Urs Fischer, Body, 2025, schiuma di poliuretano e floccato, in 3 parti, dimensioni complessive variabili © Urs Fischer

URS FISCHER After Nature da Gagosian Roma

Gagosian Roma inaugura la stagione espositiva con After Nature, una mostra che riunisce nuovi dipinti, una scultura e un’installazione video di Urs Fischer, artista che da sempre abita le zone di confine tra percezione, rappresentazione e trasformazione.

Attraverso una sorprendente varietà di materiali e tecniche, Fischer distorce la scala e reinterpreta l’ordinario, interrogando lo spettatore su ciò che è familiare e su ciò che sfugge alla percezione, in un continuo slittamento tra presenza e dissolvenza.

LA MOSTRA

Utilizzando una varietà sorprendente di materiali e tecniche, Fischer esplora i temi della percezione e della rappresentazione. Distorcendo le proporzioni, l’artista reinterpreta oggetti e immagini comuni attraverso l’intervento tecnologico, rielaborando generi e motivi storici e al contempo abbracciando trasformazione e decadimento. In After Nature Fischer presenta una nuova serie di dipinti su alluminio con polvere recuperata dal pavimento del suo studio, una scultura morbida di grandi dimensioni raffigurante una figura femminile sdraiata, e un’installazione video interattiva.

Richiamando inequivocabilmente la fotografia di Man Ray Dust Breeding (1920), che cattura l’accumulo di sporcizia sulla superficie dell’opera di Marcel Duchamp The Bride Stripped by Her Bachelors, Even (The Large Glass) (1915–23), gli otto nuovi dipinti sulla polvere di Fischer riprendono il filo delle sue opere sullo stesso tema realizzate tra il 2007 e il 2010. Entrambe le serie, strettamente correlate, hanno una componente scultorea, ma i pannelli esposti a Roma presentano un aspetto più artigianale rispetto ai loro predecessori. Le immagini parzialmente serigrafate riflettono gli interni ed esterni della galleria, mentre la distribuzione caotica delle particelle di polvere evoca un paesaggio desertico o lo scintillio delle stelle nel firmamento. Questi parallelismi stabiliscono la scala mesoscopica del progetto, colmando il divario tra fenomeni microscopici e macroscopici.

Una grande scultura morbida raffigurante una figura femminile sdraiata, ricoperta da un motivo mimetico marrone e affiancata da due forme più piccole, amebiche, simili a dei pouf di colore rosso-arancio, prosegue la decostruzione dell’immaginario figurativo che ha caratterizzato tutta la carriera di Fischer e funge anche da divano su cui gli spettatori stanchi sono invitati a riposarsi. L’artista considera l’opera come un’incarnazione viscerale della forza di gravità, un luogo statico di attrazione sul quale soffermarsi o dal quale contemplare il resto della mostra. L’opera ricorda anche She—A Cathedral, il rinomato progetto del 1966 di Niki de Saint Phalle, Jean Tinguely, P.O. Ultvedt e Pontus Hultén al Moderna Museet di Stoccolma, in cui la figura cava di una donna incinta, in scala architettonica, conteneva una sorprendente varietà di opere d’arte e progetti.

Infine, un’installazione video rende omaggio a Time Delay Room (1974) di Dan Graham, in cui un sistema a circuito chiuso di telecamere, monitor e specchi in due stanze comunicanti registra un ritardo di otto secondi che genera una condizione di auto-sorveglianza controllata. Nella revisione aggiornata di Fischer dell’opera fondante di Graham sul video concettuale, gli spettatori guardano le riprese dal vivo di sé stessi con un ritardo di cinque secondi, stimolando la riflessione sull’idea che ora viviamo in un presente perpetuo, uno stato in cui l’affidabilità della memoria umana è stata ridotta a durate brevissime.

In concomitanza con After Nature, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenterà la scultura Dance (2025) di Fischer nei suoi giardini rinascimentali dal 18 settembre al 22 novembre 2025.

Info

URS FISCHER
After Nature
17 settembre – 22 novembre 2025
Gagosian Roma
via Francesco Crispi 16

gagosian.com

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