร esigono intermittenze di pensiero rimuginato, di fatica e di dolore, ripetizione e ritorno.
INFO
FUORI POSTO
di Samaneh Atef
Inaugurazione mercoledรฌ 8 marzo dalle 16.00 alle 19.30,
in mostra fino a sabato 27 maggio 2023
a cura di Tea Taramino
testo critico di Bianca Tosatti
Galleria Gliacrobati
Via Luigi Ornato, 4, 10131 Torino
www.gliacrobati.com