Thomas J Price (DSC02964)©photoElaBialkowskaOKNOstudio.

Thomas J Price a Firenze: la scultura contemporanea dialoga con il Rinascimento

Il Museo Novecento presenta uno degli appuntamenti più attesi del 2025: la grande mostra dell’artista britannico Thomas J Price, che si estende oltre le sale museali per dialogare con i luoghi simbolo di Firenze.

Seguendo la tradizione espositiva inaugurata da Jeff Koons, Jan Fabre e Urs Fischer, l’opera monumentale di Price, “Time Unfolding”, prende posto in Piazza della Signoria, innescando una riflessione inedita sulla rappresentazione pubblica e le sue implicazioni estetiche e sociali.

Un nuovo sguardo sulla memoria collettiva

Per secoli, le statue che abitano lo spazio urbano fiorentino hanno incarnato potere, eroismo e narrazione storica. Price sovverte questa tradizione proponendo un soggetto inedito: una giovane donna nera, scalza e senza piedistallo, colta in un momento di ordinaria contemporaneità. “Time Unfolding”, con la sua patina dorata, interagisce con l’apparato scultoreo della piazza, stabilendo un cortocircuito tra passato e presente. Non è solo una presenza inattesa: è una voce che si inserisce nel flusso della storia dell’arte, proponendo nuove prospettive sul concetto di monumentalità e identità pubblica.

Palazzo Vecchio: il confronto con la tradizione

La mostra si articola anche all’interno di Palazzo Vecchio, dove le opere di Price entrano in dialogo con le stratificazioni artistiche del Rinascimento. “Through a Steady Gaze”, scolpita in marmo verde Ming, si colloca nella Sala Leone X, un tempo luogo di celebrazione del potere mediceo. La figura anonima di Price, lontana dalla retorica del ritratto ufficiale, si contrappone ai volti illustri affrescati sulle pareti, ribaltando le gerarchie tradizionali della rappresentazione.

Nella Sala delle Udienze, cinque teste in bronzo della serie “Bronze Heads” (2006-2021) sono poste sul Tavolo della Magistratura. La scelta di posizionarle in un ambiente storicamente riservato ai detentori del potere invita a una riflessione sulla persistenza degli stereotipi razziali nell’arte occidentale e sulla necessità di nuove narrazioni visive.

Il Museo Novecento: tra vulnerabilità e presenza

Nel chiostro del Museo Novecento, “A Kind of Confidence” (2023) introduce un’altra figura anonima, questa volta un giovane uomo in abito elegante. Il contrasto tra la sua posa apparentemente sicura e la vulnerabilità implicita nel titolo mette in discussione i codici di rappresentazione del potere e dell’autorità. Price gioca con l’ambiguità, lasciando spazio a un’interazione emotiva tra spettatore e opera.

All’interno della Raccolta Alberto Della Ragione, due opere – “Tasman Road, Figure 2” (2008) e “Untitled (Icon 6)” (2023) – pongono l’accento sulla relazione tra materiali e significato. “Untitled (Icon 6)”, un busto in alluminio dorato con base in ardesia e quarzite, evoca le maschere funerarie micenee e i ritratti aurei romani, creando un ponte tra l’antichità e la contemporaneità. Il suo carattere ieratico e solenne richiama l’importanza della scultura come veicolo di memoria culturale e personale.

Un nuovo Rinascimento?

Con questa mostra, Firenze si conferma non solo custode della tradizione artistica, ma anche laboratorio per la sperimentazione contemporanea. Thomas J Price, con la sua capacità di ridisegnare il linguaggio della scultura, offre uno sguardo inedito sulla società e sul ruolo dell’arte pubblica, sfidando lo spettatore a interrogarsi sulla propria percezione del monumentale e del quotidiano.

Info

THOMAS J PRICE IN FLORENCE a cura di Sergio Risaliti
PIAZZA DELLA SIGNORIA 14.03 – 14.09.2025
PALAZZO VECCHIO, MUSEO NOVECENTO 14.03 – 11.06.2025

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