E’ deceduto a Milano all’età di 80 anni e seguito a delle complicazioni dovute al Coronavirus il critico Germano Celant.
Nato a Genova nel 1940 è stato uno dei personaggi più importanti per lo sviluppo dell’arte moderna e contemporanea. E’ stato lui a coniare nel 1967 il termine “arte povera” ed identificare un ben preciso movimento artistico basato sul forte rapporto tra Uomo-Natura e l’uso di materiali poco pregiati, interpretato da artisti italiani come Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Pino Pascali ed Emilio Prini, esposti nella prima mostra alla Galleria La Bertesca di Genova.
Intensa è stata la sua carriera di critico d’arte e curatore. Fu tra i primi a fare conoscere in Italia la «conceptual art» americana. Tra i numerosi incarichi dal 2015 era soprintendente artistico della Fondazione Prada a Milano.