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Marcello Maloberti al PAC di Milano: la poetica degli oggetti nella mostra METAL PANIC

Marcello Maloberti è un artista italiano noto per il suo approccio innovativo e poetico all’arte contemporanea.

Le sue opere, che spaziano dalla fotografia al collage, dalla performance alla video arte, riflettono una profonda riflessione sul rapporto tra arte, vita, uomo, oggetto e tempo. Le sue opere, come sirene che emergono dalle acque torbide della memoria collettiva, si fanno portatrici di un canto che narra non solo la nostra storia, ma anche le fragilità e le complessità del nostro essere.

Maloberti si esprime attraverso innumerevoli linguaggi, ma è soprattutto l’oggetto – quello stesso oggetto che per sua natura è destinato a sopravvivere all’uomo – a diventare protagonista del suo discorso artistico.

Egli esplora il potere evocativo degli oggetti, considerandoli non semplici prodotti materiali, ma veri e propri testimoni silenziosi delle nostre esperienze e delle nostre interazioni. In una società che tende a promuovere l’effimero e il consumismo, l’artista invita a riflettere su quel che rimane, sulle tracce lasciate da una vita consumata in frenetica corsa. In Maloberti, il ribaltamento dell’oggetto diventa un atto di liberazione e di rivelazione, una sorta di incantesimo che permette all’arte di varcare il confine tra la materia e l’immateriale.

Ogni elemento, rivestito di patine di vissuto, parla non solo di sé stesso ma anche del contesto da cui proviene. L’artista ci sprona a riflettere su come, nel corso della storia, gli oggetti siano stati testimoni silenziosi della condizione umana, spesso dimenticati in un angolo, ma sempre presenti, sempre in ascolto. Attraverso un atto d’amore e di cura, l’artista riporta alla luce questi elementi, grandezze minime che diventano protagonisti, elevandosi al rango di artefatti poetici.

Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea ospita METAL PANIC, la più vasta e dettagliata mostra mai realizzata sull’opera di Marcello Maloberti. Questa esposizione rappresenta un omaggio alla città di Milano, che ha supportato l’artista sin dall’inizio della sua carriera creativa. È possibile visitare la mostra fino al 9 febbraio 2025. Nel corso degli anni, l’artista Maloberti ha intrapreso un’indagine profonda e articolata sul complesso rapporto tra arte e vita, avvalendosi di una pluralità di linguaggi visivi e sonori. T

ra le sue espressioni artistiche si trovano la fotografia, il video, la performance, l’installazione, la creazione di oggetti e il collage. Ogni forma di espressione è caratterizzata da una marcata dimensione performativa, che enfatizza l’interazione attiva con il pubblico. La sua ricerca si spinge oltre la superficie dell’esperienza quotidiana, adottando uno sguardo neorealista che, al contempo, riesce a evocare un senso di straniamento e un’atmosfera onirica. Questo approccio è, poi, arricchito da una prospettiva archeologica riguardo alla storia dell’arte, permettendo così una reinterpretazione critica e storica dei segni e dei simboli della contemporaneità.

La mostra METAL PANIC, curata da Diego Sileo, si configura come un libro d’artista nel quale vengono raccolti e intrecciati i temi fondamentali che caratterizzano l’opera di Maloberti. Tra le principali tematiche esplorate vi sono l’elevazione della parola scritta nella sua dimensione poetica, l’esplorazione della sacralità insita nel quotidiano e l’attenzione costante verso i cambiamenti e le trasformazioni che interessano il paesaggio urbano.

Quest’opera si fonda su un nucleo di lavori risalenti agli anni Novanta, affiancati da opere più recenti e dalle produzioni inedite, creando così una narrazione visiva e concettuale che riflette l’evoluzione artistica di Maloberti e la complessità delle sue riflessioni.

L’ARTISTA

Marcello Maloberti (Codogno, Lodi, 1966) è un artista visivo di base a Milano. È docente di cattedra di Arti Visive alla NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, Milano. La sua ricerca trae ispirazione da aspetti propri delle realtà urbane più marginali e minime con particolare attenzione all’informità e alla precarietà del vissuto. La sua osservazione va oltre l’immediatezza della dimensione quotidiana, con uno sguardo neorealista straniante e onirico, combinato a un approccio archeologico alla storia dell’arte. Le performance e le grandi installazioni sonore e luminose, dal forte impatto teatrale, vengono realizzate sia in spazi privati che pubblici prediligendo sempre l’interazione con il pubblico. Questi interventi funzionano come narrazioni contratte, sono atmosfere da vivere ed esperire, temperature emotive da attraversare. Il corpo performante è quello della collettività, capace di produrre un dialogo tra la performance stessa e il suo pubblico. Negli ultimi anni Maloberti ha approfondito il binomio arte/vita utilizzando una coralità di linguaggi sia visivi che sonori – fotografia, video, performance, installazione, oggetti e collage – sempre attraversati e potenziati da una forte performatività.
Marcello Maloberti ha esposto in numerose istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero, tra cui: Art Basel, Basilea/Parigi (2024; 2023); MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma (2023; 2019); Triennale Milano, Milano (2022; 2015; 2012); Bangkok Art Biennale, Bangkok (2022); Panorama Italics, Procida (2021); MACRO, Museo d’Arte Contemporanea, Roma (2020; 2012); Stazione dell’arte, Ulassai (2019); Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (2020; 2018; 2000); Galleria Raffaella Cortese, Milano (2020; 2018; 2014); Manifesta 12, Palermo (2018); Quadriennale di Roma, Roma (2016); MuCem – Museo delle Civiltà d’Europa e del Mediterraneo, Marsiglia (2016); Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli (TO) (2014); Padiglione Italia 55a Biennale di Venezia (2013); Frankfurter Kunstverein, Francoforte (2012); Nuit Blanche, Paris, in collaborazione con CAC Brétigny (2011); Generali Foundation, Vienna (2010); Royal Academy of Arts, London (2010); GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo (2009); PERFORMA 09, New York, (2009); MUSEION – Museo d’arte contemporanea di Bolzano (2005); Collection Lambert – Musée d’art contemporain Avignon (2005); Palazzo Strozzi, Firenze (2005); PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano (2003); GAM – Galleria d’Arte Moderna, Bologna (2000).

INFO

Marcello Maloberti
METAL PANIC
A cura di Diego Sileo
Fino al 9.2.2025
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano

EXHIBITION VIEW 

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