Nuovo appuntamento della serie di video interviste intitolata #leparolechiave.
Le parole chiave sono le parole che identificano al meglio il significato del testo in cui sono inserite.
Una sorta di elementi di decodifica, di riconoscimento e di evidenziazione per meglio comprendere un testo, ma anche un pensiero, una idea, un progetto e soprattutto, nel nostro caso, il lavoro di un artista.
Una ricerca attenta per cercare di entrare nell’essenza del percorso creativo di un artista identificando i suoi cardini, le sue linee guida, le sue ispirazioni e le sue prospettive presenti e future.
L’appuntamento odierno è con VITTORIA VIALE
LA VIDEO INTERVISTA
IL DISEGNO REALIZZATO DURANTE L’INTERVISTA
ABOUT VITTORIA VIALE
Vittoria Viale è nata nel 1998 a Sanremo (IM). Nel 2020 si laurea in arti visive alla NABA, Milano. La sua pratica artistica è inizialmente orientata verso la figurazione, ma negli anni si è evoluta in una rinnovata attenzione per lo spazio nelle sue implicazioni espressive e comunicative. Strumenti privilegiati della sua pratica sono diventati quindi il disegno, legato sempre a una componente fisica e performativa, l’installazione e la registrazione fotografica..
IN MOSTRA
Platea | Palazzo Galeano, presenta “Vittoria”, prima mostra personale dell’artista Vittoria Viale (Sanremo, 1998) e primo episodio del palinsesto espositivo dedicato ai giovani emergenti, coordinato da Francesca Grossi.
Per questa occasione Vittoria Viale trasforma la vetrina di Platea | Palazzo Galeano nel suo studio. Lo spazio ospita infatti un’installazione site-specific che riproduce il luogo di lavoro in cui solitamente l’artista opera, con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico nei processi creativi che sottendono alla realizzazione dei suoi lavori.
La pratica di Vittoria Viale si articola nell’utilizzo di più media: il disegno, la scultura e la fotografia, come una narrazione non lineare, una rete di ritrovamenti, costruzioni e disfacimenti, in un continuo fluire di gesti simbolici basati sull’osservazione, la registrazione e l’organizzazione dello spazio.
Grande interesse nel lavoro di Viale è riservato al materiale archivistico che diventa fondamentale per rivelare-rilevare intenzioni e interazioni avvenute tra i vari materiali nel corso del tempo. Le azioni e i processi non sono altro che un mezzo d’espansione, il proseguo interminabile di un’idea che continuamente si rinnova tornando su sé stessa.
Gli oggetti scelti vengono sempre prelevati da contesti non ordinati, nella convinzione che nulla di nuovo si origini in assenza di casualità. Lo studio concepito da Vittoria Viale per Platea è un nuovo spazio performativo, risultato da un processo compositivo in cui installazione, scultura, video e disegno si mischiano e interagiscono, sino a rivelare inedite connessioni. Una costellazione di oggetti che si animano nella costruzione di una catena di relazioni che conduce alla costruzione di un paesaggio anticonvenzionale in cui ciascuno di essi ha trovato la propria collocazione diventando elemento imprescindibile per tutti quelli che lo circondano.
Gli elementi che l’artista colloca all’interno dello studio assumono significati differenti e si trasformano grazie alla contaminazione con ciò che li circonda. L’artista trasporta infatti all’interno dello spazio pensieri che per essere fissati nel tempo diventano forme semplici, in grado rivelarsi grazie a gesti intuitivi che creano uno squilibrio, un’interruzione, ma che allo stesso tempo si imprimono facilmente nella memoria. I singoli oggetti sono legati dalla medesima attitudine al disegno, inteso come modo unico per verificare e affermare la propria identità nello spazio, per ritrovare «il corpo operante ed effettuale» delle cose come spiega Maurice Merleau-Ponty.
Vittoria Viale
“Vittoria”
Platea | Palazzo Galeano
Corso Umberto I, 50 – 26900, Lodi
www.platea.gallery